Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

mercoledì 30 marzo 2022

Un manifesto animalista

Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia. Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri! (Matteo 10,29-31) Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno. (Luca 12,32) Questi versetti del Vangelo ci suggeriscono quale sia la differenza tra i cristiani e gli specisti, le creature sono volute ed amate dal Signore ma la persona umana non può considerarsi sullo stesso piano, la persona umana vale di più, la sofferenza degli animali non può paragonarsi alla sofferenza della persona umana, non ci sono i medesimi diritti e la medesima dignità, anche se l’etica e la compassione esigono il rispetto di qualsiasi creatura vivente. Ho un cagnolino meticcio nato da una cucciolata del 16 maggio 2006, oramai è anziano e ha 16 anni, l’ho fatto curare ma è ancora ammalato, probabilmente non vivrà che qualche anno ancora. Per alcune persone prive del conforto dei propri simili anche un semplice cagnolino può diventare una straordinaria terapia psicologica, per qualcuno possono sembrare creature patetiche o con poca importanza ma a fare la differenza è l’amore e il valore che diamo anche alla loro vita, l’amore è una scelta che cambia il nostro orizzonte, il modo di guardare e conoscere, ci toglie le idee preconcette e sensibilizza il nostro animo, non è soltanto una questione morale ma bensì di senso, una filosofia della creazione e una visione pura di coscienza, la pratica della compassione. Secondo certe religioni non cristiane anche la vita animale è sacrea, e il karma del destino personale si forma sulla base del rispetto o meno anche degli animali. Nel cristianesimo vengono considerati il peccato, la grazia e la retribuzione eterna, così nelle filosofie orientali ogni gesto d’amore ha un suo corrispettivo nell’eternità. Negli Atti degli Apostoli Gesù viene definito l’Autore della vita a cui il popolo peccatore ha preferito un omicida, per dirla come san Francesco d’Assisi le creature sono innanzitutto di Gesù, come fratello lupo che il poverello ha ammansito con un abbraccio, ed esistono in questo mondo perché amate da Lui di un amore oltre ogni limite, le creature sono buone, portano in sé la bellezza, le risposte ai perché della nostra esistenza, la natura è sapiente e anche chi crede nell’evoluzione darwiniana contempla la aesthetica (αἴσϑησις) e l’ordine (κόσμος) del creato, la biosfera con i suoi ecosistemi di cui l’uomo è stato fatto il custode e non il padrone senza scrupoli, lo sfruttatore, il miasma mortifero. Anche amare un cagnolino o un micio è mettersi alla scuola di Gesù, se è per la vita è mettersi alla sua sequela. C’è Vangelo anche in questo.