Piccola
antologia che descrive con tratti veloci l’importanza della preghiera per la saviezza
della mente, la bellezza dell’anima e la purezza del cuore in una persona umana:
“Detti sulla preghiera dei Padri della Chiesa,
dei Dottori della Chiesa e dei Padri del deserto”.
S.
Agostino ha detto:
“Nutri
la tua anima con la lettura biblica: essa ti preparerà un banchetto spirituale”.
“La
preghiera muore, quando il desiderio si raffredda”.
S.
Tommaso d’Aquino ha detto:
“La
preghiera non viene presentata a Dio per fargli conoscere qualcosa che Egli non
sa, ma per spingere verso Dio l’animo di chi prega”.
S.
Girolamo ha detto:
“Chi è assiduo
nella lettura della Parola di Dio, quando legge si affatica, ma in seguito è
felice perché gli amari semi della lettura producono in lui i dolci frutti”.
“Studiamo
ora che siamo sulla terra quella Realtà la cui conoscenza resterà anche quando
saremo in cielo”.
“Preghi?
Sei tu che parli allo Sposo. Leggi? E’ lo Sposo che parla a te”.
S.
Ignazio di Loyola ha detto:
“Pregare
è seguire Cristo che va tra gli uomini, quasi accompagnandolo”.
S.
Caterina da Bologna ha detto:
“La
preghiera è l’estatica contemplazione dell’Altissimo, nella sua infinita
bellezza e bontà: uno sguardo semplice e amoroso su Dio”.
S.
Giovanni Crisostomo ha detto:
“L’uomo
che prega ha le mani sul timone della storia”.
S.
Giovanni Damasceno ha detto:
“La
preghiera è un’elevazione della mente a Dio”.
S.
Ignazio d’Antiochia ha detto:
“Procurate
di riunirvi più frequentemente per il rendimento di grazie e per la lode a Dio.
Quando vi radunate spesso le forze di satana sono annientate ed il male da lui
prodotto viene distrutto nella concordia della vostra fede”.
S. Bernardo
di Chiaravalle ha detto:
“I tuoi
desideri gridino a Dio, la preghiera è una pia tensione del cuore verso Dio”.
Tertulliano
ha detto:
“L’unico
compito della preghiera è richiamare le anime dei defunti dallo stesso cammino
della morte, sostenere i deboli, curare i malati, liberare gli indemoniati,
aprire le porte del carcere, sciogliere le catene degli innocenti. Essa lava i
peccati, respinge le tentazioni, spegne le persecuzioni, conforta i
pusillanimi, incoraggia i generosi, guida i pellegrini, calma le tempeste,
arresta i malfattori, sostenta i poveri, ammorbidisce il cuore dei ricchi,
rialza i caduti, sostiene i deboli, sorregge i forti”. (L’orazione, cap. 29)
Charles
de Focauld ha detto:
“Bisogna
lodare Dio. Lodare è esprimere la propria ammirazione e nello stesso tempo il
proprio amore, perché l’amore è inseparabilmente unito ad un’ammirazione senza
riserve”.
“Dunque,
lodare significa struggersi ai suoi piedi in parole di ammirazione e d’amore.
Significa ripetergli che Egli è infinitamente perfetto, infinitamente amabile,
infinitamente amato. Significa dirgli che Egli è buono e che l’amiamo”.
Maestro
Eckhart ha detto:
“Perché
preghiamo?... Perché Dio nasca nell’anima e l’anima rinasca in Dio... Un essere
tutto intimo, tutto raccolto ed uno in Dio: questa è la Grazia, questo
significa Iddio con te”.
S. Teresa
di Gesù ha detto:
“L’orazione
mentale non è altro, per me, che un intimo rapporto di amicizia, un frequente trattenimento,
da solo a solo, con Colui da cui sappiamo d’essere amati”. (Vita 8,5)
“... la
porta per cui mi vennero tante grazie fu soltanto l’orazione. Se Dio vuole
entrare in un’anima per prendervi le sue delizie e ricolmarla di beni, non ha
altra via che questa, perché Egli la vuole sola, pura e desiderosa di riceverlo”.
(Vita 8,9)
“Certo
bisogna imparare a pregare. E a pregare si impara pregando, come si impara a
camminare camminando”.
