Haiku (del
medesimo autore e apologeta)
I° – Antologia di metafore tra la natura e il
mondo interiore
La
perla preziosa del cuore
suonano
le note sul pentagramma in estate
quel
che ascolto è candore
Albero
tra radici e chioma
stende
i suoi rami frondosi nei sogni
eco di
voci chiamano fantasie
Nulla è
bello come volare
libellula
sullo specchio d’acqua di uno stagno
sorridere
alle nuvole che migrano
La
tigre aggredisce chi brama
mangiare
è nutrire il desiderio del vivo
saziando
lo stomaco cresce celermente
Donna
che conosce chi amerà
amare è
la dottrina del vento libero
senza
libertà la persona ammutolisce
Fare
per essere nel divenire
ambra
dalla resina antica che immortala lucentezza
la
bellezza traspare dal legno
Saggezza
che vuole il bene
nel
risentimento prova tristezza e senso desolante
la
locusta divora le colture
Luna
circolare nel firmamento immenso
il suo
riflesso negli sguardi dei meditabondi
pupille
nere che scrutano lontano
Vento
caldo dai deserti soffia
si
appoggia lieve la guancia su costei
carezzando
la pelle muove tenerezza
Non c’è
coraggio senza ardire
il lupo
cerca nella steppa la gazzella
facile
con la carne passibile
Rispetto
è correre con affetto
dal
bosco e dal sottobosco rumori ancestrali
la
lentezza è rispetto sagace
Senza
pioggia il lago dissecca
arida è
l’anima senza affezione e sensazioni
se
qualcosa di importante rimane
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