La
filosofia, la scienza e la fede trattano quasi sempre di realtà invisibili che
sfuggono all’esperienza dei sensi, ma non per questo senza una consistenza
reale; l’intelletto e il mondo delle idee e del pensiero sono espressioni dell’invisibile
o del metafisico, tutto quello che si può dimostrare con metodo appartiene alla realtà e
il resto alle possibilità. Se si prende in considerazione l’arte e la
creatività, dalla pittura alla letteratura, dalla tecnologia alla musica, qualsiasi
opera è la dimostrazione di un mondo estraneo a quello della natura ma non per
questo fantastico e irrazionale, è parte di noi e della nostra umanità,
soltanto l’uomo è capace di atti creativi e conoscitivi, non ci sono altre
creature con questo potenziale che qualcuno non a torto definisce cerebrale e
altri definiscono spirituale, morale o trascendente. Quello che ci distingue
dalle altre specie è la capacità di scorgere nella realtà, all’interno di essa
ciò che si nasconde e di farne un uso intelligente al fine di trarne un bene,
per noi e per i nostri simili. La conoscenza e la ricerca sono dinamiche che
appartengono soltanto alla psiche dell’uomo, tutto il nostro mondo è un costrutto
della nostra mente, qualcosa che ci ha sottratto alla natura per consegnarci
alla civiltà. Ci sono cose che non si possono conoscere con dimostrazioni
empiriche e ce ne sono altre che manifestano errori di giudizio o conoscenze
insufficienti a decifrare aspetti specifici della realtà; qualcuno ha affermato
che le nostre conoscenze sulla materia riguardano una piccola percentuale della
realtà che rimane ancora da scoprire, qualcuno ha dimostrato come l’intelligenza
umana non può pervenire a tutto, possiamo afferrare qualcosa ma non siamo
ancora capaci di decifrare la totalità dell’universo o del nostro mistero,
della nostra umanità. La ragione ci dice qualcosa e la fede ci suggerisce i
significati, quindi credere non è del tutto irragionevole e non ci porta fuori
dalla realtà in una dimensione meramente immaginifica, è un salto che si può
fare per scelta, se lo vogliamo. I dogmi della fede cattolica concernono il
soprannaturale e credervi non è un obbligo per nessuno, vivere la fede
significa essenzialmente decidere di pregare senza per questo essere costretti
ad una forma di alienazione mentale, è un esercizio che coinvolge l’intelligenza
e la volontà, qualcosa che conferisce senso alla vita e ci rende capaci di
vivere in un modo diverso, con altri valori e priorità, è un rinnovamento
spirituale, non è una fuga dal mondo e dalle nostre responsabilità. La realtà
non è soltanto quella che si vede o che si tocca, ce lo testimonia l’uomo con
le sue diverse manifestazioni che attestano un mondo fuori dal mondo, qualcosa
che va oltre le apparenze e il comune sentire. Il pensiero e la moralità dell’uomo
lo distinguono dagli altri animali e lo avvicinano alla società degli angeli e
a un destino nell’eternità, sono la prova dell’immortalità dell’anima.