“... nel
cominciare il cammino dell’orazione si deve prendere una risoluzione ferma e
decisa di non fermarsi mai, né mai abbandonarla. Avvenga quel che vuole
avvenire, succeda quel che vuole succedere, mormori chi vuole mormorare, si
fatichi quanto bisogna faticare, ma piuttosto di morire a mezza strada,
scoraggiati per i molti ostacoli che si presentano, si tenda sempre alla méta,
ne vada il mondo intero”. (Cammino di perfezione 21,4)
“Pensate
di trovarvi innanzi a Gesù Cristo, conversate con Lui e cercate di innamorarvi
di Lui, tenendolo sempre presente”. (Vita 12,2)
“La continua
conversazione con Cristo aumenta l’amore e la fiducia”. (Vita 37,5)
“Buon
mezzo per mantenersi alla presenza di Dio è di procurarvi una sua immagine o
pittura che vi faccia devozione, non già per portarla sul petto senza mai
guardarla, ma per servirsene ad intrattenervi spesso con Lui ed Egli vi
suggerirà quello che gli dovete dire”.
“Se
parlando con le creature le parole non vi mancano mai, perché vi devono esse
mancare parlando con il Creatore? Non temetene: io almeno non lo credo!”.
(Cammino di perfezione 26,9)
“Non
siate così semplici da non domandargli nulla!”. (Cammino di perfezione 28,3)
“Chiedetegli
aiuto nel bisogno, sfogatevi con Lui e non lo dimenticate quando siete nella
gioia, parlandogli non con formule complicate ma con spontaneità e secondo il
bisogno”. (Vita 12,2)
“Cercate
di comprendere quali siano le risposte di Dio alle vostre domande. Credete
forse che Egli non parli perché non ne udiamo la voce? Quando è il cuore che
prega, Egli risponde”. (Cammino di perfezione 24,5)
“A chi
batte il cammino della preghiera giova molto un buon libro. Per me bastava
anche la vista dei campi, dell’acqua, dei fiori: cose che mi ricordavano il
Creatore, mi scuotevano, mi raccoglievano, mi servivano da libri”. (Vita 9,5)
“Per
molti anni, a meno che non fosse dopo la Comunione, io non osavo cominciare a
pregare senza libro”. (Vita 4,9)
“E’
troppo bella la compagnia del buon Gesù per dovercene separare! E’ altrettanto
si dica di quella della sua Santissima Madre”. (Seste Mansioni 7,13)
“...
fate il possibile di stargli sempre accanto. Se vi abituerete a tenervelo
vicino ed Egli vedrà che lo fate con amore e che cercate ogni mezzo per
contentarlo, non solo non vi mancherà mai, ma, come suol dirsi, non ve lo potrete
togliere d’attorno”.
“L’avrete
con voi dappertutto e vi aiuterà in ogni vostro travaglio. Credete forse che
sia poca cosa aver sempre vicino un così buon amico?”. (Cammino di perfezione
26,1)
“Poiché
Gesù vi ha dato un Padre così buono, procurate di essere tali da gettarvi fra
le sue braccia e godere della sua compagnia. E chi non farebbe di tutto per non
perdere un tal Padre? Quanti motivi di consolazione! Li lascio alla vostra
intuizione! In effetti, se la vostra mente si mantiene sempre tra il Padre e il
Figlio, interverrà lo Spirito Santo ad innamorare la vostra volontà col suo
ardentissimo amore”. (Cammino di perfezione 27, 6-7)
“Quelli
che sanno rinchiudersi nel piccolo cielo della loro anima, ove abita Colui che
la creò e che creò pure tutto il mondo, e si abituano a togliere lo sguardo e a
fuggire da quanto distrae i loro sensi, vanno per buona strada e non
mancheranno di arrivare all’acqua della fonte. Essendo vicinissimi al focolare,
basta un minimo soffio dell’intelletto perché si infiammino d’amore, già
disposti come sono a ciò, trovandosi soli con il Signore, lontani da ogni
oggetto esteriore”. (Cammino di perfezione 28,5.8)
“Per
cominciare a raccogliersi e perseverare nel raccoglimento, si deve agire non a
forza di braccia ma con dolcezza. Quando il raccoglimento è sincero, l’anima
sembra che d’improvviso s’innalzi sopra tutto e se ne vada, simile a colui che
per sottrarsi ai colpi di un nemico, si rifugia in una fortezza. Dovete saper
che questo raccoglimento non è una cosa soprannaturale, ma un fatto dipendente
dalla nostra volontà e che noi possiamo realizzare con l’aiuto di Dio”.
