Lo
spirito è corporeità redenta
nulla dal pio fuorché guardare oltre infinitamente
la quiete e la tempesta
La
luna argentea nel cielo
sopra la vetta di un monte innevato
chi ha cuore dimentica presto
Le
ombre nascondono i pensieri
dagli alberi della primavera fioriscono nel candore
la vita nasce dalla vita
Desiderate
come noi non vogliamo
ginkgo dalle foglie arcaiche e albero incantato
l’inverno ti vede senza estate
La
primavera è un risveglio
nessuno dirà bene di noi se sinceri
il mondo è banale menzogna
Cinque
petali in un fiore
chi vive di violenza dentro appassisce sempre
la carità è stagione sempiterna
Un
alto cipresso nella nebbia
placano i canti degli angeli che lacrimano
dispiace non provare buoni sentimenti
Oggi
un merlo ha volato
non si può che dir bene librandosi
quando senza volontà si rinuncia
È
tardi per le rane
non saltano che in acquitrini sempre calmi
il loro rumore forse disturba
Libellula
danzante nel ventilato tepore
questa notte rivedremo giocare i fantasmi perduti
non sembrerà tenue bagliore lunare
Non
c’è un fanciullo infelice
cantando nel mondo sognano ancora un futuro
la violenza teme la pace
La
spiga di grano rinverdisce
alto si eleva il sole nel custodire
guardia di giorni che giungono
Una
stilla di sangue cadendo
lava ogni offesa all’amore dal cuore dell’uomo
il legno del sacrificio salva
Ore
di silente riposo trascorsero
apre l’autore della vita la porta celeste
le anime attesero una liberazione
La
vita non è sconfitta
forte come ad ogni primavera di rinascita
è veramente risorta dalla morte
L’ombra
si staglia dal faro
una luce nera attraversa quel mondo tetro
creature di morte non riposano
Ogni
peccato è profusione d’odio
la falsità e la doppiezza ricorrono ovunque
la pietra è dentro l’anima
Guardare
come Dio guarda noi
come il vetro attraversato dalla luce benevola
l’anima in grazia è bella
Un
corvo stanco si nutre
nella pianura le sterpaglie ghermite dal vento
ci sono pochi anfratti nascosti
Giallo
ocra la foglia caduca
la stagione dove le colline si addormentano
ci sarà un risveglio laggiù
Il
bacio coniugale e romantico
come orchidea che carezza i nostri cuori
la primavera ride dell’amore casto
La
giustizia umana è inservibile
gli olmi si alzano per perdonare sempre
sono alberi giusti e grandi
Una
donna buona che compatisce
anche dinnanzi all’innocente che soffre benedice Dio
il mio bambino conifera sempreverde
La
sera appare purpurea nell’aria
i miei pensieri tornano all’infanzia con papà
l’onestà era il suo esempio
L’acero
rosso è un ornamento
vede la persona chi vede l’anima pura
una carezza sul viso amando
Le
rose così belle fiorite
un dono che simboleggia virtù e femminilità
il loro profumo dolce mitiga
La
disabilità non è diversità
forse simile alle due palme della foglia
accogliere guardando chi è fragile
Come
l’acqua che scorre veemente
si getta nella cascata con assordante rumore
non essere capaci di soccorrere
Rinunciare
per sempre alla violenza
ombra di mezzodì che scompare nella nuvola
approvazione dell’Eterno nel mio cuore
La
crisalide schiude il velo
da una creatura informe ali di libertà
quando il cuore contrito piange
La
luce del lampione accesa
nel librarsi le falene prede dei pipistrelli
chi si inganna si perde
Il
fiumiciattolo pieno di ciottoli
l’acqua fredda scorre su timidi gamberi fermi
quando la vita si adatta
Il
mandorlo è appena fiorito
quando ci saranno i frutti raccoglieremo insieme
il loro buon sapore approssima
C’è
una gazza che cerca
getto sul prato dei semi senza anima
volare fino al terreno angoscia
Una
scuola può insegnare nozioni
si diventa come vuoti pappagalli che ripetono
formare un giovinetto è liberarlo
Se
il tramonto è rossastro
quando l’uomo nacque senza un dilemma fuorviante
la verità era già scritta
Poiché
lo stelo è flessibile
incolpare qualcuno del male che non fece
è rendersi colpevoli del peggio
C’è
una porta dentro l’uomo
si vede sempre una luce filtrare attraverso
quando taci ascolti il vento
Cresce
il germoglio dal vaso
la sensibilità spirituale del bambino rivela saviezza
nei piccoli è vita sacrea
Il
diavolo seduce gli occhi
