Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

lunedì 24 agosto 2020

Silloge poetica n°058


QUANDO TERGI UNA LACRIMA

Non c'è nulla che ti cambia quanto la sofferenza
il tempo è il suo sentiero che perdi se decidi di diventare cattivo
quando condividi impari ad amare anche nel disagio

Dopo il momento della prova essa diventa il maestro
quella croce non è più un peso gravoso ma un giogo soave
quando impari ad amare è perché hai condiviso le lacrime

Nessun cuore compassionevole nasce per un nulla
ma per aver portato su di sé il dramma e l'angoscia oscura
sono le piaghe del dolore e i frammenti del cuore

Ho guardato molta gente e la nobiltà di carattere è dire sì
accettare la volontà di Dio come norma del proprio getsèmani
è la norma di ogni autentica preghiera cristiana

Quando sai piangere per una persona o una creatura
le tue lacrime si mescolano alle lacrime di Gesù che soffre
sono le vostre lacrime per coloro che toccano un abisso

Non siamo poi così soli nell'avvicinare chi piange
c'è chi piange da anni e non vede uno spiraglio di luce
sentendoci vicini a loro qualsiasi cosa possiamo è amare

Non ci sono nemici spietati siamo tutti fratelli e sorelle
sono caduti i muri e si scorgono i volti e le lacrime e gli sguardi
non dobbiamo diventare cattivi ma accarezzare il prossimo

 

L'ESTERIORE E' UN PO' SVANIRE

Su quelle placide acque danza il vento
ribelli a ogni diniego le farfalle sfiorano la superficie
nel sereno di un giorno che passa lento

Nei campi l'erba profuma di selvatico
non ci sono molte tradizioni a cantare la bellezza fugace
tutti vogliono fermare il tempo che si protrae nel tempo

Quel volto sogna di luoghi incantati
una ragazza che libera si nasconde sotto il cielo azzurro
un cuore innamorato della bellezza del creato

Non ci sono stagioni ma il firmamento eterno
fuori dal mondo si delineano i destini di persone benevoli
tanto è il mare all'orizzonte quanto l'anima all'ignoto

Ho cercato di innamorarmi spesso per essere felice
non mi sono mai accorto dell'amore di Dio così grande
l'ho trovato nel creato e nella compassione

Quei simboli religiosi sono i tratti che ci rassomigliano
oltre quel che sembra c'è la vita e non il nulla insensato
ho pregato per toccare un cuore amante e sincero

Negli altri c'è il significato che spiega a me stesso
rispondendo con la comprensione mi sono sentito amato
la vita è così buona e la sua radice è nella vita


IL VIAGGIATORE TRA LE SPINE

Ci sono tragitti da percorrere a piedi che durano mesi
si cercano solide basi per costruire la durata dei tempi
anche se la brevità della vita induce a riflettere

C'è sempre qualcuno da incontrare che porta consolazione
è un po' l'ordine nuovo di un mondo che passa e non ritorna
come la marea che la forza della luna fa crescere e calare

Tra molti rovi spinosi il cammino è arduo per chi cerca risposte
ma meglio cercare che accontentarsi di restare fermi in un luogo
dentro le morti di amici lontani ecco il passato che veglia

Andare tra terre che si incontrano desolate e semplici
viaggiare per comprendere l'umanità a cui apparteniamo
e sempre tra rovi spinosi come la corona del Cristo

Non sappiamo dove porta il cammino ma possiamo sperare
nelle pianure ci sono bestie cattive ma anche angeli benevoli
tanti ostacoli che con l'ingegno superiamo per aiutarci

Viaggiamo sotto un sole che ci tende la mano
ci dice che vuole condurci fino alla vetta di un alto monte
è difficile salire ed è anche faticoso ma confortante

Ancora ci ritroviamo all'inizio del nostro cammino
è un continuo ricominciare tra cadere e rialzarsi e procedere
quello che ci attende oltre l'orizzonte è il giorno per giorno

 

NELLA CASA E QUELLA SUA PORTA

Vivo in una casa con una taverna e una mansarda
da sistemare con rivestimenti e legno a vista
nella mia stanza c'è spazio per un micromondo circolare

Dentro la mia casa senza porta ci sono diverse persone sensibili
alcune sono fatte di carne e ossa come me
altre sono invisibili ma non vivono in un mondo fantastico

Le persone che non si vedono si pensano
allora pensandole e pregandole eccole proprio accanto a me
non mi parlano a voce perché è impossibile

Le persone nella mia stanza in taverna sono buone
comprendo il loro amore nei miei confronti
desiderano che io sia giusto e mi comporti saggiamente

Se con le orecchie ascoltassi per davvero le loro voci
allora sarei preda delle allucinazioni e il rifletterle un delirio
ma loro vivono dentro le parole della preghiera

