Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

giovedì 25 agosto 2016

Selezione di haiku n°004

Haiku (del medesimo autore e apologeta)
IV° Antologia di metafore tra la natura e il mondo interiore

Odore campestre di erba tagliata
qualcosa di nuovo allieta il mio sguardo
memorie della fanciullezza passata sognando

Vento che soffia sugli scogli
nave sospinta nelle onde alte e paurose
non affonda ma solca l’oceano

Lugubre notte di incubi svanisce
non c’è ricordo che voglia portare consolazione
una brutta esperienza viene superata

Nella superbia si sbaglia giudizio
chinare il capo è per chi prega
l’anima pia rimane senza mutamento

Passero che prende cibo trovato
la piccolezza è la misura della verità
non si disdegna il dono

La paternità è abnegazione costante
dare al proprio figlio significa restituire amore
vedere il futuro nella speranza

La neve è inverno inoltrato
il suo colore rappresenta la pulizia profonda
l’interiorità è la sua metafora

E’ bello il ruscello calmo
dei pesciolini come ombre nuotano in trasparenza
sono le idee sopite altrove

La civetta di notte caccia
nel buio scruta la preda e aggredisce
si ciba della provvidente natura

Gli animali solitari si muovono
non amano il branco perché dà sicurezza
rimanere in guardia è sopravvivenza

Le nubi rossastre al tramonto
cosa presagisce l’oscurità nel presagio dell’alba
domani sarà un giorno migliore

Chi si aggira nei boschi
cerca frutti che dovrebbero sfamare la bramosia
non si sfama il sazio

lunedì 15 agosto 2016

Selezione di haiku n°003

Haiku (del medesimo autore e apologeta)
III° Antologia di metafore tra la natura e il mondo interiore

La giovinetta suona il violino
la melodia allieta i campi di grano
c’è avvenire per la mietitura

Coloro che si amano sognano
un piccolo torto subito manifesta l’amore fasullo
la porta del cuore chiude

Le greggi lontane in abbandono
pastori non vi sono che le amino
rinunciare a sé è raro

La nuvole hanno tante forme
sono tutte bianche ma alcune sono nere
i sentimenti sono molto diversi

Non c’è alba senza tramonto
senza la speranza sono tramonti senza alba
sperare è virtù che conforta

La notte oscura vive poco
durante il giorno il pettirosso cerca cibo
qualcuno di notte l’ha perso

Il fiore dell’orchidea è bello
ma l’erba medica cura le nocive malattie
brutto e amaro fan bene

Ci sono rapaci che cacciano
alcuni di giorno e altri di notte
il mondo è comunque diviso

Accendo la lampada nello scantinato
vedo soltanto apparire cose banali in superficie
nasconde quel che è interessante

Un bosco di pioppi campestre
hanno tagliato tutti gli alberi per bruciarli
non apprezzano la frescura lenitiva

Quanto sono attraenti le rose
di colore bianco e rosso significano martirio
morire per il Signore salva

Chi fa del bene gioisce
l’amarezza del caffè nero e cattivo intristisce
la persona buona è felice

