Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

giovedì 1 settembre 2016

Selezione di haiku n°005

Haiku (del medesimo autore e apologeta)
Antologia di metafore tra la natura e il mondo interiore

Luce sono i pensieri benevoli
le lucciole sono insetti che nel buio
rappresentano il fascino del mistero

Non c’è altro del tempo
che non sia già accaduto o accada
l’avvenire forse non esiste ancora

Riconoscere lo spirito nella materia
lo studio e la preghiera sono espressioni
della bellezza di un’anima longeva

Distesa sul prato una persona
nel riposo che ritempra dalla fatica occorsa
aspetta di rialzarsi per ricominciare

La visione da lontano cambia
una prospettiva attraverso la sabbia del deserto
i miraggi non si catturano

Quel che si possiede accontenta
non possedendo ciò che ruba il cuore
la libertà è anche povertà

L’acero rosso riverbera di autunno
cadono le foglie dopo l’estate trascorsa veloce
a un tempo dopo tempo

Dimentico anche l’essenziale che trasforma
sulle colline che guardano la vasta pianura
è triste ricordare senza amare

Le pagine del libro antico
scritto nella vita rigogliosa della madre terra
sono consolazione per chi piange

Significa immortalità il vetusto cipresso
accanto ai cimiteri dice che la morte
è la porta del Paradiso

Non farsi delle illusione
nel convincersi che tutto sia per sempre
finisce con il tesoro dell’amore

La nascita dei mansueti caprioli
annuncia un’altra età e un’altra generazione prospera
siamo tutti creature di Dio

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