guardare l’impurità è farla propria disprezzando l’anima
di false visioni si nutrono
La
calunnia è nero carbone
viene prodotta in basso nelle fucine dell’inferno
il bugiardo inciampa nel tizzone
Il
laghetto delle ninfee pacifica
dei boccioli bianchi su foglie verdi galleggiano
la buona coscienza sopra l’errore
Stringere
un patto col diavolo
rovi di spine su beni materiali ambiscono
al tempo dovuto empia riscossione
L’amore
è una casta carezza
tra diverse persone l’egocentrismo chiude il cuore
chi agisce bene rasserena l’alba
La
montagna aspra nella salita
vicissitudini e un difficile itinerario nella pianura
la vetta sfugge alla fatica
La
vite nutre i tralci
non porta frutto ma va coltivata amorevolmente
l’anno prossimo forse raccoglieremo uva
Il
minuscolo seme nella terra
tanti anni e sarà un albero rigoglioso
le anime entreranno nel Regno
La
sorgente quando è pura
ci sono cose che gli occhi vedono
e altre invece il cuore
Il
deserto è senza aridità
non ci sono creature che respirano l’aria
le dune cambiano nel vento
Sulla
casa i rampicanti salgono
a breve i muri saranno avvolti inesorabilmente
ogni casa tra gli alberi
La
lavanda conserva un presagio
un buon profumo come quello del mattino
non nega colui che domanda
Nel
parco botanico sul lago
le azalee hanno colori cangianti come memorie
ricordare in bianco e nero
Come
grappoli di sentimenti recisi
le ortensie sono bianche, rosacee e azzurre
fioriscono nel cuore del mansueto
Le
fronde scosse degli alberi
si agitano per il vento della tempesta
trovar pace e riconciliazione giova
Pane
e vino cambiano transustanziando
carne e sangue di Gesù per amore
medicina che guarisce l’anima morente
Quel
che contraria l’amore appassendo
il fiore della carità è vivo vivifica
amare è semplicemente una scelta
Sogno
a mezzanotte un amico
tra le ombre e le chimere dell’incomprensione
nessuno ti vuole perché scomodo
Dentro
la nebbia una ragazza
è lei che non conoscendolo per pregiudizio
cammina nascosta nella nostalgia dell’affetto
Non
dire mai ti odio
è la corruzione nera che permea invasiva
per non odiare sappi avanzare
Dalle
rovine nel passato lontano
ritorna sempre una persona che abbiamo amato
è tra le nostre lacrime
Quando
penso a un volto
una bellezza nello sguardo sincero e buono
molte madri richiamano a quell’impressione
Nuovamente
il silenzio del bosco
lascia presagire a un temporale che viene
oltre la pioggia vedrò l’arcobaleno
La
sabbia sembra effimera presenza
non ci sono nascondigli dove riporre parole
i granelli sono senza numero
Buona
cosa la religione dell’oppio
dimenticarsi tanti disagi per fuggire via lontano
ma la vita necessita ragione
Quel
gattino timoroso cerca cibo
la prima semantica riconoscibile è la fiducia
gli animali intendono tale linguaggio
Il
mondo dietro il mondo
la realtà è separata da muri invalicabili
l’immaginativa con l’intelligenza passano oltre
Ci
sono buoni sentimenti altrove
dove qualcuno conosce il valore della malattia
non è diversità ma fratellanza
Liberarsi
dal male che deturpa
chi perdona fino a settanta volte sette
comprendo che la vita finisce
Ho
pensato alla mia adolescenza
tanto egoismo quanto amore alle cose vane
con il desiderio dell’amore disinteressato
Convincersi
che esiste un oltre
quando gli affetti più cari ti lasciano
non sapere dove andare cercando
Nel
Vangelo consolazione al disagio
capire che in quelle parole sei desiderato
che qualcuno non ti dimentica
Un
veterano delle battaglie giuste
scegliere di combattere per ciò che vale
la vita fragile nella verità
Pensa
che sei guardato sempre
uno sguardo compassionevole che ti vuole felice
non è illusione ma fede
Non
sentirti ingannato dal destino
non c’è nessuno che ti ama disinteressatamente
il male viene da noi
L’indole
benevola è abile strategia
come d’ulivo i suoi frutti preziosi leniscono
la longevità somiglia alla virtù
La
conversione è una decisione
deve rinnovarsi ogni volta davanti alle scelte
come una lucerna nel buio
Le
cose sono vuote sementi
non germogliano paragonate ai più cari affetti
dare valore dove si nasconde
Quello
che concedi ai bisognosi
