Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

mercoledì 6 febbraio 2019

La battaglia per la fede

La vita non è una candela che si consuma, è un itinerario che decidiamo di percorrere giorno dopo giorno cercando un significato a quello che facciamo. Sono cristiano e battezzato, la mia identità la scruto nelle pagine del Vangelo e nella vita di quelle persone che hanno amato veramente Cristo, non a parole ma con i fatti. Credere in Cristo significa convincersi di tutte quelle verità di fede che i suoi apostoli ci hanno trasmesso nella Chiesa cattolica e nelle Chiese di radice apostolica e qui intendo l’ortodossia e l’oriente. Quello che ho potuto scorgere in questi tempi moderni è il tentativo caparbio di devastare la Chiesa dall’interno, gli uomini e i demoni in complicità sono gli autori di questo sfacelo. La Chiesa e la società hanno una grande necessità della preghiera, nella Chiesa è custodita la Verità rivelata, in essa è presente la vera fede, senza preghiera e sacrificio il male prende il sopravvento e la fragile natura degli uomini viene sopraffatta. La fede non è un insieme di costrutti quanto più razionali anche se indimostrabili a cui aderire, qualcuno direbbe senza nemmeno saper pensare con la propria testa, ma come diceva Pascal è Dio sensibile al cuore, infatti dalla preghiera di una persona se ne desume la qualità e il grado di fede e così dalla fede la qualità e il grado della preghiera. Tanti dicono di credere in Dio ma la loro vita è lontana dal Vangelo, significa che non si sono mai veramente convertiti a Dio, sono rimasti ad un livello di superficie, di parole vuote che hanno poco senso anche se non lo ammettono. Chi si è veramente convertito a Dio è capace di fare scelte coraggiose ogniqualvolta gli si presenta l’occasione, scelte che collimano con l’amore, per il vero cristiano l’amore è tutto, perché Dio vede nel segreto del cuore e noi lo sappiamo, ciascuno di noi lo sa, sarà Lui a giudicarci, a condannarci o a salvarci. La conversione si esprime attraverso una relazione verticale con il Signore ed una orizzontale con il prossimo, quello che proviamo e facciamo in rapporto a Dio e in rapporto agli altri. Quando la coscienza è ben educata acquista sensibilità e sa riconoscere la differenza tra il bene e il male con spontaneità, rimangono le cattive inclinazioni e i difetti e una dura lotta per estirpare quel male che si annida dentro di noi e che è sempre in agguato. Dio esiste e vuole il mio bene, se lo comprendo diventa facile pregare. Molto spesso si pensa a Dio come a un personaggio immaginario, invece per pregare occorre avere presente la realtà delle persone con cui andiamo a parlare tramite la preghiera. Dio è una persona ed è reale, Egli ci può ascoltare. Partendo da questo presupposto la preghiera non diventa una fuga dalla realtà ma un modo per comprenderla meglio e affrontarla con maggiore consapevolezza, qualsiasi persona anche l’ateo in certi momenti della vita a modo suo ha pregato, anche se non sapeva chi, senza riconoscere l’altro a cui si rivolgeva, è qualcosa che appartiene solamente alla nostra mente e alla nostra psicologia. Sant’Agostino scrisse che l’uomo è fatto per Dio e può riposare solamente in Lui, quel riposo a cui accenna Agostino è anche la preghiera, quei momenti preziosi con cui ci intratteniamo con il Signore. La preghiera è una medicina che cura molti mali che ci affliggono, che allontana il male, persino quel male personificato che è il nemico della nostra salvezza. Chi prega in modo sincero e con fiducia acquista equilibrio e fortezza, conosce il significato della sua vita e il cammino che intraprende sarà accompagnato dalle virtù. Se Dio mi ama viene naturale corrispondere, prima con la preghiera e poi amando le persone che si incontrano, la compassione è un tratto caratteristico degli amici di Dio, anche la facilità nel perdonare le offese. E’ qualcosa di molto triste da considerare… ma Dio ha davvero pochi amici, pochi che gli vogliono bene sul serio, pochi che sono suoi con tutta l’anima e si interessano del destino altrui.


Preghiera

Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio altissimo, non permettere che il male e le persone malefiche ci separino dalla Tua santa Chiesa per non essere mai separati da Te, perseverando nella penitenza interiore e nella carità invitta e vittoriosa, sempre in comunione nella Tua santa grazia, come tralci nella vite, che ricevono linfa verde e portano frutto per la Vita eterna. Amen.

Cor Iesu, miserere.
Cor Iesu, miserere.
Cor Iesu, miserere.

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