Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

martedì 10 agosto 2021

L'eclissi della coscienza morale

In questa nostra modernità si tende a negare l’esistenza del peccato, la sua realtà e le sue implicazioni negative nella vita dell’uomo e nella società, la psicologia, la psicoanalisi e la psichiatria sono discipline che tendono a toglierci il senso di colpa, convincendoci che la colpa è una fantasia da medioevo che ci rende infelici e frustrati, qualcosa da cui occorre liberarsi il più presto possibile per pervenire ad un equilibrio interiore ingannevole dove la coscienza morale è anestetizzata o addirittura morta; il rimorso che manifesta la nostra sensibilità di fronte al bene e al male non c’è più, non ci disturba più, viviamo così di quelle fami egoistiche che ci imprigionano e degli appetiti sensibili, in modo tale che ogni atto sia senza quella introspezione per cui arriviamo ad un esame etico che suscita approvazione o biasimo, indignazione. Si nega la realtà dell’anima e si risolve il dilemma con l’affermazione che l’uomo non è altro che un animale, forse un po’ dissimile dagli altri animali che si trovano in natura; se l’uomo non è altro che un prodotto della natura, con una chimica più sofisticata e un cervello più sviluppato, tutto è lecito, tutto è consentito. Se ragioniamo correttamente ci accorgiamo che l’uomo è diverso dagli altri animali, è una creatura unica con delle qualità intellettuali, morali e spirituali che lo rendono quasi disincarnato e prossimo agli angeli, questa verità è sotto i nostri occhi ed è innegabile. Cosa fa il peccato all’uomo? lo degenera e lo abbassa sino all’animalità o addirittura lo rende diabolico, cattivo nel cuore con una coscienza macchiata o corrotta; cosa fa la grazia all’uomo? lo eleva nelle virtù umane e cristiane, lo rende maturo nel bene, con una coscienza pura e la carità nel cuore. Il peccato è sempre una scelta consapevole, lo si commette grazie alla nostra libertà, noi siamo liberi di decidere se fare del bene o del male e abbiamo tutti gli strumenti nell’ordine naturale e soprannaturale per riconoscerne la differenza, oltre le ideologie malsane e le mentalità deviate dal relativismo etico. La grazia procede esclusivamente da un ordine soprannaturale, essa ci cambia se aderiamo alla fede e se preghiamo coltivando una coscienza morale vigile e attiva, se ci pentiamo delle colpe riconoscendole come tali e tendiamo alle virtù opposte in ogni movimento del cuore e della mente, nella vita concreta di ogni giorno, nelle relazioni con gli altri. Il male esiste e ne siamo perennemente circondati, è qualcosa che ha origine dal cuore dell’uomo, dalla sua vita interiore e soltanto dopo si riversa fuori di noi per degradare l’esistenza individuale e la società, è qualcosa sotto gli occhi di tutti, a causa degli uomini il mondo è insano e sono tante le persone che soffrono ingiustamente e senza un perché, c’è poco perdono e poca solidarietà, c’è poca compassione e poco altruismo e interesse per gli altri. Se gli uomini mettessero in pratica il Vangelo il mondo sarebbe assai diverso, sarebbe più giusto, sarebbe migliore ma purtroppo gli uomini scelgono di seguire altre vie, scelgono di andare dietro a satana. Ci sono ancora le persone che sanno amare e tanta carità un po’ ovunque, in un mondo disseminato di odio, perversione e violenza; ciascuno di noi è una particella del mondo, se qualcuno di noi cambia significa che il mondo è diventato almeno in parte un posto migliore.

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