(Cammino di perfezione 28,6; 29,4)
“Sapevo
benissimo di avere un’anima, ma non ne capivo il valore, né chi l’abitava,
perché le vanità della vita mi avevano bendati gli occhi per non lasciarmi
vedere. Se avessi inteso, come ora, che nel piccolo albergo dell’anima mia
abita un Re così grande, mi sembra che non l’avrei lasciato tanto solo... e
sarei stata più diligente per conservarmi senza macchia”. (Cammino di perfezione
28,11)
“Non si
creda che nuoccia al raccoglimento il disbrigo delle occupazioni necessarie. Dobbiamo
ritirarci in noi stessi, anche in mezzo al nostro lavoro, e ricordarci di tanto
in tanto, sia pure di sfuggita, dell’Ospite che abbiamo in noi, persuadendoci
che per parlare con Lui non occorre alzare la voce”. (Cammino di perfezione
29,5)
“Il
Signore ci conceda di non perdere mai di vista la sua divina presenza!”.
(Cammino di perfezione 29,8)
“Quando
un’anima... non esce dall’orazione fermamente decisa a sopportare ogni cosa,
tema che la sua orazione non venga da Dio”. (Cammino di perfezione 36,11)
“Quando
un’anima si unisce così intimamente alla stessa misericordia, alla cui luce si
riconosce il suo nulla e vede quanto ne sia stata perdonata, non posso credere
che non sappia anch’essa perdonare a chi l’ha offesa. Siccome le grazie ed i
favori di cui si vede inondata le appariscono come pegni dell’amore di Dio per
lei, è felicissima di avere almeno qualche cosa per testimoniare l’amore che
anch’ella nutre per lui”. (Cammino di perfezione 36,12)
“La
preghiera non è qualcosa di statico, è un’amicizia che implica uno sviluppo e
spinge a una trasformazione, a una somiglianza sempre più forte con l’amico”.
(da L’amicizia con Cristo, cap. VII)
Detti
dei Padri del deserto:
L’importanza
della preghiera del mattino
“Non
appena ti levi dopo il sonno, subito, in primo luogo, la tua bocca renda gloria
a Dio e intoni cantici e salmi, poiché la prima preoccupazione, alla quale lo
Spirito si apprende fin dall’aurora, esso continua a macinarla, come una mola,
per tutto il giorno, sia grano sia zizzania. Perciò sii sempre il primo a
gettar grano, prima che il nemico getti la zizzania”.
Pregare
prima di ogni cosa
“Un
anziano diceva: non far nulla senza pregare e non avrai rimpianti”.
Detti
di S. Isidoro
“Chi
vuole essere sempre unito a Dio, deve pregare spesso e leggere spesso, perché
nella preghiera siamo noi che parliamo a Dio, ma nella lettura della Bibbia è
Dio che parla a noi”.
“Tutto
il progresso spirituale si basa sulla lettura e sulla meditazione: ciò che
ignoriamo, lo impariamo con la lettura; ciò che abbiamo imparato, lo conserviamo
con la meditazione”.
“La
lettura della Bibbia ci procura un duplice vantaggio: istruisce la nostra
intelligenza e ci introduce all’amore per Iddio distogliendoci dalle cose vane”.
“Nessuno
può capire il senso della Bibbia, se non acquista consuetudine e familiarità
con essa mediante la lettura”.
Detti di
S. Pacomio
“Mettiamo
freno all’effervescenza dei pensieri che ci angosciano e che salgono dal nostro
cuore come acqua in ebollizione, leggendo le Scritture e ruminandole
incessantemente... e ne sarete liberati”.
Detti
di Arisitide l’Apologeta
“E’ per
la preghiera dei cristiani che il mondo sta in piedi”.
Detti
di Evagrio Pontico
“La
preghiera è sorgente di gioia e di grazia”.
“Quando,
dedicandoti alla preghiera, sei giunto al di sopra di ogni altra gioia, allora
veramente hai trovato la preghiera”.
Detti
di Giovanni Climaco
“La
preghiera è sostegno del mondo, riconciliazione con Dio, misura del progresso
spirituale, giudizio del Signore prima del futuro giudizio”.