Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

venerdì 22 aprile 2016

Il padrone del mondo

Il denaro è il motore che fa muovere il mondo, qualche sognatore direbbe con illusorio pathos che l’amore muove il mondo, ma nonostante questa romantica e consolante idea tutti sono consapevoli come insegna la storia che i confini degli Stati e gli interessi delle collettività e dei despoti da sempre sono scritti con il sangue degli innocenti, con il sangue dei popoli; dopo le due grandi guerre del secolo scorso la geopolitica si è ricostituita, nel trascorrere dei decenni, volgendosi all’affermazione delle democrazie repubblicane con l’avanzare del crollo dei grandi imperi, oggi la democrazia è l’anima che sostiene gli Stati occidentali e la forma di governo che si avvicina di più agli ideali umanitari e alla promozione dei diritti della persona universalmente noti e riconosciuti. Tutto ancora molto lontano dalla società ideale, in stato di via, perfezionabile: il bene è nell’avvenire non nel passato, e il male un fattore ineliminabile di questo tragico mondo. La vita è una battaglia, un continuo combattimento dove ciascuno decide da che parte stare, non sono ammessi i disertori, i codardi e gli opportunisti. Un infelice motto latino dice che per avere la pace occorre preparare la guerra, per avere la pace è necessario rinunciare alla guerra e farlo dal principio, come per ogni cosa dalle conseguenze deleterie: al diavolo si deve sempre dire no e subito, senza ripensamenti.

mercoledì 13 aprile 2016

Aprirsi al Cielo

Cosa ci riconcilia con il Signore e ci rende spiritualmente vivi? il rimorso della coscienza e le lacrime del pentimento; il perdono nei confronti di chi ci ha offesi ci riconcilia con noi stessi, ci rende sereni anche nei momenti più difficili, ci rende persone libere. Sono due movimenti interiori che si fondono nell’unico atto di volontà che conduce alla liberazione dall’oscurità del male. L’inferno si riassume nel ‘ non amare ’, nel ‘ chiudersi al prossimo ’, nell’estromettere il ‘ desiderio del bene ’ dal proprio cuore; quello che davvero ci rende umani è andare oltre la natura, oltre la dimensione terrena, e rispondere alla debolezza e alla precarietà con la compassione e la solidarietà. La mestizia dell’anima è diversa dalla vanità dei gaudenti, nella prima c’è verità e nella seconda impostura, simulazione; le anime che acquisiscono la tristezza sono le più autentiche in rapporto a Dio e alla propria ritrovata sensibilità spirituale e morale. La tristezza è la consapevolezza della realtà dell’esistenza, considerare con saggezza ed equilibrio la vita in cui siamo immersi e comprendere che ci accomuna non soltanto il destino ma anche il nostro essere al mondo, non in solitudine ma con molti fratelli e sorelle che provano esattamente quello che proviamo noi, poiché molto ci avvicina l’un con l’altro e ben poco ci separa, è la nostra meschinità con la nostra cattiva volontà che purtroppo ci divide e ci rende vicendevolmente ostili, è un tratto caratteristico della nostra stirpe. Solo l’amore rimane, è quella forza possibile capace di guarirci e salvare l’intera famiglia umana, è voler bene agli altri in varia misura cominciando dall’impegno nel nostro ambito collettivo, fino ad arrivare al sacrificio di sé; in questa breve sintesi si spiega il significato del Crocifisso, non è soltanto il simbolo cristiano di maggiore importanza, ma bensì un libro ermetico da decifrare per cambiare le regole del nostro vivere quaggiù: leggere il Crocifisso è apprendere la Verità che riguarda ciascuno di noi.