Cercare di convincere un ateo o un miscredente
alla fede è un’impresa impossibile, qualsiasi discorso apologetico verrà
avversato con scherno e sarcasmo, per loro la preghiera o la Confessione sono
pratiche inutili che non apportano alla persona alcunché di bene ma soltanto
illusioni, la coscienza morale è un’illusione, qualcosa inerente alle
convenzioni sociali del passato, di socialmente condiviso che cambia con il
progresso della ragione, mentre la religione cattolica – oppio dei popoli – nel
suo bigottismo apporta alla persona umana soltanto un deficit intellettuale, l’immortalità
dell’anima una credenza alienante, Dio una superstizione, il diavolo il simbolo
del male, tutto qualcosa che rivelerebbe un tentativo di fuga dalla realtà
contingente tanto spesso amara e angosciante, invece di privilegiare – come si
addice a persone sensate – la risoluzione dei problemi in questo nostro mondo
perché fuori di esso non vi è altro, la persona nella sua realtà ontologica è
un animale come ve ne sono tanti con la sua fisiologia e i suoi meccanismi
chimici, nient’altro che un’entità chimica, un prodotto dell’evoluzione emerso
dal caso, la mente e l’autocoscienza prodotti del cervello il quale una volta
cessate le sue attività svaniscono nel nulla assieme al resto del corpo, l’uomo
è il suo corpo o a detta dei materialisti più beceri, l’uomo è ciò che mangia e
con la morte finisce tutto. Ma in tutta questa visione disperante ed anche offensiva
per la nostra dignità – in questo bieco apparato scientista o manifesto ideologico
positivista – la persona di buon sentimento o dal buon cuore dove scorge la
bellezza? e la verità? così come l’amore per il prossimo, i valori spirituali e
il rispetto per il mistero della vita in ogni creatura. Se si diventa cinici è
a causa di certe convinzioni sbagliate, se si resta umani è sempre una scelta
dettata dalla propria sensibilità.
✠ Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
domenica 12 febbraio 2023
L'ateismo è indice di forza intellettuale
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