Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

venerdì 19 dicembre 2014

La chiave psicologica della preghiera

Piccola antologia che descrive con tratti veloci l’importanza della preghiera per la saviezza della mente, la bellezza dell’anima e la purezza del cuore in una persona umana: “Detti sulla preghiera dei Padri della Chiesa, dei Dottori della Chiesa e dei Padri del deserto”.

S.  Agostino ha detto:

“Nutri la tua anima con la lettura biblica: essa ti preparerà un banchetto spirituale”.

“La preghiera muore, quando il desiderio si raffredda”.

S. Tommaso d’Aquino ha detto:

“La preghiera non viene presentata a Dio per fargli conoscere qualcosa che Egli non sa, ma per spingere verso Dio l’animo di chi prega”.

S. Girolamo ha detto:

“Chi è assiduo nella lettura della Parola di Dio, quando legge si affatica, ma in seguito è felice perché gli amari semi della lettura producono in lui i dolci frutti”.

“Studiamo ora che siamo sulla terra quella Realtà la cui conoscenza resterà anche quando saremo in cielo”.

“Preghi? Sei tu che parli allo Sposo. Leggi? E’ lo Sposo che parla a te”.

S. Ignazio di Loyola ha detto:

“Pregare è seguire Cristo che va tra gli uomini, quasi accompagnandolo”.

S. Caterina da Bologna ha detto:

“La preghiera è l’estatica contemplazione dell’Altissimo, nella sua infinita bellezza e bontà: uno sguardo semplice e amoroso su Dio”.

S. Giovanni Crisostomo ha detto:

“L’uomo che prega ha le mani sul timone della storia”.

S. Giovanni Damasceno ha detto:

“La preghiera è un’elevazione della mente a Dio”.

S. Ignazio d’Antiochia ha detto:

“Procurate di riunirvi più frequentemente per il rendimento di grazie e per la lode a Dio. Quando vi radunate spesso le forze di satana sono annientate ed il male da lui prodotto viene distrutto nella concordia della vostra fede”. 

S. Bernardo di Chiaravalle ha detto:

“I tuoi desideri gridino a Dio, la preghiera è una pia tensione del cuore verso Dio”.

Tertulliano ha detto: 

“L’unico compito della preghiera è richiamare le anime dei defunti dallo stesso cammino della morte, sostenere i deboli, curare i malati, liberare gli indemoniati, aprire le porte del carcere, sciogliere le catene degli innocenti. Essa lava i peccati, respinge le tentazioni, spegne le persecuzioni, conforta i pusillanimi, incoraggia i generosi, guida i pellegrini, calma le tempeste, arresta i malfattori, sostenta i poveri, ammorbidisce il cuore dei ricchi, rialza i caduti, sostiene i deboli, sorregge i forti”. (L’orazione, cap. 29)

Charles de Focauld ha detto:

“Bisogna lodare Dio. Lodare è esprimere la propria ammirazione e nello stesso tempo il proprio amore, perché l’amore è inseparabilmente unito ad un’ammirazione senza riserve”.

“Dunque, lodare significa struggersi ai suoi piedi in parole di ammirazione e d’amore. Significa ripetergli che Egli è infinitamente perfetto, infinitamente amabile, infinitamente amato. Significa dirgli che Egli è buono e che l’amiamo”.

Maestro Eckhart ha detto:

“Perché preghiamo?... Perché Dio nasca nell’anima e l’anima rinasca in Dio... Un essere tutto intimo, tutto raccolto ed uno in Dio: questa è la Grazia, questo significa Iddio con te”.

S. Teresa di Gesù ha detto:

“L’orazione mentale non è altro, per me, che un intimo rapporto di amicizia, un frequente trattenimento, da solo a solo, con Colui da cui sappiamo d’essere amati”. (Vita 8,5)

“... la porta per cui mi vennero tante grazie fu soltanto l’orazione. Se Dio vuole entrare in un’anima per prendervi le sue delizie e ricolmarla di beni, non ha altra via che questa, perché Egli la vuole sola, pura e desiderosa di riceverlo”. (Vita 8,9)

“Certo bisogna imparare a pregare. E a pregare si impara pregando, come si impara a camminare camminando”.

