Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

martedì 6 marzo 2018

Il peso di una vita

Sono sconcertato per quello che avviene nel mondo, non c’è nessuna considerazione per la persona, la sua dignità e la sofferenza degli innocenti. Le cronache parlano di guerre, di violenze, di soprusi e di immoralità, di diritti umani violati e a violarli sono altri uomini e non i mostri che si vedono nei videogiochi o nei film, le persone più deboli non vengono rispettate, non sono considerate utili ad un fine quindi fatte oggetto della malvagità di alcuni tra cui ci sono quelli che detengono il potere, ma il quadro è molto complesso e non si può negare la buona volontà e il buon cuore di tanti, che pur volendo fare qualcosa ci riescono a malapena. La vita umana è a basso costo, è il capitale maggiormente deprezzato. Vorrei che cambiasse qualcosa nel mondo, ma c’è troppa corruzione e a farne le spese sono le persone che non hanno i mezzi per difendersi dall’oppressione e dalle ingiustizie. Non ci sono forze positive che intervengano per ristabilire l’ordine, la sicurezza e la pace. Nessuno fa sul serio la cosa giusta o qualcuno di nascosto la fa, perché comunque sotto una fitta coltre di fuliggine esiste ancora qualche sorgente incontaminata e pura. Penso che ciascuno debba revisionare innanzitutto la propria vita nel posto in cui si è venuto a trovare per scelta o per una serie di circostanze imprevedibili, non c’è altro che si possa fare. Gli uomini hanno inventato le armi per uccidersi a vicenda, alcuni dicono per legittima difesa ma l’evidenza dei fatti lascia pensare che le creature umane portino in sé una componente diabolica, non è follia ma piuttosto affetto al peccato, gli uomini riconoscono il male e decidono per non so quali motivi di compierlo. Rinunciare alla ritorsione vendicativa, all’odio e all’uso delle armi è un atto che nobilita la persona, la non violenza eleva la nostra umanità, l’uomo di pace è benedetto dal Signore afferma la Sacra Scrittura; difendersi è legittimo ma in quei paesi in cui si guadagna tantissimo con il mercato delle armi o le si esporta, ci sono sempre da una parte vittime inermi e inoffensive e dall’altra degli squilibrati o qualcosa di peggio. Le armi sono state inventate da menti diaboliche e fratricide per assecondare quella peculiarità umana e criminogena che talvolta ci rende peggiori delle bestie senz’anima e senza ragione. Davanti a certi scenari catastrofici dove la morte la fa da padrona rimaniamo tutti turbati, angosciati e oppressi da un profondo senso di impotenza, ci resta la preghiera con cui davvero si può fare tanto se si ha fede, la preghiera può fare tanto, può fare la differenza, custodisce in sé un grande potere benefico, anche se gli scettici a questa affermazione si lasciano andare allo scherno e al sarcasmo. Ogni giorno dobbiamo pregare con fede e agire nella vita conformemente a quei dettami che ci suggerisce la coscienza. Con la preghiera forse possiamo cambiare il cuore degli uomini ed anche cambiare il destino dei popoli e dell’intera civiltà. Probabilmente gli uomini non cambieranno mai, comunque vale la pena pregare, non si perde niente e forse aiutiamo noi stessi a stare meglio, anche le anime che ci circondano. Ho compreso questa verità e cioè che il male raggiunge sempre un suo apice di manifestazione ma poi decresce di intensità e rientra lasciando il posto a nuovi equilibri, il male non è un potere assoluto e invincibile, diventa veramente forte quando trova chi gli dà il proprio consenso e gli si asservisce. Nell’uomo c’è un anelito alla riconciliazione e alla pace che non potrà mai estinguersi, alla fine vince sempre e non è l’utopia di qualche ingenuo sognatore. Talvolta il prezzo da pagare per conquistare la pace è alto e consiste nel sacrificio.

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