Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

mercoledì 14 settembre 2016

La porta della Croce

La porta del Regno è stata aperta da Gesù sulla Croce, è stata aperta per ogni anima creata dal sacrificio di Gesù sulla Croce e dalla sua risurrezione, nessun anima è stata esclusa o dimenticata, nemmeno quella del peggior peccatore sulla faccia della terra… se scegliesse di redimersi dalla sua impenitenza con un atto di buona volontà; la Croce sul monte calvario è stata segno di contraddizione, la Croce ha reso palesi i pensieri, anzi i segreti del cuore di ciascuno, il paradigma di questa discriminazione sono i due uomini condannati alla stessa pena di Gesù, entrambi crocifissi assieme a Lui, essi rappresentano l’intera umanità. Chi domanda la salvezza della propria vita con sarcastico scherno e miscredenza, chi accetta l’inevitabile destino guardando l’innocente che soffre a causa della malvagità degli uomini, guardando all’Agnello senza macchia immolato per pagare il prezzo delle nostre anime, con fiducioso abbandono e compassione. Quei due uomini non erano ladri di polli, erano probabilmente rapinatori e assassini di lunga data che la giustizia dei romani aveva condannato alla morte più infamante, quella riservata ai peggiori delinquenti e agli schiavi.

« Se sei chi dici di essere, salva Te stesso e anche noi ».

« Noi per i nostri crimini giustamente siamo condannati a questo supplizio, Lui invece non ha fatto niente di male ».

« Gesù, ricordati di me quando sarai nel Tuo Regno ».

« In verità, in verità ti dico: oggi sarai con me in Paradiso ».

lunedì 12 settembre 2016

Pater noster ...sed líbera nos a Malo

Ci sono edifici e territori estesi infestati dai demòni, persone malefiche che appartengono a loro più o meno consapevolmente (dai frutti si conosce la pianta), e manifestazioni inspiegabili con una evidente componente diabolica, fenomeni che provocano innanzitutto un danno spirituale e morale alle persone, ma talvolta anche un danno fisico; qualcuno si domanda il perché della conversione a Dio e alla preghiera, il perché andare in chiesa, il perché approfondire la fede e praticare le virtù, il perché vivere con coerenza una vita cristiana, vivere in grazia di Dio: per difendersi dal male, e da quel male che oggigiorno molti negano il cui nome è satana. Se vuoi essere perdonato dal Signore per le tue colpe, innanzitutto esaminati, accusati e pentiti, coltiva una buona coscienza, una coscienza sensibile che con le lacrime del pianto lavi e purifichi il tuo cuore; se vuoi essere perdonato dal Signore per le tue colpe, perdona con sincerità e senza restrizione alcuna le persone che ti fanno del male, benedicile e invoca su di esse la misericordia, prega per loro, insomma per quanto sia difficile rispondi al male con il bene; se vuoi essere liberato dai demòni invoca la Madonna con il suo rosario, e custodisci puro il tuo cuore allontanandolo da ogni malizia, vivi la castità nella condizione in cui le scelte o il destino ti hanno posto e sii perseverante. Combattere contro gli spiriti del male è molto impegnativo, la mente e la tentazione sono rispettivamente il campo di battaglia e le sue modalità di svolgimento; occorre sapere che da questo combattimento non ci si può sottrarre perché la vita è una prova di fedeltà a Dio, con le prove Dio vaglia il nostro cuore e ci rende degni di sé nella carità e nella compassione al nostro prossimo; non si può disertare il combattimento, risollevarsi dopo una caduta è progredire, disertare è arrendersi al maligno nemico, significa consegnarsi a lui, passare dalla sua parte per diventare suoi strumenti e così farsi usare per i suoi progetti e le sue perverse macchinazioni. Quello che gli uomini cattivi o il demonio con la loro complicità, oppure direttamente, possono fare in questo mondo è permesso da Dio, ma i giusti sanno che tutto concorre al bene di coloro che lo amano: Dio si ama nella preghiera fatta con il cuore e con lespressioni dellamore nei confronti del nostro prossimo, il santo rosario è pratica perfetta e la coerenza di vita richiede azioni coerenti con l’etica del Vangelo.

Suppliche

Dalla morte improvvisa, liberaci Signore Gesù.

Dalle insidie e dalla malizia del diavolo, liberaci Signore Gesù.

Dalla morte eterna, liberaci Signore Gesù.

sabato 10 settembre 2016

Fiducioso abbandono in Dio

Tre pensieri di un autore poco conosciuto che esprimono al meglio i sentimenti dellanima benigna che ama il Signore e pone in Lui la sua fiducia, che dà a Lui il proprio cuore con filiale abbandono nella preghiera.

“Pensare sempre e solo al Signore, lasciando che Egli pensi a noi”.

“E se ci sforzeremo di servirlo sempre non con timore servile dei castighi, ma per amore, con un amore sempre più grande, le croci diventeranno lievi”.