“... nel cominciare il cammino dell’orazione si deve prendere una risoluzione ferma e decisa di non fermarsi mai, né mai abbandonarla. Avvenga quel che vuole avvenire, succeda quel che vuole succedere, mormori chi vuole mormorare, si fatichi quanto bisogna faticare, ma piuttosto di morire a mezza strada, scoraggiati per i molti ostacoli che si presentano, si tenda sempre alla méta, ne vada il mondo intero”. (Cammino di perfezione 21,4)

“Pensate di trovarvi innanzi a Gesù Cristo, conversate con Lui e cercate di innamorarvi di Lui, tenendolo sempre presente”. (Vita 12,2)

“La continua conversazione con Cristo aumenta l’amore e la fiducia”. (Vita 37,5)

“Buon mezzo per mantenersi alla presenza di Dio è di procurarvi una sua immagine o pittura che vi faccia devozione, non già per portarla sul petto senza mai guardarla, ma per servirsene ad intrattenervi spesso con Lui ed Egli vi suggerirà quello che gli dovete dire”.

“Se parlando con le creature le parole non vi mancano mai, perché vi devono esse mancare parlando con il Creatore? Non temetene: io almeno non lo credo!”. (Cammino di perfezione 26,9)

“Non siate così semplici da non domandargli nulla!”. (Cammino di perfezione 28,3)

“Chiedetegli aiuto nel bisogno, sfogatevi con Lui e non lo dimenticate quando siete nella gioia, parlandogli non con formule complicate ma con spontaneità e secondo il bisogno”. (Vita 12,2)

“Cercate di comprendere quali siano le risposte di Dio alle vostre domande. Credete forse che Egli non parli perché non ne udiamo la voce? Quando è il cuore che prega, Egli risponde”. (Cammino di perfezione 24,5)

“A chi batte il cammino della preghiera giova molto un buon libro. Per me bastava anche la vista dei campi, dell’acqua, dei fiori: cose che mi ricordavano il Creatore, mi scuotevano, mi raccoglievano, mi servivano da libri”. (Vita 9,5)

“Per molti anni, a meno che non fosse dopo la Comunione, io non osavo cominciare a pregare senza libro”. (Vita 4,9)

“E’ troppo bella la compagnia del buon Gesù per dovercene separare! E’ altrettanto si dica di quella della sua Santissima Madre”. (Seste Mansioni 7,13)

“... fate il possibile di stargli sempre accanto. Se vi abituerete a tenervelo vicino ed Egli vedrà che lo fate con amore e che cercate ogni mezzo per contentarlo, non solo non vi mancherà mai, ma, come suol dirsi, non ve lo potrete togliere d’attorno”.

“L’avrete con voi dappertutto e vi aiuterà in ogni vostro travaglio. Credete forse che sia poca cosa aver sempre vicino un così buon amico?”. (Cammino di perfezione 26,1)

“Poiché Gesù vi ha dato un Padre così buono, procurate di essere tali da gettarvi fra le sue braccia e godere della sua compagnia. E chi non farebbe di tutto per non perdere un tal Padre? Quanti motivi di consolazione! Li lascio alla vostra intuizione! In effetti, se la vostra mente si mantiene sempre tra il Padre e il Figlio, interverrà lo Spirito Santo ad innamorare la vostra volontà col suo ardentissimo amore”. (Cammino di perfezione 27, 6-7)

