Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

venerdì 17 giugno 2022

Il male del peccato che ghermisce il cuore

Dal Libro della Genesi 4,1-8

Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo dal Signore». Poi partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo. Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo». Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise.

ANALISI

Conoscere il male che risiede dentro di noi è l’unico modo per non esserne sopraffatti e per evitare di contribuire alla morte etica della società a cui apparteniamo, ogni Santo e ogni Santa nella storia della Chiesa si riconosceva grande peccatore e oggetto delle peggiori tentazioni da parte dello spirito maligno, chi non si riconosce peccatore è una marionetta usata dal male per la sua affermazione e diffusione, un malvagio inconsapevole prigioniero del suo inconscio lato oscuro che ama farsi considerare dagli altri un benefattore del genere umano, che desidera un clamore mediatico delle sue presupposte virtù, del suo bene illusorio in una vita di illusioni: il combattimento interiore è l’unica via per l’equilibrio e per non soccombere alla propria natura, alla propria corruzione. Senza la dura battaglia che forma la nostra volontà a scelte etiche fondamentali e definitive, il male è l’unica soluzione – o l’unica risposta possibile – a ogni nostra angoscia e a ogni nostro desiderio. Soltanto così ci si libera dall’infantilismo psicologico a cui una generica e approssimativa educazione religiosa e i falsi valori di una civiltà edonistica e materialista conducono molte coscienze prive di discernimento e di ragione. Non esiste una persona del tutto buona o malvagia, ma ci sono persone che sanno tenere alla catena il male che abita nel profondo di esse e che hanno educato la propria volontà a compiere delle scelte giuste in relazione al prossimo e alla propria coscienza, ci sono persone capaci di liberarsi dal male, di guarire dalle sue seduzioni, di vivere senza condizionamenti o compromessi.

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