La giustizia terrena è
imperfetta, segnata dall’arbitrio degli uomini, dalle correnti dell’interesse e
della vendetta, della politica corrotta e dell’economia egoistica, è una
giustizia ingiusta quella dei tribunali umani, che non tiene mai conto di tutta
la verità e che non riesce mai a risarcire appieno le vittime e a redimere con
successo i colpevoli; è una giustizia segnata dall’accomodamento della
parzialità, dove gli innocenti possono essere colpiti e diventare le vittime di
una macchina difettosa che commette errori, una serie di sbagli in cui trovano
posto soltanto i giochi sporchi del potere e della corruzione. Ricordiamoci che
Gesù è stato condannato dalla giustizia alla morte ignominiosa della croce,
mentre oggi i nuovi Ponzio Pilato fanno la medesima cosa con la loro
indifferenza, la loro omertà e la loro connivenza nel disinteresse verso coloro
che sono i più deboli e vulnerabili della società, persone scomode che come
Gesù denunciano i crimini di cui coloro che rappresentano l’autorità si fatto garanti,
un garantismo osceno a tutela di soggetti che hanno dimostrato una seria
pericolosità, che hanno commesso delle iniquità vergognose a danno di coloro
che non hanno protezione alcuna e che sono esposti alla violenza e al sopruso;
Ponzio Pilato ha detto di non essere colpevole del sangue innocente di Gesù, si
lava le mani nel catino, la sua ignavia è l’atteggiamento predominante di chi
non vuole volontariamente mettersi dalla parte del giusto e opporsi con forza
al male, per codardia o magari perché non gli interessa in quanto meschinamente
non ci guadagna nulla, o magari perché con il suo distacco dalla questione ci
guadagna di più… Ponzio Pilato è l’immagine dell’uomo di oggi, che se ne frega
di chiunque e pensa soltanto a sé, colpevole del sangue innocente di Gesù,
perché lo lascia in balìa della folla omicida, piena di livore nei confronti
del Santo, quando intervenendo attivamente lo poteva salvare, facendo così il
solo e autentico atto di giustizia in quella circostanza triste… Ponzio Pilato
sono io, ogni qualvolta mi lascio andare al menefreghismo, per ricercare
esclusivamente il mio personale vantaggio, da bravo vigliacco e disonesto, il
giudice impietoso dei deboli e il garante dell’impunità dei veri criminali,
l’autore del più efferato delitto: la complicità con il diavolo. Quando
l’autorità dello Stato prende le distanze dai fatti di un evidente atto
criminale e non persegue la giustizia, tutelando le vittime, la civiltà è
sconfitta, ha perso la sua battaglia contro il disfacimento morale e l’ordine
costituito ne risulta leso gravemente: è l’inizio del decadimento etico di una
società che viola le sue Leggi patrie, un male che si propaga come una
pestilenza e che inesorabile corrode la sacralità del suo ordinamento. La
giustizia ha il dovere di arginare questa corruzione, che pone le sue radici
nell’arroganza e nella presunzione di coloro che vogliono affermare con la
violenza, il proprio egoismo sopra i diritti degli altri cittadini; la
giustizia deve garantire l’onestà e la verità, il pubblico interesse sugli
interessi di parte, deve garantire il rispetto della Legge.
Nessun commento:
Posta un commento