Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

domenica 7 dicembre 2014

La preghiera guarisce dal male

Riconoscere che il male è innanzitutto dentro di noi significa essere nella verità, non c’è uno spazio esterno in cui l’iniquità trova una sua sede, c’è soltanto il cuore dell’uomo che la può ospitare e la può alimentare e riversare nel mondo; l’uomo è un microcosmo che si scruta e si conosce, la via che segue con le sue scelte nella vita lo rendono quello che vuole diventare, l’influenza degli altri ha una importanza relativa, molto più determinante è il libero arbitrio. Fuori dal nostro mondo interiore ci sono gli altri, noi li riconosciamo e possiamo decidere se agire nei loro confronti seguendo dei dettami morali, oppure assecondando le nostre cattive inclinazioni per ottenere degli scopi che sono coerenti con forze oscure e negative, potenze che ci pervadono da sempre e molto spesso senza che noi ce ne capacitiamo coscientemente. Se una persona riesce ad accorgersi di certi connotati sinistri che in essa sono presenti e si agitano, ha iniziato a valutare la possibilità di guardare in volto questi spettri inquietanti e così affrontarli per esorcizzarli, per allontanarli da sé e non subirne mai più il fascino e la seduzione; cosa sono questi spettri negativi? sono quegli aspetti interiori che ci appartengono da sempre e con cui condividiamo la vita di tutti i giorni, siamo realmente noi anche se quasi mai abbiamo il coraggio di ammetterlo. Il modo più efficace per sconfiggere questi fantasmi diabolici e rendere nulla la loro influenza sulla mente e sul cuore è la preghiera assidua e instancabile, una preghiera pura, sincera, empatica, non con le parole ascoltate all’orecchio ma con le parole sentite con l’anima e l’affetto profondo di chi cerca e vuole la presenza di Colui che sappiamo amarci senza misura; la preghiera è un lavacro che purifica e rigenera, ottiene il rafforzamento delle tre principali virtù cristiane, la fede, la speranza e soprattutto la carità, pregare sul serio significa nutrirsi di Dio, nutrirsi del suo Spirito mite, umile e buono, significa comunione con il Paradiso. Le persone che pregano nella verità e con sincerità rassomiglieranno col tempo ai modelli della loro preghiera, a Gesù e a Maria. Se un’anima desidera amare Dio e fare la sua volontà glielo deve chiedere nella preghiera, tutte le preghiere sono ascoltate, arrivano tutte al Cuore del destinatario e Dio che è misericordioso ci concederà quello che domandiamo, sempre se quello che desideriamo ha una conformità con la sua volontà, la quale è amore e misericordia, il vero bene di ciascun’anima. Per sconfiggere il male che si cela dentro di noi e che è negli altri occorre la forza del bene, occorre una vita coerente con i Comandamenti e la Legge di Dio, senza una costante conversione personale al Signore la forza del male finirebbe per sopraffarci, quindi è necessario pregare sempre senza stancarsi mai, come Gesù ci suggerisce nel Vangelo e Gesù ce lo dice per una questione concreta e cioè per avere quella forza che viene dall’Alto, la forza dello Spirito Santo paraclito che rinnova e trasforma le persone nella loro interiorità, che le libera e le guarisce.

Nessun commento:

Posta un commento