“Quelli che sanno rinchiudersi nel piccolo cielo della loro anima, ove abita Colui che la creò e che creò pure tutto il mondo, e si abituano a togliere lo sguardo e a fuggire da quanto distrae i loro sensi, vanno per buona strada e non mancheranno di arrivare all’acqua della fonte. Essendo vicinissimi al focolare, basta un minimo soffio dell’intelletto perché si infiammino d’amore, già disposti come sono a ciò, trovandosi soli con il Signore, lontani da ogni oggetto esteriore”. (Cammino di perfezione 28,5.8)

“Per cominciare a raccogliersi e perseverare nel raccoglimento, si deve agire non a forza di braccia ma con dolcezza. Quando il raccoglimento è sincero, l’anima sembra che d’improvviso s’innalzi sopra tutto e se ne vada, simile a colui che per sottrarsi ai colpi di un nemico, si rifugia in una fortezza. Dovete saper che questo raccoglimento non è una cosa soprannaturale, ma un fatto dipendente dalla nostra volontà e che noi possiamo realizzare con l’aiuto di Dio”. (Cammino di perfezione 28,6; 29,4)

“Sapevo benissimo di avere un’anima, ma non ne capivo il valore, né chi l’abitava, perché le vanità della vita mi avevano bendati gli occhi per non lasciarmi vedere. Se avessi inteso, come ora, che nel piccolo albergo dell’anima mia abita un Re così grande, mi sembra che non l’avrei lasciato tanto solo... e sarei stata più diligente per conservarmi senza macchia”. (Cammino di perfezione 28,11)

“Non si creda che nuoccia al raccoglimento il disbrigo delle occupazioni necessarie. Dobbiamo ritirarci in noi stessi, anche in mezzo al nostro lavoro, e ricordarci di tanto in tanto, sia pure di sfuggita, dell’Ospite che abbiamo in noi, persuadendoci che per parlare con Lui non occorre alzare la voce”. (Cammino di perfezione 29,5)

“Il Signore ci conceda di non perdere mai di vista la sua divina presenza!”. (Cammino di perfezione 29,8)

“Quando un’anima... non esce dall’orazione fermamente decisa a sopportare ogni cosa, tema che la sua orazione non venga da Dio”. (Cammino di perfezione 36,11)

“Quando un’anima si unisce così intimamente alla stessa misericordia, alla cui luce si riconosce il suo nulla e vede quanto ne sia stata perdonata, non posso credere che non sappia anch’essa perdonare a chi l’ha offesa. Siccome le grazie ed i favori di cui si vede inondata le appariscono come pegni dell’amore di Dio per lei, è felicissima di avere almeno qualche cosa per testimoniare l’amore che anch’ella nutre per lui”. (Cammino di perfezione 36,12)

“La preghiera non è qualcosa di statico, è un’amicizia che implica uno sviluppo e spinge a una trasformazione, a una somiglianza sempre più forte con l’amico”. (da L’amicizia con Cristo, cap. VII)

Detti dei Padri del deserto:

L’importanza della preghiera del mattino

“Non appena ti levi dopo il sonno, subito, in primo luogo, la tua bocca renda gloria a Dio e intoni cantici e salmi, poiché la prima preoccupazione, alla quale lo Spirito si apprende fin dall’aurora, esso continua a macinarla, come una mola, per tutto il giorno, sia grano sia zizzania. Perciò sii sempre il primo a gettar grano, prima che il nemico getti la zizzania”.

Pregare prima di ogni cosa

“Un anziano diceva: non far nulla senza pregare e non avrai rimpianti”.

Detti di S. Isidoro

“Chi vuole essere sempre unito a Dio, deve pregare spesso e leggere spesso, perché nella preghiera siamo noi che parliamo a Dio, ma nella lettura della Bibbia è Dio che parla a noi”.

“Tutto il progresso spirituale si basa sulla lettura e sulla meditazione: ciò che ignoriamo, lo impariamo con la lettura; ciò che abbiamo imparato, lo conserviamo con la meditazione”.

“La lettura della Bibbia ci procura un duplice vantaggio: istruisce la nostra intelligenza e ci introduce all’amore per Iddio distogliendoci dalle cose vane”.

