C’è un
certo modo cinico di sentire la vita che serpeggia in ogni ambito della società
e di cui dobbiamo ringraziare i mass media, chi consuma contenuti mass
mediatici perde di vista l’essenziale, smarrisce il senso di autenticità della
persona e la bellezza delle relazioni interpersonali, persino la bellezza dell’amore
vissuto tra due persone che dovrebbe portare alla famiglia o perlomeno ad una
unione stabile e duratura entro cui realizzare la propria personalità e
sentirsi felici di stare al mondo. L’amicizia è davvero un grande potere per
chi ritiene il prossimo l’elemento essenziale per favorire la propria
maturazione etica e valoriale, l’amicizia è una forza grande e positiva, e sono
soprattutto i giovani ad averne un bisogno così sentito, tanto che per essa
soffrono e mettono a nudo il proprio cuore; nell’età giovanile nessuno dovrebbe
essere lasciato solo, tutti dovrebbero avere la sensibilità di accorgersi delle
difficoltà e dei desideri profondi, tante volte nascosti, di quei ragazzi e di
quelle ragazze che in ricerca di un significato alla propria vita lo perseguono
ovunque esponendosi purtroppo anche a certi rischi educativi o di
disadattamento. Il dovere più importante di una società è quello di formare i suoi
giovani, e come intendeva Socrate ai suoi tempi… di formarli alla pratica delle
virtù, cioè ad esercitare le facoltà dell’anima affinché essa diventi bella e
benigna, luminosa: lo sguardo di una persona è davvero rivelatrice dello stato
della sua anima, ma anche il linguaggio e il comportamento nei confronti degli
altri. Purtroppo il nostro è un mondo che nega l’anima e ci proietta soltanto
all’esteriorità, all’apparenza, alla superficie e ciò collima con la falsità e
l’inganno; quando una persona comincia a convincersi di non essere frutto del
caso, di non essere un animale tra le tante specie animali, di stare al mondo
per un motivo e non per una serie di coincidenze, insomma quando ci si accorge
dell’anima ci si accorge del valore di una persona e come tutto in quella
persona acquisisca valore, compresa la sofferenza ma anche la libertà di
decidere quel che si preferisce come importante, la libertà di fare in un modo
piuttosto che in un altro, la libertà di mettere in atto delle scelte che
comportano conseguenze che differiscono e che ci incamminano verso un destino
unico e dissimile da quello di chiunque altro: è il mistero della nostra
libertà davanti a Dio e alle sue proposte, è il mistero che veramente ci rende
umani. Non si deve dare per scontato che tutti desiderino il bene, c’è chi il
bene non lo vuole e con un grado di consapevolezza più o meno alto vuole il
male, sembra assurdo ma è così: nel mondo ci sono i seguaci del diavolo, quelli
che gli vanno appresso favorendo i suoi disegni perversi. Gesù nel suo Vangelo
dice che i figli del diavolo sono più scaltri dei figli della luce, e che i
figli della luce debbono essere prudenti come i serpenti e semplici come le
colombe, accostando nell’immagine due animali così dissimili come il serpente e
la colomba, ma che rappresentano due virtù cristiane che si combinano molto
bene per favorire la testimonianza in un mondo tante volte ostile e colmo di
arroganza e disprezzo. La formazione delle giovani generazioni è molto
importante e il Vangelo è la risposta più efficace per far sì che la formazione
dei fanciulli e degli adolescenti sia veramente umana ancor prima che cristiana,
e il male nelle sue diverse accezioni sia nel tempo arginato e superato dalla
civiltà ideale che un grande Papa dei nostri tempi ha definito la civiltà dell’amore, e con un’altra
espressione cultura della vita. E’ necessario
rispettare la sensibilità dei nostri bambini e dei nostri ragazzi, non pensiamo
a dargli cose o a metterli incoscientemente nel gioco della competizione,
cerchiamo di favorire la loro crescita umana e spirituale, amiamoli sul serio,
facciamoli sentire amati.
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