Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

lunedì 4 gennaio 2021

Le utopie della scienza

I progressi della scienza riescono a dare speranza all’umanità, ma questo rimane un mondo pieno di ingiustizia e contraddizioni, è un mondo violento dove gli uomini manifestano quasi tutti una dose impressionante di psicopatia, il progresso scientifico senza il progresso morale è un’arma a doppio taglio; quello in cui confidiamo per portarci alla salvezza potrebbe diventare un incubo che ci farà cadere nel disordine e nell’insicurezza; al presente l’uomo dispone di tutti i mezzi per salvare il pianeta con le sue creature e al contempo dispone di tutti i mezzi per portare distruzione e la fine della nostra specie. La sovrappopolazione sembra un nemico per il futuro della civiltà umana, eppure disponiamo di tutte le risorse per sfamare tutti e dare a tutti prosperità e stabilità quando tutti sanno che la ricchezza è a disposizione di pochi e molti popoli vivono senza nemmeno i mezzi fondamentali di sussistenza. Quei pochi che diventano sempre più ricchi ad ogni crisi e le moltitudini private dei loro diritti, persino del diritto alla vita; la persona umana mercificata per soddisfare le aspettative di vita e le esigenze anche depravate dei pochi egemoni, queste differenze che spingono le potenze militari ad accendere guerre e a martirizzare la povera gente indifesa nell’atto di rapinare le risorse economiche che servono a pochi Stati per la loro conservazione e non per il progresso di tutte le genti sulla terra. Le risposte politiche sono sempre insufficienti e i disastri prodotti ci portano sempre più vicini al collasso, ad esempio per quello che riguarda il cambiamento climatico e l’ecosostenibilità. Occorre invertire la tendenza con decisioni improcrastinabili, occorre che chi detiene il potere prenda coscienza della situazione che accomuna tutta la grande famiglia umana e vi siano scelte e azioni davvero progressiste e in questo la scienza è davvero determinante, perché la scienza ci offre delle risposte su come intervenire all’interno di quelle criticità che minacciano la salute del pianeta e l’equa distribuzione delle risorse alle popolazioni, la risposta a questa pandemia da Covid-19 è venuta dalla scienza e la reale possibilità che i danni siano contenuti con la campagna vaccinale già in atto non è utopia. La civiltà è costantemente minacciata ma con la buona volontà possiamo affrontare tutti i pericoli che provengono dall’egoismo e dal vuoto dei valori, ci sono forze di bene in gioco che possono fare la differenza e l’intelligenza dell’uomo a vantaggio della propria collettività e della biosfera; l’orizzonte che deve permeare la politica non dev’essere soltanto l’interesse di parte o corporativo, perché quello che viene fatto in un paese ha ripercussioni ovunque nel mondo. Occorre una mentalità davvero comunitaria e condivisione di obiettivi per rendere fattibile una società senza muri o differenze che accentuino la separazione e le monadi, la via sbagliata è quella che ci rende rapaci gli uni degli altri, è quella dell’indifferenza e del disprezzo per il prossimo, ogni persona con cui entriamo in contatto è il nostro prossimo e la solidarietà un dovere di ogni cittadino consapevole, un valore puramente umano. “Se riesco a cambiare in positivo una parte del mondo cambia, perché ciascuno di noi è una parte del mondo e nessuno può fare a meno degli altri”, agire insieme per cambiare il comune destino è il fondamento della politica del presente, di ogni azione politica sana, altrimenti prevarrà la decadenza e forse non ci sarà ritorno, sarà troppo tardi: si deve vivere per gli altri e mai per soddisfare l’ego, la vanagloria o la fame di successo per affermarsi e possedere il denaro, occorre al giorno d’oggi riscoprire il significato della parola sacrificio.