Il rito dell’esorcismo nella
Chiesa cattolica
Chi è l’esorcista (i semplici fedeli possono fare preghiere di
liberazione, mentre l’esorcismo chiama in causa l’autorità della Chiesa;
comunque l’efficacia della liberazione dipende sempre, secondo le Parole di
Cristo che non possono essere contraddette o smentite e che ha largamente elargito
questo mandato, dalla fede personale, dallo stato di grazia e dalla purezza del cuore: “Coloro che crederanno in me cacceranno i
demoni” (Mc 16,17), ne è la dimostrazione evidente l’episodio evangelico che
riporta l’aneddoto sull’esorcista straniero, che non faceva parte del collegio
apostolico dei Dodici)
Esorcista è un sacerdote della
Chiesa cattolica che ha ricevuto dal suo vescovo l’incarico di liberare, in
nome di Dio, le persone dal demonio. Chi non è un sacerdote non può essere
esorcista. Ministro del Rito dell’esorcismo è esclusivamente un sacerdote che
per la sua pietà, scienza, prudenza e integrità di vita sia ritenuto dall’Ordinario
[il vescovo] idoneo a tale ministero e da lui espressamente autorizzato ad
esercitarlo. (dal Rito dell’esorcismo) Il potere di “scacciare i demoni” (Mt
10,1) fa parte della missione affidata da Gesù ai suoi apostoli. Per questo la preghiera
per scacciare i demoni è stata sempre presente nel rituale della Chiesa
cattolica, così come la figura dell’esorcista. E’ ovvio che per chi non crede
in un mondo soprannaturale è più facile pensare che il diavolo sia un retaggio
del passato o che faccia parte dei soliti fantasmi creati dalla paura dell’uomo.
Il rito moderno dell’esorcismo (rituale che si discosta nella
forma dal Rituale antico di Paolo V che integra i formulari di Alcuino [735–804 d.C.], scritto originariamente in latino
e datato attorno al 1614, questi redatto attingendo alle preci della Tradizione
più lontane nel tempo)
Questa versione italiana del
«De exorcismis et supplicationibus quibusdam» è stata approvata secondo le
delibere della Conferenza Episcopale Italiana e ha ricevuto la conferma della
Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti il 21
settembre 2001. La presente edizione deve essere considerata «tipica» per la
lingua italiana, ufficiale per l’uso liturgico. Questi nuovi testi del «Rito
degli esorcismi e preghiere per circostanze particolari» diventeranno
obbligatori dal 31 marzo 2002.
Dal “rito dell’esorcismo”:
1. Il discepolo di Cristo, alla
luce del Vangelo e dell’insegnamento della Chiesa, crede che il Maligno e i
demoni esistono e agiscono nella storia personale e comunitaria degli uomini.
2. Il Vangelo, infatti,
descrive l’opera di Gesù come una lotta contro Satana. Anche la vita dei suoi discepoli
comporta una battaglia che «non è contro creature fatte di sangue e di carne,
ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra,
contro gli spiriti del male» (Ef 6, 12).
3. La vigilanza deve essere esercitata
soprattutto nei confronti dell’azione ordinaria di Satana, con la quale egli
continua a tentare gli uomini al male. Proprio la tentazione è il pericolo più
grave e dannoso in quanto si oppone direttamente al disegno salvifico di Dio e
all’edificazione del Regno. Satana riesce a impadronirsi davvero dell’uomo in
ciò che ha di più intimo e prezioso quando questi, con atto libero e personale,
si mette in suo potere con il peccato. Per questo il credente vigila per non
essere ingannato e prega ogni giorno con le parole suggerite da Gesù: «Padre,
non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal Male» (Mt 6, 13).
4. Invece i fenomeni diabolici
straordinari della possessione, dell’ossessione, della vessazione e dell’infestazione
sono possibili, ma di fatto, a parere degli esperti, sono rari. Provocano certo
grandi sofferenze, ma di per sé non allontanano da Dio e non hanno la gravità
del peccato. Sarebbe quindi da stolti prestare tanta attenzione all’eventuale
presenza del Maligno in alcuni fenomeni insoliti e non preoccuparsi affatto
della realtà quotidiana della tentazione e del peccato, in cui Satana, «omicida
fin dal principio» e «padre della menzogna» (Gv 8, 44), è sicuramente all’opera.
