Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

martedì 13 febbraio 2024

La sapienza del Vangelo

San Paolo scrisse in una delle sue lettere ‘passa la figura di questo mondo’ (1Cor 7,31) e di noi quaggiù non rimane niente. Occorre vivere dell’unica virtù salvifica che è l’amore al prossimo in prospettiva dell’eternità e nella fede in Cristo, preoccupandosi dell’anima immortale che è l’unica vera realtà oltre l’effimero e le apparenze, oltre questo mondo che a detta del Vangelo tignola e ruggine consumano e dove qualsiasi evento avverso – anche il meno deleterio ma pur sempre drammatico – rende vacillante ogni falso potere, ogni sicurezza e ogni illusione. Qui c’è l’essenza del Cristianesimo e ciò che più conta nella vita! Il diavolo scommette sempre sul nostro egoismo, sull’attaccamento ai beni materiali, e sulle nostre passioni impure, come il sesso, la violenza e l’avidità. Se non ci fossero il peccato, il male e le tenebre o il demonio l’uomo non porterebbe in sé, nella sua natura spirituale, la sua più alta dignità che consiste nella libertà di amare o di rigettare l’amore in rapporto a Dio e agli altri uomini, che gli conferisce la capacità di distinguere e scegliere tra il bene e il male, di decidere della sua anima con un atto di volontà. La libertà dell’uomo ha la sua piena realizzazione nel destino soprannaturale.

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