giovedì 11 agosto 2016

Chi è la persona e perché è persona

Non si deve mai perdere di vista il senso autentico della persona, perché siamo anche noi persone e guardare attraverso un filtro, per così dire distorto, il nostro prossimo significa cadere in un grave errore di valutazione; la persona non è costituita solamente dalle sue qualità positive e dalle sue deficienze, tutto immediatamente quanto superficialmente riconoscibile; la persona acquisisce la propria vita nel mondo attraverso il divenire, da quando inizia ad esistere nella materia fino al trapasso; è innanzitutto un soggetto senziente, capace di pensiero e di sentimenti, capace di conoscere sé stessa e gli altri, di sentire l’altro in sé stessa, di parteciparvi con l’empatia e l’amore, e di cambiare sé stessa attraverso scelte libere e consapevoli, nel bene o nel male. L’animale è dissimile dalla persona e non può esservi parificato, l’animale appartiene esclusivamente a questa dimensione effimera; l’uomo con la sua ragione e con la sua capacità di visione può andare oltre, può erigere un ponte tra questo mondo e l’altro: questa verità è confermata da tutto ciò di cui siamo capaci, di cui è capace la nostra stirpe che può essere definita con l’espressione “vita intelligente”. Siamo unici nella nostra matrice ontologia, non vi è altra creatura conosciuta che sia al nostro livello, che sia come noi. Nel mondo si è andata definendo sempre più nel corso della storia, una concezione dell’uomo che vede la massa quasi come un allevamento con delle esigenze fisiologiche da soddisfare, dove l’identità del singolo scompare nella identitarietà di una collettività anonima e sconosciuta: è la morte della dignità della persona umana e della sacralità della vita. Una demografia perversa, nell’attuale era della globalizzazione, che si svuota di umanesimo porta tragedie come le guerre, le migrazioni, le campagne finalizzate al controllo delle nascite dove un qualcosa di abominevole come l’aborto, ma chiamiamolo pure infanticidio o meglio omicidio, viene legittimato come presupposto per ottenere migliori condizioni di vivibilità, e per il benessere dei popoli e delle società, ovviamente quelle maggiormente ricche e fraudolente. Il rispetto della vita altrui è l’unica via per il bene proprio e di tutti, l’unica via affinché tutto concorra allo sviluppo armonioso e positivo delle genti di ogni parte del mondo, nella sicurezza, nel progresso e nella pace. E’ una forza benefica e vitale, una pulsione di vita che può procedere semplicemente e spontaneamente da ciascuno di noi a beneficio del prossimo, e dei più deboli e bisognosi in particolare, dipende dall’esercizio del nostro libero arbitrio e dalla morale naturale, quella scritta dentro ciascuno di noi, di cui la sensibilità della coscienza è la voce ispirante che conduce su buon cammino: ascoltiamo la voce calma e benevola di Dio, è per il nostro bene anche in questo mondo.

sabato 6 agosto 2016

Il più tossico tra i veleni spirituali

La parola bugiarda è veleno per l’anima e per le relazioni sociali, è una colpa grave perché offende l’amore che ciascuno deve dimostrare per il prossimo, per coloro che il Signore ci ha messo accanto o ci ha fatto conoscere e incontrare: le menzogne e le calunnie al pari delle bestemmie e delle blasfemie sono le giaculatorie del diavolo, la sua incessante preghiera contro Dio, una preghiera intessuta di odio. La parola bugiarda è il più tossico tra i veleni spirituali, il Libro sapienziale afferma che uccide l’anima; il Signore conoscendo satana, che è una sua amareggiata creatura, lo definisce menzognero e padre della menzogna, perché quando testimonia il falso prende del suo e lo esprime: se c’è una comunione con Dio che è amore, verità e perdono… per l’uomo c’è anche una comunione con i demòni nel peccato, ciascuna specie di colpa in ogni materia di cui tratta ogni singolo Comandamento; difatti il peccato è come un differente e coriaceo serpente che si annida nelle profondità della creatura umana, ai demòni piace identificarsi con ogni particolare vizio e peccato: spesso è così che si attribuiscono il nome. Chi è sincero e dice sempre la verità, conserva sana e pulita la propria anima rendendola gradita a Dio: un cuore puro ama la verità e per essa è pronto al sacrificio, alla sopportazione di qualsiasi contrarietà e sofferenza morale. Gesù ha chiamato beati coloro che custodiscono un cuore puro e gli ha promesso il Paradiso, la visione beatifica di Dio; Gesù ha detto anche che Egli è la Verità e conoscendo la Verità essa ha il potere di renderci liberi, come figli della luce e non come prigionieri delle tenebre.

