La gente che si professa credente
ha non poche difficoltà a credere nelle verità che la fede ci suggerisce per
imprimere nelle nostre menti e nei nostri cuori il senso immanente e
soprattutto trascendente dell’esistenza; tutti perseguono il problema del vivere
e pregare sembra quasi una immersione nella fantasia, perché certe cose non le
puoi né vedere né toccare. La tecnologia e la scienza sono abilità dell’intelletto
umano, e quello che ci rivelano riguarda essenzialmente ciò che è invisibile e
non si tocca, ma che comunque appartiene all’ordine di quaggiù, al mondo di cui
siamo parte. La materia e quanto vi è di relativo, diventano dimostrabili nella
loro evidenza e vanno ad arricchire il nostro patrimonio di conoscenze e di
potenzialità: il nostro più grande talento è la curiosità, la capacità di
indagare e di appassionarci all’ignoto. Essere credenti significa andare controcorrente,
significa sfidare la massa dei conformisti che si adagiano sulle loro false
certezze; provare l’esistenza delle realtà soprannaturali è una grande sfida
anche per il più eminente studioso e ricercatore di qualsiasi ambito
scientifico. Quando una persona realizza nella sua esperienza che oltre la
natura c’è altro rimane affascinata, rimane attratta dall’invisibile e realizza
su sé stessa una fondamentale confutazione di tutti quei teoremi atei e
materialistici che per molto tempo l’avevano imprigionata e condizionata: è il
passo decisivo verso la consapevolezza, l’onestà intellettuale di cui sono
capaci soltanto i cuori impavidi. Gli esorcismi in certi ambiti culturali antichi
come l’ebraismo, non avevano come finalità primaria la cacciata di un demòne
dal corpo di un vivente, bensì avevano finalità pedagogiche…; certamente anche
la guarigione della persona o il lenimento dalla sua sofferenza erano preziose,
ma dal riscontro di una certa fenomenologia per quanto diabolica si deducevano
altre realtà fondamentali come l’immortalità dell’anima e l’esistenza di Dio e
la sua infinita benignità e amabilità. Chi scopre il soprannaturale pensa innanzitutto
a rivedere tutta la propria vita alla luce del destino eterno che lo attende,
pensa a convertirsi a Dio e alla preghiera, a rinunciare ad ogni forma di
immoralità, il ché significa rinunciare al diavolo che ne è l’occulto
istigatore e ad impegnarsi per un cammino sulla via del bene. Non c’è soluzione
più saggia per risolversi l’esistenza terrena, davvero molto breve se
paragonata all’eternità che è avanti a noi. Il Vangelo è una cosa seria, la
fede dice il vero, l’odio non giova a nulla perché è veleno mortifero e
soltanto l’amore apre alla vita autentica, alla felicità senza fine. Chi dice no
al male ha fatto l’unica scelta necessaria e intelligente, il Signore ci ama e
noi dovremmo aver paura del nostro più caro amico? rispondiamogli con tutto l’amore
di cui siamo capaci e dimostriamolo amando gli altri che incontriamo senza mai
escludere nessuno, chi stabilisce delle preferenze in base a delle antipatie o
addirittura in base a qualcosa di più meschino, non ha compreso il cuore di Dio
che non chiude la sua porta a nessuno e per nessun motivo, a parte la nostra
libertà. Dio mi ama e desidera il mio bene, io scelgo di donargli tutto il mio
cuore perché sono certo che non mi abbandonerà mai, è nostro Padre e noi i suoi
figli: per pagare il prezzo di una sola anima, ha sacrificato la sua vita sulla
croce soffrendo molto e non soltanto fisicamente, con il suo sangue
preziosissimo ha pagato il prezzo della mia anima che tanto gli è cara… la sua
vita per la mia. Grazie dal profondo del mio cuore oh benignissimo Gesù, grazie
da chi è indegno, meschino e ingrato: ciascuno deve risponderti con l’amore, perché
con una persona che mi ama sinceramente e in modo disinteressato viene
spontaneo corrispondere con tutto l’affetto, la benevolenza e la fedeltà di cui
si è capaci. Grazie buon Dio, grazie benedetto Signore… cambia il mio cuore e
rendilo come più ti piace, come lo desideri. Amen.
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