“Noi sappiamo che quando siamo in grazia di Dio e desideriamo di fare in tutto la sua santa volontà, nulla può accaderci che non sia da Lui previsto, voluto, permesso per il nostro maggior bene oltre che per la sua gloria e tutto, croci e consolazioni, aridità e fervore, dolori e gioie, tutto è misurato da Lui con quello stesso suo infinito Amore che lo ha portato a farsi uomo come noi, a soffrire con noi e per noi, a morire per noi (per me) in Croce e che lo obbliga a restare con noi per sempre nella santissima Eucaristia”.

venerdì 9 settembre 2016

Eden e la caduta non sono un mito

L’antropologia studia l’uomo come fenomeno dell’evoluzione naturale, della selezione tra le migliori caratteristiche fisiologiche e psichiche nel tempo, come passaggio ad un umano capace di progredire verso il meglio, verso un paradigma di perfezione, è un vecchio retaggio ideologico che appartiene alla concezione eugenetica; in realtà l’umanità discende da una antica condizione di perfezione materiale, spirituale e metafisica che nella teologia cristiana viene definita con le espressioni “vita di grazia” o “comunione con Dio”. Noi non andiamo verso la perfezione della nostra stirpe, ma procediamo per generazioni da un decadimento della nostra condizione originaria verso la morte eterna, che non è soltanto quella corporea ma soprattutto quella dell’anima: malattia, vecchiaia e morte accomunano ogni creatura umana, nessuno può fuggire alla legge implacabile della mortalità. Il peccato originale sembra per molti una favoletta, mentre chi ci insegna fin dalla scuola primaria che l’uomo è un animale più sviluppato il cui parente prossimo è la scimmia, può vantarsi di possedere le chiavi della scienza. La scienza non sa dare una risposta soddisfacente all’interrogativo sull’origine della specie umana, offre teorie che possono essere approfondite, corrette o addirittura smentite: una saggia proposizione è che le scienze interessate all’uomo e al suo mistero sono discipline sempre in ricerca e non vivono di verità assolute e incontestabili, ma contribuiscono grazie all’intelligenza umana ad avvicinarsi ad esse. Qualcosa che ha danneggiato l’anima dell’uomo ha indirettamente danneggiato anche la sua natura ‘animale’ e ‘transitoria’, qualcosa che per tutte le generazioni si è propagato ad ogni persona umana e ovunque, qualcosa di misterioso ma estremamente evidente e innegabile come l’iniquità, il peccato, il male… un germe di impura corruzione che ognuno porta in sé. Il male procede dal mondo spirituale e si propaga nel mondo materiale, di cui facciamo parte anche noi: la natura umana è decaduta, è inferma. Guarire l’anima è guarire l’uomo nella sua integralità, salvarlo dalla sua perdizione: come è possibile questo? convertendosi al Signore e alla sua Legge, combattendo una battaglia etica per l’affermazione del bene nel proprio cuore, rinunciando al peccato di cui il diavolo è l’istigatore, liberandosi dalle catene della schiavitù con le lacrime del pentimento e il dolore sincero per aver fatto del male, il proposito di amare che significa cambiamento nella perseveranza, perché l’amore non fa del male al prossimo e riassume in pienezza la volontà del Signore per il nostro bene, temporale ed eterno, è il suo prioritario Comandamento. Tutto quello che compendia l’amore equivale alla Verità rivelata, che molti e per molti secoli hanno cercato con grande impegno, allo scopo di dare delle risposte ai fondamentali interrogativi sull’esistenza terrena e sul suo destino.

giovedì 1 settembre 2016

Selezione di haiku n°005

Haiku (del medesimo autore e apologeta)
Antologia di metafore tra la natura e il mondo interiore

Luce sono i pensieri benevoli
le lucciole sono insetti che nel buio
rappresentano il fascino del mistero

Non c’è altro del tempo
che non sia già accaduto o accada
l’avvenire forse non esiste ancora

Riconoscere lo spirito nella materia
lo studio e la preghiera sono espressioni
della bellezza di un’anima longeva

Distesa sul prato una persona
nel riposo che ritempra dalla fatica occorsa
aspetta di rialzarsi per ricominciare

La visione da lontano cambia
una prospettiva attraverso la sabbia del deserto
i miraggi non si catturano

Quel che si possiede accontenta
non possedendo ciò che ruba il cuore
la libertà è anche povertà

L’acero rosso riverbera di autunno
cadono le foglie dopo l’estate trascorsa veloce
a un tempo dopo tempo

Dimentico anche l’essenziale che trasforma
sulle colline che guardano la vasta pianura
è triste ricordare senza amare

Le pagine del libro antico
scritto nella vita rigogliosa della madre terra
sono consolazione per chi piange

Significa immortalità il vetusto cipresso
accanto ai cimiteri dice che la morte
è la porta del Paradiso

Non farsi delle illusione
nel convincersi che tutto sia per sempre
finisce con il tesoro dell’amore

La nascita dei mansueti caprioli
annuncia un’altra età e un’altra generazione prospera
siamo tutti creature di Dio