Haiku
(del medesimo autore e apologeta)
III° – Antologia di metafore tra la natura e il
mondo interiore
La
giovinetta suona il violino
la
melodia allieta i campi di grano
c’è
avvenire per la mietitura
Coloro
che si amano sognano
un
piccolo torto subito manifesta l’amore fasullo
la
porta del cuore chiude
Le
greggi lontane in abbandono
pastori
non vi sono che le amino
rinunciare
a sé è raro
La
nuvole hanno tante forme
sono
tutte bianche ma alcune sono nere
i
sentimenti sono molto diversi
Non c’è
alba senza tramonto
senza
la speranza sono tramonti senza alba
sperare
è virtù che conforta
La
notte oscura vive poco
durante
il giorno il pettirosso cerca cibo
qualcuno
di notte l’ha perso
Il
fiore dell’orchidea è bello
ma
l’erba medica cura le nocive malattie
brutto
e amaro fan bene
Ci sono
rapaci che cacciano
alcuni
di giorno e altri di notte
il
mondo è comunque diviso
Accendo
la lampada nello scantinato
vedo
soltanto apparire cose banali in superficie
nasconde
quel che è interessante
Un
bosco di pioppi campestre
hanno
tagliato tutti gli alberi per bruciarli
non
apprezzano la frescura lenitiva
Quanto
sono attraenti le rose
di
colore bianco e rosso significano martirio
morire
per il Signore salva
Chi fa
del bene gioisce
l’amarezza
del caffè nero e cattivo intristisce
la
persona buona è felice
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