Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

martedì 27 aprile 2021

Investigatori del paranormale

Su Rai4 ho guardato le puntate di The dark side un documentario che tratta di investigazione nell’ambito del paranormale, alcuni investigatori entrano nei luoghi d’Italia che hanno la fama di essere infestati da spettri e fantasmi, cercando di registrare dei fenomeni attraverso degli strumenti tecnici ma non ci riescono facendo la sceneggiata di chi non crede affatto a questi eventi soprannaturali, insomma niente fantasmi o voci strane, niente spostamenti di oggetti e rumori quindi niente soprannaturale ma soltanto tanta paura e suggestione, tutta una questione psicologica. Ma occorre dire la verità riguardo ai luoghi infestati, sono luoghi in cui si sono commessi gravi peccati e a causa del peccato si sono insediate delle presenze diaboliche, esistono davvero dei luoghi infestati da demoni o spiriti del male che vengono scambiati per anime di defunti che vagano tra le stanze di una casa o in un castello, ci sono tante storie che si raccontano e tramandano per incutere la paura, quelle presenze non sono anime perché le anime dopo la morte vanno nelle loro sedi eterne in Paradiso o all’inferno, non rimangono intrappolate sul nostro piano della realtà, si tratta sempre e soltanto di demoni e di anime dannate usate dai demoni, succede così anche nei casi di possessione diabolica. Ma tutti sanno che i demoni tendono all’inganno e per fare deviare le persone dalla verità fanno credere certe cose riguardo a certi fenomeni, per allontanare dalla verità e dalla preghiera; ad esempio nelle case in cui ci sono state sedute spiritiche o si è usata la tavola Ouija, o addirittura hanno abitato dei satanisti praticando certi riti blasfemi i demoni hanno approfittato della vulnerabilità delle persone che solitamente non pregano e non vivono in grazia di Dio, per avere un contatto con loro che si è risolto anche in una possessione dei malcapitati o in vessazioni diaboliche, persino l’infestazione del luogo con tutta una serie di fenomeni disturbatori e inquietanti; su Youtube qualcuno carica video autentici in cui si possono osservare dei fenomeni dovuti all’infestazione, non sono dei falsi e dietro ad essi non c’è alcun trucco, si tratta dell’agire dei demoni sul nostro piano della realtà ma per chi vuole rimanere scettico queste cose si prestano a tante spiegazioni diverse. Ci si può liberare dai demoni pregando con assiduità il Santo Rosario e vivendo in grazia di Dio, si deve considerare comunque la permissione del Signore nel manifestarsi di questi eventi, i demoni possono fare soltanto quello che il Signore gli permette e non possono andare oltre il consentito; gli investigatori del paranormale che non conoscono la Verità rivelata si espongono a tutti quei pericoli che conseguono all’intrusione degli spiriti maligni nella vita delle persone, non pregano e sono affascinati dall’occulto senza capire che il male arriva fino a dove arriva la colpa dell’uomo, è importante pregare e non esporsi mai. La preghiera del Santo Rosario allontana i demoni e gli influssi diabolici, chi persevera in questa preghiera può liberarsi dal male e progredire nella conoscenza della Verità, può proteggere le persone care con l’intercessione della Madonna che se preghiamo può aiutarci nelle nostre necessità e cacciare via satana. Il Signore e la Madonna ci amano e desiderano il nostro bene mentre satana vuole rovinarci per l’eternità, chi prega con perseveranza è una persona saggia che con la luce della fede rischiara la sua vita e offre una testimonianza credibile al prossimo, la sua conversione e la grazia che si riversa anche nei lontani; il Vangelo è colmo di eventi soprannaturali e sono tutti autentici, non sono delle metafore ma dei fatti concreti accaduti nella nostra storia; ci sono tanti casi di infestazione diabolica e da quei posti occorre semplicemente rimanere lontani e al limite pregare, chi prega ha fede e la fede nasce e si fortifica nella preghiera.

