La problematica del Limbo e dei bambini non
battezzati
Mentre vi è certezza dell’antico Limbo dei Padri (lo Sheol biblico), nella
storia del Cristianesimo la questione è da sempre stata spinosa e solamente in
tempi recenti, in special modo facendo riferimento al documento del 20 aprile
2007 approvato da Benedetto XVI, si avanza un timido tentativo di rimozione,
tentativo che si avvicina pericolosamente all’eresia di Pelagio (360 – 420) che
fu duramente contrastata da Papa Zosimo e dal Concilio di Cartagine (418).
Vi è tuttavia nello stesso documento tale frase: «Essa rimane quindi un’ipotesi
teologica possibile».
Questa “ipotesi teologica” venne ampiamente
descritta dalla mistica Natuzza Evolo al dott. Nicola Valente:
O mamme e padri di famiglia, pensate all’educazione dei vostri figli! Educateli alla religione, altrimenti sarete responsabili delle loro colpe. Non vi private di figli perché è un peccato grave, potendo venire alla luce delle anime sante. Battezzateli anche in acqua, se non fate in tempo, perché i bambini non battezzati vanno al Limbo – luogo dove si soffre solamente per la mancanza della Visione Beatifica di Dio – non avendo avuto la Grazia Santificante, che viene donata col Battesimo, e vi rimarranno fino al giorno del Giudizio Universale, giorno in cui, ricevendola, saranno assunti in Paradiso. Non essendo però la colpa in dipendenza dalla loro volontà, dopo il Giudizio Universale, la Giustizia compenserà la sofferenza che ha fatto loro acquistare dei meriti relativamente alla sua durata…
La Beata Emmerich fu direttamente trasportata in esso, spiegandoci che si trova nel Purgatorio:
Nel Purgatorio ho visto pure e particolarmente la
condizione dei fanciulli che sono stati uccisi prima e subito dopo la nascita,
cosa però che non saprei come spiegare né come rappresentare, anche se potessi
rivelarlo, e perciò tralascio…
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