il tuo tesoro prezioso mandato avanti nell’aldilà
significa zittire i predicatori saccenti
Idealismo
e ipocrisia si somigliano
parole che si perdono dietro l’incoerenza sciocca
sono alcuni dei peccati gravi
Volere
un male per qualcuno
è un richiamo allettante per il diavolo
così i perversi stanno assieme
Vera
follia è non cambiare
riconoscere la necessità di cambiare è saggezza
una nemesi interiore non procrastinabile
Agire
senza cognizione di causa
il folle non considera le possibili conseguenze
dal male nascono fiori cattivi
Non
comprendere quel che accade
interpretare tutto e dare ascolto ai bugiardi
la follia non conosce verità
È
la montagna più alta
quella dell’amor proprio che non vede l’altro
l’umiltà e la compassione vedono
Sapere
che Dio ci ascolta
pregare è sentire in sé una persona
quella voce è la coscienza
La
solitudine appartiene a tutti
nessuno può prendere il tuo posto nell’eremo
sentirsi soli non è esserlo
Sono
parole che alleviano ansietà
quelle di coloro che guardano nel prossimo
la parola d’amore è medicina
Prendersi
uno spazio dentro l’anima
riflettere sul come diventare buoni o cattivi
è uno spazio soltanto nostro
La
solitudine è un luogo
entrando in essa ci si ritrova liberi
come sopra le placide acque
Signore
tu sei davvero buono
dove c’è il male tu porti benedizione
dove sembra tenebra la luce
Signore
quando ti chiedo qualcosa
non darmi secondo il mio desiderio meschino
concedimi quel che è bene
Signore
tu sei vicino sempre
quelli che ti cercano ti hanno trovato
nelle croci sparse nel quotidiano
A
volte ritornano i pensieri
sono biglie di vetro che urtano chiassose
non ci si ritrae insensibili
Del
sadismo conosco il volto
è simile a quel mostro che divora
senza carezze è pura follia
A
volte lasciamo un ricordo
dimenticarsi è salutare per la mente agitata
ma provare affetto è meglio
L’acqua
che scorre senza tempo
la sua sorgente si perde nel perpetuo
quando l’amore è senza inizio
Lo
sguardo della Madre benignissima
nel cuore delle genti che anelano ansiose
e un moto profondo d’affetto
Il
sangue simboleggia la vita
dare il sangue significa dare la vita
è il sacrificio del Signore
La
grandine rompe i vetri
parole bugiarde e coscienza sporca sono trasparenti
le riconosci perché cadono rumorose
Coloro
che odiano sono brutti
la loro natura è somigliante al serpente
alterigia con veleno e ostinazione
Voltare
le spalle al bisognoso
calpestare la dignità del debole e deriderlo
questo è il codice maledetto
Non
prego una fantasia alienante
prego una persona che mi conosce amandomi
pensando alla Madonna nostra Madre
La
Madonna ci domanda conversione
dobbiamo cambiare i nostri cuori nella preghiera
e dobbiamo vivere il Vangelo
Nessuno
è veramente solo quaggiù
abbiamo tutti una benignissima Madre in Paradiso
suo Figlio ci ha affidati
Ho
sempre tanto da rimproverarmi
i miei sbagli rivelano una grande miseria
sono aceto addolcito dalle lacrime
E'
difficile accettare la discordia
un cuore in pace è spesso penitente
quando vedi la persona comprendi
Le
persone cattive sono contorte
non guardano a sé stesse perché illuse
quando c’è violenza c’è mediocrità
Sempre
nel tardo pomeriggio piove
abbiamo gocce d’acqua limpide come un bambino
cadono leggere sul terreno riarso
Quel
calvario di dolore sgomenta
è il prezzo pagato per salvare un’anima
dimostrare la conversione coi fatti
C’è
rabbia nel considerarsi persi
vorremmo sempre l’approvazione e mai la contrarietà
amare è far morire l’ego
Non
ci sono persone strane
nessuno deve sentire l’altro come un nemico
gli altri sono come noi
Quando
osservi come allo specchio
la persona che incontri o che conosci
allora sei capace di compatire
Mettersi
nei panni degli altri
sentire le anime con sentimenti spontaneamente umani
amare è una forma d’intelligenza
Chiusa
come in un bozzolo
una crisalide a stento trova la liberazione
fuori soltanto dimenticanza e pianto
Desiderare
il male e vendicarsi
quando l'anima è sporca e non comprende
del diavolo le prede facili
Lo
sguardo rivela i segreti
dal cuore le parole e i sentimenti
per chi vuole saper amare