Tre pensieri di un autore poco conosciuto che esprimono al meglio i sentimenti dell’anima benigna che ama il Signore e pone in Lui la sua fiducia, che dà a Lui il proprio cuore con filiale abbandono nella preghiera.
“Pensare sempre e solo al Signore, lasciando che Egli pensi a noi”.
“Pensare sempre e solo al Signore, lasciando che Egli pensi a noi”.
“E se ci
sforzeremo di servirlo sempre non con timore servile dei castighi, ma per
amore, con un amore sempre più grande, le croci diventeranno lievi”.
“Noi
sappiamo che quando siamo in grazia di Dio e desideriamo di fare in tutto la
sua santa volontà, nulla può accaderci che non sia da Lui previsto, voluto,
permesso per il nostro maggior bene oltre che per la sua gloria e tutto, croci
e consolazioni, aridità e fervore, dolori e gioie, tutto è misurato da Lui con
quello stesso suo infinito Amore che lo ha portato a farsi uomo come noi, a
soffrire con noi e per noi, a morire per noi (per me) in Croce e che lo obbliga
a restare con noi per sempre nella santissima Eucaristia”.
Nessun commento:
Posta un commento