Siamo in
estate e la gente va in vacanza, un’altra preziosa occasione per non pensare a
niente e infischiarsene degli altri, fuori dal tempo del lavoro dove si sgomita
per realizzarsi e fare i soldi, tempo che diventa all’occorrenza l’occasione
per fare le scarpe a qualcuno che ci sembra scomodo o antipatico. La vacanza è
il modo migliore per risolversi la vita, è il modo migliore per distrarsi e non
pensare, con una meritata vacanza tutti i problemi sono lasciati in sospeso,
qualcuno forse si riesce anche a risolverlo, ma la vita è sempre in agguato, ci
aspetta al varco con le sue sorprese, ma non adesso perché è tutto rimandato a
settembre, al tempo delle preoccupazioni, della mancanza di senno e della
psicosi che ci suggerisce di non pensare in modo serioso favorendo la persuasione
di essere al di sopra di tutto e di quello che capita agli altri, è anche ovvio
che per una certa mentalità gli altri servono a uno scopo, farci capire che noi
siamo quelli felici e loro possono anche andare in malora. Qualcuno in estate
passa il tempo in compagnia dei libri, liberi dagli impegni ci si può dedicare
alla lettura e le vacanze non sono soltanto relax ma anche conoscere e
viaggiare con la mente, forse stare in compagnia non è come leggere un libro
rompiscatole che stimola la fantasia o aiuta a ragionare meglio, forse stare in
compagnia è il modo più propizio di sfruttare il tempo per non pensare, per
evadere dalla monotonia e rifugiarsi nella vuotaggine. Le vacanze sono il
paradiso in terra dei miscredenti, a loro la Croce fa schifo e se la vogliono
spassare al meglio ad ogni opportunità che il caso o la fortuna mettono a disposizione, caso e fortuna e non quella favoletta cretina di un Creatore
provvidente e benigno. Quando una persona ha capito tutto della vita ed è
diventata saggia le vacanze sono il migliore dei modi per dire a tutte quelle
persone che soffrono, sono sole e ammalate che la loro vita è inutile e non
riescono a risolversela perché sono poco intelligenti. Questo è il mondo con i
suoi tempi alterni, quello del lavoro e quello della vacanza, quello dell’esistenza quotidiana e quello dell’oblio, quello del godere e quello del fare gli schernitori
sarcastici. La vita è fatta così e nessuno può farci niente e se a qualcuno le
cose vanno male peggio per lui, tutta la brava gente se ne frega pensando con
ingordigia alle prossime ferie paradisiache, quelle che presto verranno per un
altro bel giro sulla giostra della follia, quella che gira sempre dalla parte
dei furbi, dei forti e degli spietati egoisti. Ogni tanto qualcuno diventando
consapevole di ciò che accade nella realtà attorno a sé, scende dalla giostra
e diventa capace di piangere per un’altra persona, capace di interessarsi per
un fratello o una sorella e le sue lacrime sono sincere e toccano il Cuore compassionevole
del Signore della vita. Ed è così che si resta umani. Soltanto così.
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