Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

lunedì 18 novembre 2019

L'attività ordinaria del diavolo

Quello che ci allontana dal peccato ci protegge dal maligno, non si devono temere gli interventi straordinari dei demoni ma si deve avere più paura del peccato. L’attività ordinaria del demonio consiste nel tentare l’uomo al male per separarlo dalla grazia di Dio e farlo cadere nella colpa, la società è cattiva per colpa degli uomini che aprono al diavolo la porta del proprio cuore e non per un’attività diretta degli spiriti del male. Dai frutti si conosce la pianta e non è difficile accorgersi di come certe persone cadono sotto l’influsso dei demoni, la cartina di tornasole è il peccato e i vizi che lo veicolano. Per proteggersi dal diavolo si deve evitare di commettere dei peccati, si devono osservare i Comandamenti, si deve pregare con continuità in modo tale da esprimere la fede e riuscire a rispondere a tutte le situazioni che incontriamo nella vita con la carità. Un atto di carità è perdonare chi ci offende ma anche pregare per gli altri, pregando per gli altri si fa del bene e si adempie al Comandamento che ci suggerisce di amare il prossimo. La mentalità che condiziona il nostro modo di sentire gli altri è quella corporativa, esclusivista e settaria, l’amore invece non conosce muri e gradi di separazione. Il Signore ci insegna che tutti meritano di essere amati e considerati con rispetto, anche coloro che sbagliano o hanno cattive inclinazioni; il Signore ci suggerisce di pregare per la conversione di coloro che vivono nel male e di non desiderare il male per nessuno; queste dinamiche interiori fanno paura al demonio e ne allontanano la presenza vanificandone l’azione nociva. Il diavolo tenta al male e se una persona cede con la sua libera adesione diventa per così dire una proprietà dei demoni che senza accorgersene e rendersene consapevole usano, strumentalizzano. Il male segue un movimento simile all’effetto domino perché i demoni tendono per natura sempre al peggio, quanto più si radica il peccato in una persona tanto è più difficile che si liberi dalle catene del male, anche il tempo gioca un ruolo decisivo in questa discesa verso l’abisso più profondo. Occorre pregare per uscire dall’indurimento del cuore, occorre che qualcuno preghi. La preghiera è la medicina, con la preghiera ha inizio il cammino di conversione, con la preghiera si persevera nella grazia, con la preghiera si guarisce interiormente, non c’è vita di grazia e di comunione con Dio senza la preghiera. Se si contraggono mali di carattere malefico occorre la collaborazione della vittima per ottenere dal Signore la liberazione, senza metterci del proprio non si ottiene niente, occorre quindi incominciare dalla preghiera personale e dall’assiduità alla preghiera. Quando l’anima riconosce i propri peccati e si pente prendendone le distanze è una rinascita spirituale, si devono tagliare i ponti con ogni genere di peccato per potersi liberare dal male e dagli spiriti del male. “Dio che ti ha creato senza di te, non può salvarti senza di te”, scriveva sant’Agostino.