A questo riguardo è necessario da
parte dei pastori d’anime:
· richiamare, con sapienza e
prudenza, i fedeli a non ricercare il sensazionale e ad evitare sia la stolta
credulità che vede interventi diabolici in ogni anomalia e difficoltà, sia il
razionalismo preconcetto che esclude a priori qualsiasi forma di intervento
del Maligno nel mondo;
· mettere in guardia i fedeli nei confronti di libri, programmi televisivi, informazioni dei mezzi di comunicazione
che a scopo di lucro sfruttano il diffuso interesse per fenomeni insoliti o
malsani;
· esortare i fedeli a non
ricorrere mai a coloro che praticano la magia o si professano detentori di poteri
occulti o medianici o presumono di aver ricevuto poteri particolari. Nel dubbio
circa la presenza di un influsso diabolico è necessario rivolgersi prima di
tutto al discernimento dei sacerdoti esorcisti e ai sostegni di grazia offerti
dalla Chiesa soprattutto nei Sacramenti;
· presentare il significato
autentico del linguaggio usato dalla Sacra Scrittura e dalla Tradizione e far maturare
nei cristiani un atteggiamento corretto riguardo alla presenza e all’azione di
Satana nel mondo;
· ricordare nella catechesi e
nella predicazione che la superstizione, la magia e, a maggior ragione, il satanismo
sono contrari alla dignità e razionalità dell’uomo e alla fede in Dio.
Lo schema del rito
1. Riti d’inizio
L’aspersione con l’acqua
benedetta che richiama la purificazione battesimale.
2. Litanie dei Santi
La prece litanica con cui si
invoca sull’ossesso la misericordia divina per l’intercessione dei santi.
3. Recita di un Salmo
La recita di uno o più salmi
con i quali s’implora la protezione dell’Altissimo.
4. Lettura del Vangelo
La proclamazione del Vangelo,
segno della Presenza di Cristo.
5. Imposizione delle mani
L’imposizione delle mani con
cui viene invocato lo Spirito Santo.
6. Professione di fede
La recita del Simbolo o
rinnovazione delle promesse battesimali.
7. Preghiera del Signore
Il Padre nostro.
8. Il segno della Croce – Insufflazione
Mostrando il crocifisso, l’esorcista
fa il segno della croce sull’ossesso e, se si vuole, l’“exsufflatio”.
9. Formule di esorcismo
La recita della “formula
deprecativa” con cui si prega Dio di liberare l’ossesso. A questa si può far
seguire la “formula imperativa” con cui in nome di Cristo si scongiura il
diavolo di lasciare l’ossesso. Quest’ultima non si può usare
mai senza la prima.
10. Rendimento di grazie – Rito
di conclusione
Si conclude con la preghiera di
ringraziamento e la benedizione.
RITO DELL’ESORCISMO
39. Prima di dare inizio al
rito, l’esorcista si prepari convenientemente, secondo le circostanze dicendo
in silenzio la seguente orazione:
Signore Gesù Cristo, Verbo di
Dio Padre e Signore dell’universo, tu hai dato agli Apostoli il potere di scacciare
i demoni nel tuo nome e di vincere ogni assalto del nemico; Dio santo, fra tutte
le meraviglie che hai operato hai dato anche il comando di mettere in fuga i
demoni; Dio forte, che nella tua potenza invincibile hai abbattuto Satana come
folgore dal cielo: con timore e tremore ti supplico di infondere in me la tua
forza perché, saldo nella fede, possa combattere lo spirito maligno che
tormenta questa tua creatura, tu che verrai a giudicare i vivi e i morti e il
mondo con il fuoco. Amen.
RITI D’INIZIO
SALUTO
ASPERSIONE DELL’ACQUA BENEDETTA
44. A questo punto, l’esorcista
asperge con l’acqua benedetta il fedele tormentato dal Maligno, i presenti e il
luogo dove si svolge il rito dicendo:
Ecco l’acqua benedetta: porti a
tutti noi vita e salvezza, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti: Amen.
LITANIE DEI SANTI
RECITA DI UN SALMO
LETTURA DEL VANGELO
IMPOSIZIONE DELLE MANI
53. Letto il Vangelo, l’esorcista
impone le mani sul capo del fedele tormentato dal Maligno dicendo:
V. Sia sempre con noi, Signore,
la tua misericordia: in te abbiamo sperato.
Tutti: Signore, pietà.
V. Manda il tuo Spirito
creatore, e rinnova la faccia della terra.
Tutti: Signore, pietà.
V. Salva, Signore, il tuo servo
che in te spera.
Tutti: Signore, pietà.
V. Signore, sii per lui
fortezza inespugnabile di fronte all’assalto del nemico.
Tutti: Signore, pietà.
V. Il nemico non prevalga su di
lui, e il figlio dell’iniquità non gli rechi alcun danno.
Tutti: Signore, pietà.
V. Soccorrilo, Signore, dalla
tua santa dimora, e da Sion vieni in sua difesa.