La mansarda è spoglia e piena di tele di ragno
la si potrebbe rendere abitabile e la trave maggiore è alta
si cammina in piedi e verso le pareti ci si deve sedere

Un luogo è sotto il livello del terreno e l'altro è in alto
sono due luoghi che hanno un significato e nascondono segreti
dentro questi luoghi ci sono delle dimensioni

La casa è un universo e c'è posto per i vivi e per i morti
abitandola non ho paura perché conosco il suo vero profondo
è come l'inconscio abitato da chimere e idee simboliche

Quando sono solo e guardo al Signore che mi scruta
mi trovo alla presenza di un Cuore che mi ama con desiderio
su quel Crocifisso scorrono anche le mie lacrime

Non saprei dire se lassù in Paradiso vogliono anche me
come all'inferno coloro che guerreggiano per la mia anima
ma la mia anima è di Cristo e della santa Vergine

 

QUESTO GIORNO CHE PASSA

Andare per una strada e provare paura e angoscia
l'odio che diventa come materia oscura e disperante
sotto un sole tenue d'inverno senza luce

E' questo nuovo procedere delle fasi e del negare
la coltre di nubi che protegge la fragilità dei sensibili
niente è più perspicace dell'animo dolente

L'orologio segna le tre della notte ed è morte
ancora qualche ora e saranno le tre per il Crocefisso
è poi domenica e ancora una nuova alba fredda

Certi viandanti cercano sempre di scoprire la strada
quella giusta se la portano dentro senza mai saperlo
vedevano i sassi sul selciato e inciampavano giù

Soltanto un'altra ora di tragitto a piedi
il tempo sembra scandire le parole e tutto si ferma
dove c'erano le ombre sopravviene la luce

Gli alberi d'inverno riposano gelidi e imperturbabili
senza messaggi di antiche volontà che sembrano pensare
sono stanchi e l'aria accarezza i loro rami

Quei tronchi forti e alti sostengono il cielo
non cadono gli angeli ma gli uomini con i loro affanni
tante lacrime che salgono come linfa ibernata

 

GUARDARE OLTRE L'ORIZZONTE

Sulle alte montagne volano le aquile perdendosi
sembra che il sole piova rugiada nel mattino dei risorti
non c'è speranza per un mondo violento

Dedicano pagine di compunzione gli acerbi scrittori
quella letteratura è un rimprovero per i prosatori rassegnati
non c'è vita dove si è abbandonata la via dei giusti

Prologo inaspettato di chi vede avanti la perdizione
coltivare quelle parole nel cuore esasperato da tante vanità
non trovare niente che beatifichi il presente

Sono fuorviate le coscienze che non credono
convincersi di chi siamo e dove andiamo è il primo Vangelo
non c'è verità per lo stolto che non si accorge

Ed ecco le montagne con il loro limite superato
quelle vette sono senza elogio da parte dei colpevoli
è un orizzonte senza valori e senza cielo

Anche se ricerchiamo un significato esso ci sfugge
non abbiamo altro bisogno che sentirci amati e vivere per gli altri
l'illusione della felicità la cerchiamo nell'assurdo

Alle schiere degli angeli interessano le anime in Paradiso
invece ai demoni dell'inferno soltanto il desiderio di bestemmiare
quello che appartiene alla volontà è Dio o il nulla

 

OGGI E ANCORA GUERRE

Queste guerre combattute dalla viltà e dal bieco interesse
il mondo porta in sé teatri di morte dove gli indifesi sono uccisi senza pietà
non c'è una sola battaglia giusta ma sangue che si spegne

Nelle grandi battaglie ci sono soldati forti e valorosi
sulle strade delle città distrutte sangue spento di popoli schiavi
non c'è guadagno nelle battaglie ma delirio fratricida

Ogni giorno cadono bombe dal grande costo in denaro
sulle case della povera gente considerata a tradimento ostile e pericolosa
perché costoro non sono i nemici ma i miseri del mondo

Vivono con pochi dollari al giorno e sognano di volare via
chi li uccide ha il suo fucile che ne vale tanti di più e spara ancora odio
questa gente inerme non compie atti di aggressione

Quel terrore che scorre nelle loro vene senza violenza
sono le lacrime versate per il dolore e sapere di non poter scappare
combattiamo e non si tiene conto della vita che chiede aiuto

Allora in tanti fuggono dalla loro patria e sognano di trovare riparo
vanno lontano per sfuggire alla bocca dei leoni e trovare un futuro di pace
c'è chi resta ma non combatte e invece tenta di sopravvivere

Ma la vera battaglia è con la paura e con il lutto
le persone che amano muoiono presto e gli orfani disperano nella polvere
con la guerra tutto è finito e vincono quelli che hanno il denaro

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