Haiku
(del medesimo autore e apologeta)
V° – Antologia di metafore tra la natura e il
mondo interiore
Luce
sono i pensieri benevoli
le
lucciole sono insetti che nel buio
rappresentano
il fascino del mistero
Non c’è
altro del tempo
che non
sia già accaduto o accada
l’avvenire
forse non esiste ancora
Riconoscere
lo spirito nella materia
lo
studio e la preghiera sono espressioni
della
bellezza di un’anima longeva
Distesa
sul prato una persona
nel
riposo che ritempra dalla fatica occorsa
aspetta
di rialzarsi per ricominciare
La
visione da lontano cambia
una
prospettiva attraverso la sabbia del deserto
i
miraggi non si catturano
Quel
che si possiede accontenta
non
possedendo ciò che ruba il cuore
la
libertà è anche povertà
L’acero
rosso riverbera di autunno
cadono
le foglie dopo l’estate trascorsa veloce
a un
tempo dopo tempo
Dimentico
anche l’essenziale che trasforma
sulle
colline che guardano la vasta pianura
è
triste ricordare senza amare
Le
pagine del libro antico
scritto
nella vita rigogliosa della madre terra
sono
consolazione per chi piange
Significa
immortalità il vetusto cipresso
accanto
ai cimiteri dice che la morte
è la
porta del Paradiso
Non
farsi delle illusione
nel
convincersi che tutto sia per sempre
finisce
con il tesoro dell’amore
La nascita
dei mansueti caprioli
annuncia
un’altra età e un’altra generazione prospera
siamo
tutti creature di Dio
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