La felicità di una persona dipende da ciò che
quella persona considera come un valore, forse c’è altro oltre il denaro, oltre
l’orgoglio e oltre il benessere, forse c’è qualcosa che il denaro non può
comprare o qualcos’altro in opposizione al materialismo becero di tanti che
dentro sono vuoti o cinici, privi di amore per il prossimo o con poca
sensibilità di coscienza ed empatia. Comunque dove il denaro è il valore
assoluto la società è sempre più insana, non c’è alcun dubbio. Il denaro nelle
mani di certe persone rimane quello che realmente è, uno strumento per vivere e
per poter fare del bene se usato cristianamente... mai un fine o un idolo
pagano. L’attaccamento ai beni terreni fa del denaro l’unico scopo della vita e
ci radica nell’indifferenza, nell’egoismo: quando tutto diventa lecito per
possedere il denaro prevalgono il sopruso, l’ingiustizia e l’immoralità... a
pagarne le spese sono sempre i più deboli, coloro che non contano nulla e il
mondo diventa per gradi un campo di battaglia dove vige soltanto la legge del
più forte, ma occorre sperare che l’umanità non diventi infallibilmente un
consesso sociopatico diviso in fazioni colmo di perversi che si sbranano a
vicenda, purtroppo a grandi linee è sempre stato così ed è qualcosa di
diabolico. Soltanto il Vangelo può salvarci se coerentemente vissuto, la nostra
personale conversione all’amore di Dio.
✠ Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
mercoledì 28 dicembre 2022
Il vizio del denaro
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