“Nessuno può capire il senso della Bibbia, se non acquista consuetudine e familiarità con essa mediante la lettura”.

Detti di S. Pacomio

“Mettiamo freno all’effervescenza dei pensieri che ci angosciano e che salgono dal nostro cuore come acqua in ebollizione, leggendo le Scritture e ruminandole incessantemente... e ne sarete liberati”.

Detti di Arisitide l’Apologeta

“E’ per la preghiera dei cristiani che il mondo sta in piedi”. 

Detti di Evagrio Pontico

“La preghiera è sorgente di gioia e di grazia”.

“Quando, dedicandoti alla preghiera, sei giunto al di sopra di ogni altra gioia, allora veramente hai trovato la preghiera”.

Detti di Giovanni Climaco 

“La preghiera è sostegno del mondo, riconciliazione con Dio, misura del progresso spirituale, giudizio del Signore prima del futuro giudizio”.

venerdì 12 dicembre 2014

Gli innocenti martiri

Satana sulla terra risiede in una fortezza costituita da milioni di corpi straziati di bimbi abortiti, è la sua bestemmia colma di odio che si alza violenta come una sfida verso il Cielo, contro il trono di Dio, egli non può appropriarsi di queste anime semplici e incolpevoli su cui gli Angeli santi appongono il sigillo della redenzione di Cristo, e che conducono in Paradiso, anche loro infatti sono ministri del Battesimo oltre questo mondo così come presiedono la Liturgia celeste, ma la terra rimane intrisa del sangue dei martiri innocenti e le conseguenze per questo immane delitto sono di una gravità estrema per il mondo e i suoi destini, la gente purtroppo nemmeno se ne preoccupa chiamando questo gravissimo peccato pratica medica e sanitaria. Il grembo materno è diventato con la modernità il luogo più pericoloso per la vita nascente, una madre che uccide il proprio figlio nascituro è quanto di più sacrilego e blasfemo possano compiere delle persone contro la vita, è un atto talmente estremo nella sua empietà da estinguere del tutto la carità e far meritare l’inferno, sempre che non vi siano attenuanti per i responsabili precisando che il Giudizio è soltanto di Dio ed è estremamente severo, anzi tremendo. Satana odia soprattutto l’innocenza e usando coloro che si mettono dalla sua parte tenta in ogni maniera di violarla e offenderla, perché da sempre perpetra il peccato, quindi le sue intenzioni sono chiare e risapute, come le sue due qualifiche primarie che sono la menzogna e l’omicidio; il Signore secondo l’espressione usata da un Libro sapienziale è l’amante della vita, il suo Autore e quindi rendere culto alla vita rispettandola e proteggendola è un atto che coinvolge la pietà religiosa, il senso di Dio e il suo verace Comandamento.

Invocazione del Battesimo per i bambini non nati

(Si antepone la recita del Credo per rinnovare la propria fede…) 

Oh Gesù fa scendere, per mezzo delle mani di San Giovanni Battista, l’acqua del Giordano, la colomba dello Spirito Santo del tuo Battesimo. Quest’acqua e le gocce del tuo Sangue preziosissimo, oh Gesù, falle scendere su ogni creaturina a cui viene tolta la vita in grembo alla madre; Ti chiedo di farlo in ogni istante di questo giorno e di questa notte, per tutti i giorni e le notti dei secoli passati, presenti e futuri. Manda, oh Gesù, i tuoi Angeli a battezzare questi innocenti. Siano messi loro i nomi dei Santi del Cielo, degli Angeli, degli Arcangeli, dei Cherubini e dei Serafini. Nel tuo nome, Signore, noi battezziamo queste creature di tutti i continenti, tribù, lingue, razze e popoli. Noi le battezziamo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. E ora, cari bambini innocenti, siate accolti gioiosamente in Cielo e Gesù, Maria e Giuseppe vi diano tante carezze e baci. La terra vi ha rifiutato: vi accoglie il Cielo. Stendete le vostre manine innocenti dall’alto dei Cieli. Fate scendere dalle vostre manine una pioggia di benedizioni, rese più potenti dal vostro martirio, sopra i vostri genitori ed i collaboratori della vostra uccisione. Noi ci uniamo a questi martiri innocenti, oh Gesù, per pregare per la conversione di queste madri, padri e collaboratori che ogni giorno compiono questi gravi delitti. Atto che io compio al fine di ottenere dal tuo Sacro Cuore la grazia del Battesimo per tutti i bambini di ogni tempo e di ogni luogo. Amen.

