Gli atei mi fanno sorridere perché il loro pregiudizio materialista che li porta a negare l’esistenza del soprannaturale (e di una legge morale oggettiva) è soprattutto ignoranza della realtà, di molte questioni che riguardano fenomeni e manifestazioni che palesemente sono oltre natura e che si possono osservare, di cui si può fare esperienza sensibile, che possono essere registrati e analizzati con metodo scientifico o con l’esercizio della ragione.
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