domenica 25 aprile 2021

Il morbo ineliminabile della violenza

La nostra è una società violenta dove spesso si sente parlare di crimini di violenza sui giornali e nei media in genere, ci sono i casi di femminicidio ed è aberrante considerare come tante donne e ragazze cerchino aiuto invano prima dell’ultimo atto, dove l’uomo le colpisce a morte sicuro di una giustizia umana che lo condannerà a pene irrisorie, per poi tornare in libertà a fare il suo comodo come se la vita di una persona innocente non valesse proprio niente. C’è il proliferare della libera circolazione delle armi da fuoco che rendono insicura l’intera società, dove qualsiasi squilibrato senza precedenti penali può ottenere il porto d’armi che lo rende un potenziale omicida, senza nemmeno passare da una seria perizia psichiatrica che riveli le sue reali attitudini da psicopatico e tutto questo a causa di leggi ignobili e irresponsabili. Le vittime della violenza sono spesso le persone più deboli senza alcuna reale tutela da parte delle istituzioni, ricordo un fatto di cronaca abbastanza recente in cui un uomo con una invalidità psichiatrica veniva da anni preso di mira da un branco di giovani bulli che gli usavano ogni sorta di malvessazione filmandosi con gli smartphone, questa persona sei mesi prima che venisse assassinata a botte aveva chiesto aiuto alle forze dell’ordine rimanendo ignorata: ho impresso ancora il suo volto da quei video passati in parte sui telegiornali, un uomo buono e inoffensivo, un agnello senza alcuna colpa; purtroppo le vittime sono quasi sempre come lui e i loro aguzzini si fanno forti nel rimanere nascosti con la garanzia dell’impunità, e chissà quanti altri casi ancora di cui nessuno conosce i fatti reali dove servirebbe prevenzione e un maggiore controllo da parte degli organi competenti, per impedire a certi mostri per vocazione di assecondare i loro vizi perversi sempre nascosti dall’omertà e impuniti. Ma perché la violenza si esprime soprattutto contro le persone più deboli o contro i giusti? persino nell’ambito famigliare, dove tutto rimane all’interno delle quattro mura domestiche e non viene quasi mai denunciato quello che accade, dove la paura di ritorsioni mette la persona che subisce nella condizione di non chiedere aiuto e di rimanere purtroppo isolata; chi è violento negli atti e nelle parole si degrada umanamente e smarrisce l’autentico senso dell’altro, smarrisce la sensibilità nell’accorgersi dell’altro, del suo valore che dovrebbe renderci reciprocamente solidali e della sua dignità di prossimo, di fratello o sorella in umanità; di seguito cito una pagina emblematica della Sacra Scrittura, la pagina che tratta dell’uccisione di Abele da parte del fratello Caino e la nostra storia è la continua ripetizione nel tempo di quell’atto fratricida e vigliacco compiuto su istigazione del maligno dove homo homini lupus ‹òmo òmini ...› (lat. «l’uomo è lupo per l’uomo»). – Proverbio pessimistico, derivato dall’Asinaria di Plauto, II, 4, 88 (lupus est homo homini, non homo), che vuole alludere all’egoismo umano, e assunto dal filosofo T. Hobbes, nella sua opera De cive, per designare lo stato di natura in cui gli uomini, soggiogati dall’egoismo, si combattono l’un l’altro per sopravvivere.

Genesi 4, 1-26

1 Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo dal Signore». 2 Poi partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo. 3 Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; 4 anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, 5 ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. 6 Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? 7 Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo». 8 Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. 9 Allora il Signore disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?». 10 Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! 11 Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello. 12 Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra». 13 Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono! 14 Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e io mi dovrò nascondere lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi potrà uccidere». 15 Ma il Signore gli disse: «Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato. 16 Caino si allontanò dal Signore e abitò nel paese di Nod, ad oriente di Eden. 17 Ora Caino si unì alla moglie che concepì e partorì Enoch; poi divenne costruttore di una città, che chiamò Enoch, dal nome del figlio. 18 A Enoch nacque Irad; Irad generò Mecuiaèl e Mecuiaèl generò Metusaèl e Metusaèl generò Lamech. 19 Lamech si prese due mogli: una chiamata Ada e l'altra chiamata Zilla. 20 Ada partorì Iabal: egli fu il padre di quanti abitano sotto le tende presso il bestiame. 21 Il fratello di questi si chiamava Iubal: egli fu il padre di tutti i suonatori di cetra e di flauto. 22 Zilla a sua volta partorì Tubalkàin, il fabbro, padre di quanti lavorano il rame e il ferro. La sorella di Tubalkàin fu Naama. 23 Lamech disse alle mogli: «Ada e Zilla, ascoltate la mia voce; mogli di Lamech, porgete l'orecchio al mio dire: Ho ucciso un uomo per una mia scalfittura e un ragazzo per un mio livido. 24 Sette volte sarà vendicato Caino ma Lamech settantasette». 25 Adamo si unì di nuovo alla moglie, che partorì un figlio e lo chiamò Set. «Perché - disse - Dio mi ha concesso un'altra discendenza al posto di Abele, poiché Caino l'ha ucciso». 26 Anche a Set nacque un figlio, che egli chiamò Enos. Allora si cominciò ad invocare il nome del Signore.