venerdì 5 agosto 2016

Savia conseguenza del soprannaturale

La gente che si professa credente ha non poche difficoltà a credere nelle verità che la fede ci suggerisce per imprimere nelle nostre menti e nei nostri cuori il senso immanente e soprattutto trascendente dell’esistenza; tutti perseguono il problema del vivere e pregare sembra quasi una immersione nella fantasia, perché certe cose non le puoi né vedere né toccare. La tecnologia e la scienza sono abilità dell’intelletto umano, e quello che ci rivelano riguarda essenzialmente ciò che è invisibile e non si tocca, ma che comunque appartiene all’ordine di quaggiù, al mondo di cui siamo parte. La materia e quanto vi è di relativo, diventano dimostrabili nella loro evidenza e vanno ad arricchire il nostro patrimonio di conoscenze e di potenzialità: il nostro più grande talento è la curiosità, la capacità di indagare e di appassionarci all’ignoto. Essere credenti significa andare controcorrente, significa sfidare la massa dei conformisti che si adagiano sulle loro false certezze; provare l’esistenza delle realtà soprannaturali è una grande sfida anche per il più eminente studioso e ricercatore di qualsiasi ambito scientifico. Quando una persona realizza nella sua esperienza che oltre la natura c’è altro rimane affascinata, rimane attratta dall’invisibile e realizza su sé stessa una fondamentale confutazione di tutti quei teoremi atei e materialistici che per molto tempo l’avevano imprigionata e condizionata: è il passo decisivo verso la consapevolezza, l’onestà intellettuale di cui sono capaci soltanto i cuori impavidi. Gli esorcismi in certi ambiti culturali antichi come l’ebraismo, non avevano come finalità primaria la cacciata di un demòne dal corpo di un vivente, bensì avevano finalità pedagogiche…; certamente anche la guarigione della persona o il lenimento dalla sua sofferenza erano preziose, ma dal riscontro di una certa fenomenologia per quanto diabolica si deducevano altre realtà fondamentali come l’immortalità dell’anima e l’esistenza di Dio e la sua infinita benignità e amabilità. Chi scopre il soprannaturale pensa innanzitutto a rivedere tutta la propria vita alla luce del destino eterno che lo attende, pensa a convertirsi a Dio e alla preghiera, a rinunciare ad ogni forma di immoralità, il ché significa rinunciare al diavolo che ne è l’occulto istigatore e ad impegnarsi per un cammino sulla via del bene. Non c’è soluzione più saggia per risolversi l’esistenza terrena, davvero molto breve se paragonata all’eternità che è avanti a noi. Il Vangelo è una cosa seria, la fede dice il vero, l’odio non giova a nulla perché è veleno mortifero e soltanto l’amore apre alla vita autentica, alla felicità senza fine. Chi dice no al male ha fatto l’unica scelta necessaria e intelligente, il Signore ci ama e noi dovremmo aver paura del nostro più caro amico? rispondiamogli con tutto l’amore di cui siamo capaci e dimostriamolo amando gli altri che incontriamo senza mai escludere nessuno, chi stabilisce delle preferenze in base a delle antipatie o addirittura in base a qualcosa di più meschino, non ha compreso il cuore di Dio che non chiude la sua porta a nessuno e per nessun motivo, a parte la nostra libertà. Dio mi ama e desidera il mio bene, io scelgo di donargli tutto il mio cuore perché sono certo che non mi abbandonerà mai, è nostro Padre e noi i suoi figli: per pagare il prezzo di una sola anima, ha sacrificato la sua vita sulla croce soffrendo molto e non soltanto fisicamente, con il suo sangue preziosissimo ha pagato il prezzo della mia anima che tanto gli è cara… la sua vita per la mia. Grazie dal profondo del mio cuore oh benignissimo Gesù, grazie da chi è indegno, meschino e ingrato: ciascuno deve risponderti con l’amore, perché con una persona che mi ama sinceramente e in modo disinteressato viene spontaneo corrispondere con tutto l’affetto, la benevolenza e la fedeltà di cui si è capaci. Grazie buon Dio, grazie benedetto Signore… cambia il mio cuore e rendilo come più ti piace, come lo desideri. Amen.