Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

mercoledì 15 febbraio 2012

La giustizia terrena è imperfetta


La giustizia terrena è imperfetta, segnata dall’arbitrio degli uomini, dalle correnti dell’interesse e della vendetta, della politica corrotta e dell’economia egoistica, è una giustizia ingiusta quella dei tribunali umani, che non tiene mai conto di tutta la verità e che non riesce mai a risarcire appieno le vittime e a redimere con successo i colpevoli; è una giustizia segnata dall’accomodamento della parzialità, dove gli innocenti possono essere colpiti e diventare le vittime di una macchina difettosa che commette errori, una serie di sbagli in cui trovano posto soltanto i giochi sporchi del potere e della corruzione. Ricordiamoci che Gesù è stato condannato dalla giustizia alla morte ignominiosa della croce, mentre oggi i nuovi Ponzio Pilato fanno la medesima cosa con la loro indifferenza, la loro omertà e la loro connivenza nel disinteresse verso coloro che sono i più deboli e vulnerabili della società, persone scomode che come Gesù denunciano i crimini di cui coloro che rappresentano l’autorità si fatto garanti, un garantismo osceno a tutela di soggetti che hanno dimostrato una seria pericolosità, che hanno commesso delle iniquità vergognose a danno di coloro che non hanno protezione alcuna e che sono esposti alla violenza e al sopruso; Ponzio Pilato ha detto di non essere colpevole del sangue innocente di Gesù, si lava le mani nel catino, la sua ignavia è l’atteggiamento predominante di chi non vuole volontariamente mettersi dalla parte del giusto e opporsi con forza al male, per codardia o magari perché non gli interessa in quanto meschinamente non ci guadagna nulla, o magari perché con il suo distacco dalla questione ci guadagna di più… Ponzio Pilato è l’immagine dell’uomo di oggi, che se ne frega di chiunque e pensa soltanto a sé, colpevole del sangue innocente di Gesù, perché lo lascia in balìa della folla omicida, piena di livore nei confronti del Santo, quando intervenendo attivamente lo poteva salvare, facendo così il solo e autentico atto di giustizia in quella circostanza triste… Ponzio Pilato sono io, ogni qualvolta mi lascio andare al menefreghismo, per ricercare esclusivamente il mio personale vantaggio, da bravo vigliacco e disonesto, il giudice impietoso dei deboli e il garante dell’impunità dei veri criminali, l’autore del più efferato delitto: la complicità con il diavolo. Quando l’autorità dello Stato prende le distanze dai fatti di un evidente atto criminale e non persegue la giustizia, tutelando le vittime, la civiltà è sconfitta, ha perso la sua battaglia contro il disfacimento morale e l’ordine costituito ne risulta leso gravemente: è l’inizio del decadimento etico di una società che viola le sue Leggi patrie, un male che si propaga come una pestilenza e che inesorabile corrode la sacralità del suo ordinamento. La giustizia ha il dovere di arginare questa corruzione, che pone le sue radici nell’arroganza e nella presunzione di coloro che vogliono affermare con la violenza, il proprio egoismo sopra i diritti degli altri cittadini; la giustizia deve garantire l’onestà e la verità, il pubblico interesse sugli interessi di parte, deve garantire il rispetto della Legge.

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