domenica 7 dicembre 2014

La preghiera guarisce dal male

Riconoscere che il male è innanzitutto dentro di noi significa essere nella verità, non c’è uno spazio esterno in cui l’iniquità trova una sua sede, c’è soltanto il cuore dell’uomo che la può ospitare e la può alimentare e riversare nel mondo; l’uomo è un microcosmo che si scruta e si conosce, la via che segue con le sue scelte nella vita lo rendono quello che vuole diventare, l’influenza degli altri ha una importanza relativa, molto più determinante è il libero arbitrio. Fuori dal nostro mondo interiore ci sono gli altri, noi li riconosciamo e possiamo decidere se agire nei loro confronti seguendo dei dettami morali, oppure assecondando le nostre cattive inclinazioni per ottenere degli scopi che sono coerenti con forze oscure e negative, potenze che ci pervadono da sempre e molto spesso senza che noi ce ne capacitiamo coscientemente. Se una persona riesce ad accorgersi di certi connotati sinistri che in essa sono presenti e si agitano, ha iniziato a valutare la possibilità di guardare in volto questi spettri inquietanti e così affrontarli per esorcizzarli, per allontanarli da sé e non subirne mai più il fascino e la seduzione; cosa sono questi spettri negativi? sono quegli aspetti interiori che ci appartengono da sempre e con cui condividiamo la vita di tutti i giorni, siamo realmente noi anche se quasi mai abbiamo il coraggio di ammetterlo. Il modo più efficace per sconfiggere questi fantasmi diabolici e rendere nulla la loro influenza sulla mente e sul cuore è la preghiera assidua e instancabile, una preghiera pura, sincera, empatica, non con le parole ascoltate all’orecchio ma con le parole sentite con l’anima e l’affetto profondo di chi cerca e vuole la presenza di Colui che sappiamo amarci senza misura; la preghiera è un lavacro che purifica e rigenera, ottiene il rafforzamento delle tre principali virtù cristiane, la fede, la speranza e soprattutto la carità, pregare sul serio significa nutrirsi di Dio, nutrirsi del suo Spirito mite, umile e buono, significa comunione con il Paradiso. Le persone che pregano nella verità e con sincerità rassomiglieranno col tempo ai modelli della loro preghiera, a Gesù e a Maria. Se un’anima desidera amare Dio e fare la sua volontà glielo deve chiedere nella preghiera, tutte le preghiere sono ascoltate, arrivano tutte al Cuore del destinatario e Dio che è misericordioso ci concederà quello che domandiamo, sempre se quello che desideriamo ha una conformità con la sua volontà, la quale è amore e misericordia, il vero bene di ciascun’anima. Per sconfiggere il male che si cela dentro di noi e che è negli altri occorre la forza del bene, occorre una vita coerente con i Comandamenti e la Legge di Dio, senza una costante conversione personale al Signore la forza del male finirebbe per sopraffarci, quindi è necessario pregare sempre senza stancarsi mai, come Gesù ci suggerisce nel Vangelo e Gesù ce lo dice per una questione concreta e cioè per avere quella forza che viene dall’Alto, la forza dello Spirito Santo paraclito che rinnova e trasforma le persone nella loro interiorità, che le libera e le guarisce.