Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

venerdì 16 ottobre 2020

Il demoniaco e la grazia per debellarlo

Come si esprime il demoniaco nell’umano? con la taciturnità e il nascondimento. Chi è dal maligno compie le opere del maligno, peccatore fin dal principio e propagatore del peccato. Che cos’è il peccato? è ogni forma di mancanza o negazione dell’amore, qualsiasi cosa proceda dalla volontà dell’uomo e deturpi la sua anima a immagine della santissima Trinità, è ogni movimento dell’anima che ci separa dalla grazia di Dio, una trasgressione grave della Legge eterna, il peccato è offesa a Dio, al suo amore per noi e all’amore che ciascuno di noi deve manifestare per l’altro. La perfezione dei precetti evangelici si riassume nell’amare il prossimo come sé stessi, nell’agire in modo da beneficiare il prossimo e Gesù nel Vangelo ci offre l’esempio del samaritano compassionevole che si interessa e si china per soccorrere e salvare; come si ama Dio? si ama con la preghiera assidua, con il conformarci alla sua volontà, ai suoi propositi, con una mentalità e un agire conformi alla Legge morale. L’amore non è soltanto un sentimento ma una prassi che coinvolge anche la volontà e l’intelletto, chi ama lo riconosce dal modo che ha di sentire il prossimo, chiunque senza escludere nessuno, l’amore è una dinamica interiore che prepara il nostro agire nella vita concreta. Perché il demoniaco tace? è per farsi credere assente, inesistente e così facendo ingannare l’uomo nella sua dirittura morale con la tentazione e la caduta nel peccato. Perché il demoniaco si nasconde? per offrire all’uomo il male sotto seducenti sembianze in modo da allontanarlo dalla verità e portarlo dove vuole, verso la rovina della sua anima. Oggi molti sostengono che l’insegnamento sulla grazia e sul peccato sia una mitologia che non ha nulla a che fare con la realtà, sono i materialisti che non credono nelle favole; l’uomo però non è solamente quello che mangia, è uno spirito incarnato e non si può in alcun modo negare la sua dimensione spirituale, è così evidente che non sfugge nemmeno ai più cinici. Il demoniaco pervade l’uomo con il peccato e lo cambia dal di dentro, tanti atti virtuosi e la carità in grado eroico sono il segno dell’appartenenza al Signore, mentre tante colpe e l’indurimento del cuore nell’impenitenza sono il segno dell’appartenenza al diavolo: il cuore dell’uomo non è mai disabitato, il cuore è come una casa costruita per ospitare un residente piuttosto che un altro, ci sono cuori puri e integri e cuori macchiati e corrotti, sono delle realtà che Dio vede con la massima chiarezza. Il peccato è una forma di schiavitù, perché come dice il Vangelo chi commette il peccato è schiavo del peccato e una serie di peccati ci toglie la libertà perché ci incatena ai vizi arrecando un danno alle nostre anime, invece le virtù sono il contrario, ci liberano dal male e determinano la nostra volontà al bene, generano in noi una buona coscienza e una mentalità sinceramente cristiana o conforme alle vere aspirazioni umane. La capacità di distinguere il bene dal male e di scegliere per l’uno o per l’altro fa di noi delle persone con quella dignità propria di chi è creato a immagine e somiglianza di Dio. L’anima è la persona, non è un fantasma nella persona o un’invenzione religiosa, l’anima per guarire dal peccato ha bisogno delle risorse spirituali che può offrirle solamente il Signore, come la contrizione e la conversione e per ottenerle è indispensabile pregare, la via della salvezza passa sempre dalla preghiera personale, ma occorre risolversi per pregare, occorre decidersi per il Vangelo. Se qualcuno prega sinceramente in una casa attrae la grazia di Dio sulla sua famiglia e allontana il demoniaco, per pregare occorre l’umiltà di riconoscersi peccatori e di avere bisogno dell’aiuto di Dio, sapendo che Dio ci ama così tanto perché attendere a rivolgersi a Lui con le nostre parole? La preghiera è fatta di parole ma le parole portano in sé dei significati e dall’altra parte qualcuno le ascolta sempre, nelle parole non ci sono soltanto dei significati ma anche i nostri sentimenti e Dio è capace di accoglierli e di comprenderci, ci si apre alla grazia soltanto con la preghiera, anche la più semplice purché sincera, perché Dio ama la sincerità. La preghiera più gradita a Dio è il Santo Rosario e dove si persevera in esso il demoniaco finisce sempre debellato e allontanato, ma prima della preghiera dobbiamo indossare l’abito nuziale, dobbiamo recidere ogni affezione al peccato, con il pentimento e il desiderio risoluto di cambiare il nostro agire e la nostra mentalità, l’abito bianco di un cuore rinnovato dalla grazia di Cristo; la coscienza non deve rimproverarci nulla e va esaminata alla luce dei Comandamenti, questo è l’inizio di ogni preghiera gradita al Signore, specie quella che ha per intenzione la conversione dei lontani da Dio, dei miscredenti e dei peccatori. Quando soffriamo o siamo perseguitati il Signore ci ama di più, è più vicino a noi perché come Lui portiamo una croce, ma non dobbiamo smarrire l’amore anzi dobbiamo apprenderlo meglio per essere davvero degni di un Dio crocifisso. Nel dolore si impara il vero amore e senza sacrificio non c’è vero amore, è così che si supera e si sconfigge il demoniaco, è così che si conquista la libertà e il Regno annunciato da Gesù, quel Regno che non è di questo mondo. Chi attraversa la porta della misericordia e non chi si chiude alla grazia, passa dalla morte alla vita, vive della stessa vita di Cristo perché con la compassione ha imparato ad amare, quella che il Vangelo definisce la vita eterna, la vita in chiave soprannaturale, una vita nuova lontana da questa valle di lacrime.

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