Tutti: Signore, pietà.
PROFESSIONE DI FEDE
RINUNZIA A SATANA
PREGHIERA DEL SIGNORE (Padre
Nostro)
IL SEGNO DELLA CROCE
58. L’esorcista mostra la croce
e con essa benedice il fedele tormentato dal Maligno dicendo:
Ecco la Croce del Signore: fuggite,
spiriti del male!
INSUFFLAZIONE
59. Se lo ritiene opportuno, l’esorcista
alita sul volto del fedele tormentato dal Maligno dicendo:
Allontana, Signore, con il
Soffio della tua bocca, gli spiriti maligni: comanda loro di andarsene, perché
il tuo regno è in mezzo a noi.
FORMULE DI ESORCISMO
60. Dopo ciò, l’esorcista dice
la formula invocativa dell’Esorcismo maggiore (n. 61). Se lo ritiene opportuno,
aggiunga anche la formula imperativa (n. 62).
61. FORMULA INVOCATIVA
Dio, creatore e difesa del
genere umano, volgi il tuo sguardo su questo tuo servo N., che hai plasmato a
tua immagine e chiamato a condividere la tua gloria: l’antico avversario lo
tormenta crudelmente, lo opprime con aspra violenza e lo riempie di angoscia e
di terrore. Manda su di lui il tuo Santo Spirito perché lo rafforzi nella
lotta, gli insegni a pregare nella tribolazione e lo circondi con la sua
efficace protezione. Ascolta, Padre santo, il gemito della tua Chiesa in
preghiera: non permettere che questo tuo figlio sia posseduto dal padre della
menzogna, né che questo tuo servo, redento dal sangue di Cristo, sia tenuto in
schiavitù dal diavolo. Non tollerare che il tempio del tuo Spirito sia dimora
di uno spirito immondo. Ascolta, Dio misericordioso, la preghiera della beata
Vergine Maria: il Figlio Gesù, morendo sulla croce, ha schiacciato il capo dell’antico
serpente e ha affidato alla Madre tutti gli uomini come figli. Risplenda in
questo tuo servo la luce della tua verità e dimori in lui la gioia della tua
pace. Lo Spirito di santità ne prenda possesso e con la sua presenza gli
restituisca innocenza e serenità. Ascolta, o Padre, la preghiera dell’
Arcangelo san Michele e di tutti gli Angeli, ministri della tua gloria. Tu che
sei il Dio delle schiere celesti, respingi la violenza del diavolo. Dio di
verità e di misericordia, rendi vane tutte le sue insidie. Dio di libertà e di
grazia, spezza le catene della sua malvagità. Tu che ami la salvezza dell’uomo,
ascolta la voce degli apostoli Pietro e Paolo e di tutti i Santi, che, per tua
grazia, hanno riportato vittoria sul Maligno. Libera questo tuo servo da ogni
oppressione diabolica e custodiscilo indenne perché restituito alla serenità di
figlio ti ami di tutto cuore, ti serva operando il bene, ti renda onore e
gloria, e tutta la sua vita sia un canto di lode a te.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti: Amen.
62. FORMULA IMPERATIVA
Ti ordino, Satana, nemico della
salvezza dell’uomo: riconosci la giustizia e la bontà di Dio che con giusto
giudizio ha condannato la tua superbia e la tua invidia. Esci da N., servo di
Dio, che il Signore ha creato a sua immagine, ha arricchito dei suoi doni, ha
adottato come figlio della sua misericordia. Ti ordino, Satana, principe di
questo mondo: riconosci il potere invincibile di Gesù Cristo: egli ti ha
sconfitto nel deserto, ha trionfato su di te nell’orto degli ulivi, ti ha
disarmato sulla croce e, risorgendo dal sepolcro, ha portato i tuoi trofei nel
regno della luce. Vattene da questa creatura, da N.: che il Salvatore, nascendo
tra noi, ha reso suo fratello e morendo in croce ha redento con il suo sangue.
Ti ordino, Satana, seduttore del genere umano: riconosci lo Spirito di verità e
di grazia, lo Spirito che respinge le tue insidie e smaschera le tue menzogne.
Esci da questa creatura, N., che Dio ha segnato con il suo sigillo. Abbandona
quest’uomo: Dio l’ha reso suo tempio santo con l’unzione del suo Spirito. Vattene,
dunque, Satana: vattene nel nome del Padre † e del Figlio † e dello Spirito † Santo.
Allontanati per la fede e la preghiera della Chiesa. Fuggi per il segno della
santa croce di Gesù Cristo, Signore nostro.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Tutti: Amen.
RENDIMENTO DI GRAZIE
RITI DI CONCLUSIONE