Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

martedì 24 gennaio 2023

Il dolore salvifico della coscienza

Non ha alcun senso il perdono se dall’altra parte non c’è il pentimento che rende possibile un radicale cambiamento nel nostro mondo interiore, l’adesione all’amore di Dio, accettando la salvezza, mentre l’inferno purtroppo ha le sue profonde radici. La conversione alla Legge di Dio non è soltanto un cambiamento di mentalità o di ideali, ma è la conquista di una nuova consapevolezza e cioè che in ciascuno di noi alberga il male che purtroppo ci condiziona, ci influenza negativamente e che soltanto la grazia di Dio ci redime con la nostra partecipazione al bene morale riconosciuto con l’esercizio della coscienza, con la sua sensibilità coltivata nel quotidiano, bene morale perseguito con pazienza e costanza, la grazia di Dio che ci rende persone nuove capaci di amare, autenticamente libere, figlie e figli di Dio Carità e non più schiavi del diavolo, del peccato e della morte. Chi compie il male e si fossilizza in esso è abitato dal maligno e diventa un suo strumento. È l’impenitenza per gradi.

martedì 17 gennaio 2023

Se non diventerete come bambini

Nelle Chiese orientali guardano molto alle qualità morali e psicologiche dei candidati al sacerdozio o al monachesimo, chi non presenta i requisiti per la vita religiosa viene accompagnato alla porta e pregato di andarsene, c’è in quelle Chiese una forte selezione a causa del discernimento che si deve avere nella scelta delle persone e della serietà riguardo alla religiosità, ad una comprovata virtù e alla fede in Cristo, invece nella nostra Chiesa cattolica sembra quasi che alcuni Vescovi coccolino pedofili, sodomiti, peccatori impuri e apostati o peggio, con una perdonanza e un reintegro a maniche larghe, al massimo con un po’ di penitenza e preghiera in convento o cure di qualche genere in favore della loro salute mentale, non li mandano via e non li riconducono alla stato laicale se non nei casi trattati dalle cronache dei giornali e di cui l’opinione pubblica è a conoscenza, casi accertati di cui si occupa l’Autorità giudiziaria con un procedimento penale, tendono invece a spostarli di sede con il pericolo che reiterino i reati, che ricadano negli stessi comportamenti, a insabbiare le infamie commesse così che nessuno ne sappia niente e a comprarsi il silenzio delle vittime a suon di decine di migliaia di euro, fanciulli, adolescenti, adulti vulnerabili e famiglie, quando i risarcimenti o il denaro – per pagare la psicoterapia per lenire le ferite causate dalla perversione di certi soggetti e un recupero all’equilibrio e a un buon compenso psichico – dovrebbero essere messi in atto soprattutto a favore di coloro che hanno subito l’abuso o le violenze e che sono innocenti, penso lo suggerisca proprio il Vangelo il quale dice: ama il prossimo tuo come te stesso e chi è il prossimo se non il più debole?

Matteo 18,1-7.10

In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo! Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».