Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

lunedì 29 aprile 2024

Il mestiere del Signore è sentire pietà e perdonare

Il Sacramento della riconciliazione e del perdono affonda le sue radici nel Mistero pasquale del Cristo, è un fiore di incomparabile bellezza che cresce dal legno vivo della Croce bagnato dal suo Sangue il quale ci purifica come in un nuovo lavacro battesimale, con il sacrificio della vita di Gesù per amore dell’anima essa è nuovamente redenta, liberata dalla lebbra del peccato e dalla schiavitù del maligno che rendono le anime nere come pece e così restituita alla grazia dei figli di Dio, risorta e innestata nella carità di Dio, sorgente della vita eterna, questo dono soprannaturale ci è elargito dall’infinita misericordia del Cuore di Gesù se noi lo accettiamo col nostro sincero pentimento e la nostra conversione, cambiando di mentalità, convinzioni e comportamento.

venerdì 26 aprile 2024

Il valore pragmatico di preghiera e virtù

Dall’ordine spirituale dipende tutta la realtà materiale, i pilastri dell’umanità sono il Santo Rosario e il Sacrificio della Messa, per qualcuno è una verità inaccettabile quasi ci muovessimo nell’ambito della superstizione o della fantasia ma se la preghiera e la vita morale superassero il peccato avremmo certamente la pace e la giustizia sociale, il mondo sarebbe un posto migliore per tutti; satana e i suoi demoni esercitano il loro potere malefico perché gli uomini con la scelta deliberata del male gliene danno sempre la possibilità, se in molti si convertissero alla Legge di Dio e al Comandamento della carità questa possibilità gli spiriti del male non l’avrebbero quasi mai e il bene prevarrebbe in rapporto non soltanto alla società ma anche ai singoli e alle famiglie, ad esempio cesserebbero le guerre che non sono una punizione da parte di Dio – come non lo sono le calamità naturali – bensì la conseguenza dell’iniquità umana e del cuore corrotto, ma anche il dramma del conflitto interiore di ciascuno.