Cos’è l’odio?
non si tratta semplicemente di un sentimento negativo, ma della volontà risoluta
di fare del male a qualcuno nei modi più svariati e per diversi motivi, anche i
più abietti. Sembra che nell’epoca contemporanea l’odio sia stato una componente
inscindibile nelle scelte e nelle azioni dei singoli e dei gruppi, anche le
masse sono state indottrinate all’odio. L’odio ha una sua origine nella mente
umana, l’odio è un derivato della paura, con l’odio la paura diventa tangibile
e distruttiva. Con l’odio verso un nemico comune si cementificano le relazioni
tra gli individui favorendo forza e determinazione, con l’odio si possono
manipolare le masse, si possono strumentalizzare le coscienze
collettivizzandole per ottenere un fine, l’odio è la nemesi di tutto ciò che
concerne l’etica e i valori condivisi e tramandati con la cultura e l’educazione.
Quando una persona odia vuole il male dell’altro, l’odio è demoniaco per
antonomasia, prima viene l’angoscia, poi l’odio e infine la violenza, anche quella
senza ragioni e fine a se stessa; quando una persona odia quell’odio le deriva
sempre da qualcos’altro, da un torto subito, dall’invidia, dalla convinzione di
essere perseguitata, dal timore di diventare vittima assieme alle persone care o
da una personalità diventata col tempo affine alla psicopatia; quando una
persona odia se condivide in un gruppo il suo odio con gli altri, l’odio
diventa giustificato, diventa addirittura santo, si trasforma in una forma di
comunicazione e di espressione di una morale alla rovescia, una norma di legge
a cui adempiere ad ogni costo. Molti odiano perché trovano l’odio facile e le
sue conseguenze ̶ o meglio obiettivi ̶ più facili da ottenere; la solidarietà e il
perdono sono difficili, richiedono impegno, rinuncia e fatica, e occorre vincere
quelle resistenze ataviche racchiuse nella nostra natura cattiva per la
conquista del bene, quello che possiamo intendere come combattimento
spirituale: si deve lottare anche contro sé stessi per vincere l’odio, perché
viene dal di dentro, dal nostro cuore. Il primo luogo per contrastare la
cultura dell’odio è la scuola, ed è necessario formare i giovani e i
giovanissimi alla tolleranza e al rispetto, ma tutto dovrebbe cominciare dalla
famiglia, sono i genitori che devono dare l’esempio e accompagnare i figli con
discorsi appropriati; un fanciullo che compatisce e si rende conto che gli
altri sono proprio come lui, sarà un adulto promotore di valori autentici,
senza perseguire cose materiali o altri pseudo valori da egomaniaci e
narcisisti, che fanno delle persone dei consumatori di vita, come se la vita
esistesse in funzione dell’avere e del godere, non è questa la radice della
felicità e ciò che ci rende davvero liberi, bensì gli ideali e i principi
morali derivanti dalla pratica dei precetti evangelici, dal conformarsi ad una
mentalità evangelica, e in quest’ambito è forte l’esigenza dell’educazione nell’infanzia
e nell’adolescenza. L’odio si sconfigge con la conoscenza, con la maturazione
intellettuale, contro la paura che sta alla radice dell’odio, la conoscenza
contro il pregiudizio e la violenza psicologica che può tradursi in violenza
fisica, nel desiderio distruttivo, nella compulsione di morte. Chi riconosce
negli altri la loro dignità di persone, chi è capace di vedere nell’altro la
qualità del carattere e i sentimenti e le speranze che ci accomunano tutti come
famiglia umana, è sul sentiero che porta l’odio lontano dal cuore, fuori dalle
nostre società, è come un grande e radicale esorcismo che si traduce nell’empatia,
nel vicendevole amore, è soltanto così che si gettano le basi per una società
aperta al futuro e ispirata dal desiderio della pace, una società giusta dove a
ciascuno non manca il necessario. Con quello che ci portiamo dentro costruiamo
la nostra nuova civiltà, ed è necessario cambiare dal di dentro per smettere di
odiare per sempre. L’odio ha attraversato i secoli e ci ha mostrato la nostra
indole autodistruttiva, è un circolo vizioso da cui dobbiamo emanciparci, il
mondo cambia a partire da noi stessi, quando una persona cambia in positivo una
frazione del mondo è salva. Nessuno può impedire alla nostra volontà di
determinarsi diversamente e fare la differenza attraverso la storia. L’odio è
multiforme ma non ha la creatività dell’amore, soltanto l’amore è creativo e
apportatore di vita.
✠ Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
giovedì 17 settembre 2020
Il mito dell'odio
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