La volontà di fare il male è di
per sé un male e fa cadere nella colpa, il demonio è infatti colui che istiga
alla colpa, poiché è nel suo interesse far cadere le anime nel peccato e nell’impenitenza,
la sua arte malefica prediletta in cui si rivela sempre un maestro insuperabile
è la tentazione di cui si serve per separarci dalla grazia di Dio, per
estinguere in noi la Carità, in questo modo con tutto quello che di negativo
influisce sulla mente può arrivare ad impossessarsi del cuore umano e renderlo così
prigioniero dell’inferno con le sue catene occulte che sono i vizi e le varie
inclinazioni perverse, la cattiveria con l’egoismo e l’iniquità, con la fame
delle creature, delle cose terrene, del piacere e del benessere; per vincere la
tentazione occorre fortificare la propria volontà e rivolgerla a perseguire
sempre il bene, è necessario essere capaci di dire con risolutezza e assoluta convinzione
di no al male, in qualsiasi forma ci si presenti! Se il cuore umano non è
adeguatamente educato alle virtù, prima umane e poi cristiane, non ci si può
sottrarre dal dominio del peccato, non è più questione di scelta perché si è
persone vittime di un condizionamento subdolo che ha come primo artefice il
maligno, complice della nostra natura inferma e corrotta, in una condizione di
questo genere la libertà è compromessa nella sua vera ed efficace indole; quando
non vogliamo il male ma ne rimaniamo vittime nostro malgrado, vi sono tante
attenuanti che riducono o addirittura cancellano la responsabilità morale, quindi
la colpa nella sua essenza venefica e dannosa per l’anima, che per essere tale
deve coinvolgere le facoltà superiori della nostra psiche, piena avvertenza e
deliberato consenso, piena capacità di intendere e di volere. Il male esiste
solamente dove è presente il libero arbitrio e la coscienza, è questione di
scelta a cui si aderisce irrevocabilmente, si può rispondere con il sì e si può
rispondere con il no, dipende dalla persona e non dipende da qualcun altro,
nemmeno dal diavolo che desidera con tutte le sue forze la nostra morte eterna.
Dio chiama sempre alla conversione, non si stanca mai di cercare la salvezza
delle anime che ha creato e redento, ma non può costringere nessuno ad amarlo,
l’amore se non è libero non è vero amore, Lui ci domanda di amarlo e se noi non
vogliamo Lui ci rispetta e ci lascia andare al destino che abbiamo scelto; scegliere
per o contro Dio è qualcosa che realizziamo nel profondo della nostra
interiorità dove solamente Dio può vedere, dove non può arrivare nessun altro,
tantomeno il maligno se non siamo noi ad aprirgli di nostra iniziativa la porta
del cuore accettando le sue seduzioni. Tra il male e il bene c’è un muro
invalicabile, alto e fortissimo, tra l’inferno e il Paradiso non vi è altro
frammezzo che la vita, quanto di più fragile esista nel nostro mondo di
quaggiù; il tempo della Misericordia è adesso e non domani, occorre approfittarne
subito senza alcuna esitazione, oltre il tempo c’è il Giudizio tanto tremendo
quanto infallibile del Signore onnipotente, che ha creato tutto ciò che esiste
ed esisterà e a cui non si può nascondere niente.
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