Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

martedì 28 marzo 2017

I germogli della nuova società

C’è un certo modo cinico di sentire la vita che serpeggia in ogni ambito della società e di cui dobbiamo ringraziare i mass media, chi consuma contenuti mass mediatici perde di vista l’essenziale, smarrisce il senso di autenticità della persona e la bellezza delle relazioni interpersonali, persino la bellezza dell’amore vissuto tra due persone che dovrebbe portare alla famiglia o perlomeno ad una unione stabile e duratura entro cui realizzare la propria personalità e sentirsi felici di stare al mondo. L’amicizia è davvero un grande potere per chi ritiene il prossimo l’elemento essenziale per favorire la propria maturazione etica e valoriale, l’amicizia è una forza grande e positiva, e sono soprattutto i giovani ad averne un bisogno così sentito, tanto che per essa soffrono e mettono a nudo il proprio cuore; nell’età giovanile nessuno dovrebbe essere lasciato solo, tutti dovrebbero avere la sensibilità di accorgersi delle difficoltà e dei desideri profondi, tante volte nascosti, di quei ragazzi e di quelle ragazze che in ricerca di un significato alla propria vita lo perseguono ovunque esponendosi purtroppo anche a certi rischi educativi o di disadattamento. Il dovere più importante di una società è quello di formare i suoi giovani, e come intendeva Socrate ai suoi tempi… di formarli alla pratica delle virtù, cioè ad esercitare le facoltà dell’anima affinché essa diventi bella e benigna, luminosa: lo sguardo di una persona è davvero rivelatrice dello stato della sua anima, ma anche il linguaggio e il comportamento nei confronti degli altri. Purtroppo il nostro è un mondo che nega l’anima e ci proietta soltanto all’esteriorità, all’apparenza, alla superficie e ciò collima con la falsità e l’inganno; quando una persona comincia a convincersi di non essere frutto del caso, di non essere un animale tra le tante specie animali, di stare al mondo per un motivo e non per una serie di coincidenze, insomma quando ci si accorge dell’anima ci si accorge del valore di una persona e come tutto in quella persona acquisisca valore, compresa la sofferenza ma anche la libertà di decidere quel che si preferisce come importante, la libertà di fare in un modo piuttosto che in un altro, la libertà di mettere in atto delle scelte che comportano conseguenze che differiscono e che ci incamminano verso un destino unico e dissimile da quello di chiunque altro: è il mistero della nostra libertà davanti a Dio e alle sue proposte, è il mistero che veramente ci rende umani. Non si deve dare per scontato che tutti desiderino il bene, c’è chi il bene non lo vuole e con un grado di consapevolezza più o meno alto vuole il male, sembra assurdo ma è così: nel mondo ci sono i seguaci del diavolo, quelli che gli vanno appresso favorendo i suoi disegni perversi. Gesù nel suo Vangelo dice che i figli del diavolo sono più scaltri dei figli della luce, e che i figli della luce debbono essere prudenti come i serpenti e semplici come le colombe, accostando nell’immagine due animali così dissimili come il serpente e la colomba, ma che rappresentano due virtù cristiane che si combinano molto bene per favorire la testimonianza in un mondo tante volte ostile e colmo di arroganza e disprezzo. La formazione delle giovani generazioni è molto importante e il Vangelo è la risposta più efficace per far sì che la formazione dei fanciulli e degli adolescenti sia veramente umana ancor prima che cristiana, e il male nelle sue diverse accezioni sia nel tempo arginato e superato dalla civiltà ideale che un grande Papa dei nostri tempi ha definito la civiltà dell’amore, e con un’altra espressione cultura della vita. E’ necessario rispettare la sensibilità dei nostri bambini e dei nostri ragazzi, non pensiamo a dargli cose o a metterli incoscientemente nel gioco della competizione, cerchiamo di favorire la loro crescita umana e spirituale, amiamoli sul serio, facciamoli sentire amati.

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