Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

giovedì 8 luglio 2021

La calligrafia della rivelazione

La Sacra Scrittura è un’opera letteraria che in molte sue pagine manifesta dei tratti mitologici e immaginifici, questo non toglie che molti dei suoi racconti siano storici ma quasi del tutto impossibili da verificare; dietro il racconto mitologico si nasconde la verità che riguarda l’uomo, la sua origine e il suo destino, il suo rapporto con il Creatore; nei quattro Vangeli si distinguono bene le similitudini dai fatti di cronaca, non occorre interpretare un testo così chiaro nei suoi contenuti, queste pagine sono state scritte per suscitare la fede in Cristo e nella sua opera di salvezza, sono intessute di eventi soprannaturali dalla concretezza inequivocabile. La Sacra Scrittura nei suoi Libri è un grande giacimento di sapienza e una straordinaria espressione di bellezza letteraria, i Salmi ad esempio hanno proprietà apotropaiche ed esorcistiche, i monaci antichi conoscevano tutti e centocinquanta i Salmi a memoria nei loro cinque Libri e li recitavano per intero ogni giorno, il popolo pregava il Padre nostro e soltanto successivamente si diffuse il Santo Rosario con il saluto angelico e infine l’Ave Maria come la conosciamo noi. I primi cinque Libri appartengono anche alla religione ebraica, al popolo che proviene da Abramo e che il Signore ha scelto per attuare la salvezza, sono le radici da cui discendono il Cristo e la Vergine Madre. I protestanti venerano le Scritture e le mettono al centro del loro culto, ma tutto quello che concerne la fede e la dottrina non si trova solamente nelle Sacre Scritture, oltretutto la Scrittura ha la necessità di essere interpretata e spiegata per non lasciare che le coscienze si allontanino dalla verità, i padri della Chiesa e il Magistero sono i garanti di questo insegnamento millenario; la corrente intellettuale che spiega le Scritture attraverso la storia e formula i dogmi si chiama Tradizione, la verità si rivela anche attraverso questa via che rimane coerente alle Sacre Scritture, non le subordina e non le travisa. La Sacra Scrittura e la Tradizione costituiscono il deposito della fede, quanto ci è stato rivelato da Dio per la nostra salvezza, per la conoscenza dei suoi misteri. Ad esempio il racconto della creazione all’inizio della Genesi non va interpretato letterariamente, è un racconto allegorico che vuole indicarci l’origine della realtà nel pensiero sottile e intelligente del Creatore, anche la caduta dei progenitori e l’albero della conoscenza del bene e del male e l’albero della vita sono simboli che spiegano nel mistero il peccato delle origini e l’allontanamento dell’umanità da una condizione beata per ritrovarci sotto la schiavitù del diavolo, del peccato e della morte, nessuno conosce esattamente e storicamente quei fatti alla maniera di una cronaca, sono troppo arcaici e lontani nel tempo. L’ultimo Libro che si chiama Apocalisse o Rivelazione è stato scritto come un’opera teatrale nel contesto dei territori evangelizzati dall’apostolo Giovanni in cui furono fondate delle chiese, sono stati i fedeli a comporre l’opera e ad attribuirla a san Giovanni apostolo poi esiliato a causa delle persecuzioni; il Libro dell’Apocalisse racconta la condizione delle chiese in quell’epoca e prospetta nel futuro il destino della chiesa tutta e dell’umanità alla luce della fede, fino alla vittoria finale di Cristo sul male e la redenzione dei giusti, l’avvento del Regno di Dio. L’Apocalisse è un’opera letteraria colma di simboli e metafore, un’opera di fantasia che richiama i personaggi e i fatti di quell’epoca primitiva, qualcosa di storico e in prospettiva nel futuro la fede dei credenti che aspettavano il Regno di Dio, cioè la parusia, il ritorno glorioso di Cristo per il giudizio e la nostra liberazione definitiva da ogni legame con il male. Leggere la Sacra Scrittura è ascoltare la voce di Dio che ci parla, voce che traspare dagli autori e interpreti umani che hanno scritto su suggerimento dello Spirito, esprimendo le parole e i discorsi attraverso le loro culture e qualità intellettuali. Se si leggono i Vangeli è mettersi in ascolto di Gesù, è entrare in contatto con il Signore e la sua vita, significa consumare l’animo di Gesù al presente, con il suo pensiero e i suoi sentimenti nella mentalità di quel contesto remoto, più è matura la nostra fede più l’esperienza della Scrittura ci coinvolgerà e ci formerà come credenti nella dottrina e come cristiani nella morale.