Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

venerdì 21 luglio 2023

Selezione di haiku n°090


Che gran caldo
zampilla l'acqua alla fonte
mi bagno il volto

Notte tranquilla
nel campo il frinire del grillo
domani forse verrà

Un panda seduto
la canna di bambù si flette
forza salubre

Afa di giorno
albero dai frutti rossi
il cardellino si ciba

Nella sabbia ferma
luna che corre lontano
alta marea

Il tuo volto mesto
sullo specchio oramai infranto
visione immortale

Eco di barbarie
è infamare l'altrui dignità
le parole corrose

Lacrime confuse
le gocce d'acqua cadono
quel che è nascosto

L'animo sofferente
liscio come marmo lavorato
ecco prende forma

Come quel carattere
duro è il guscio della noce
ma si frantuma

Nei boschi tinteggiati
le foglie cominciano a cadere
l'aria è senza vita

Si alza cupa l'alba
sui tetti si posano le cornacchie
pioviggina ovunque

Spunta dalle mattonelle
l'erba oramai arsa dal diserbante
seccata senza più linfa

Le campane rintoccano
suona la preghiera della sera
cani che latrano

Calura a metà giornata
la lucertola corre sui sassi
ombra fuggevole

La città trema
le fazioni hanno armi stolte
fuoco e non calma

Non c'è clemenza
un nero rancore maturato
volge alla notte

Fugge la pace
paura nel volgersi dietro
la violenza turba

Vinta è la loro vita
umana bilancia dei dolori
equa o falsa

Scruto negli occhi
la guerra è senza cielo
voce infranta

Solito sogno
nevischio che prelude
non c'è vento

Nel vaso d'argilla
agrifoglio dalle bacche rosse
buon auspicio

Bianco è l'albero
il muschio sulla roccia
velo di foschia

I tetti carichi
un manto ovunque
lumi dalle case

Cinciarelle cercano
è tanto fredda la grondaia
semi e frutta

L'anno declina
un sogno strano al risveglio
neve antica

Il freddo e la parvenza
sono nella stanza e qui fuori
è lieto abbandono

Calore lieve diffuso
dai sassi germina il tarassaco
fantasia che attrae

Scruto una frase
la lampada si affievolisce
pensiero che fugge

Il respiro nel freddo
plenilunio terso sul lago
luce dai monti

Cortile di sassi
i cuccioli di cane giocano
socialità benintesa

Accorgersi delle nubi
freddo pungente addosso
la neve è fuggita

Un crisantemo
il tempo corre a rilento
stelo che sorregge

Gemme sugli alberi
nel canto degli uccelli
il bosco sorride

Non c'è acqua
il pozzo è così profondo
taciturnità

Osservo la notte
vertigini sul dirupo
e foglie al vento