Il Signore ha inventato la
Messa il giovedì Santo, con i suoi Apostoli nel cenacolo, quando ha dato loro
il pane e il vino, pronunciando su di essi le Parole della consacrazione: il
Corpo e il Sangue nella cultura semitica di quel tempo indicavano la totalità
della persona, la medesima persona cui sono attribuiti, quindi il pane e il
vino che diventano Corpo e Sangue di Cristo, racchiudono il Mistero della
presenza della sua persona che si fa cibo per coloro che lo ricevono; questa
realtà mistica è stata chiamata dalla Chiesa di Dio, transustanziazione, cioè
cambiamento di sostanza, dal pane e dal vino, diventano la Persona di Gesù, la
sua presenza silenziosa e nascosta alla cui realtà si accede per Fede. Gesù e
gli Apostoli pregavano spesso con i Salmi, secondo la tradizione cultuale ebraica
del Tempio e anche nell’ultima cena prima della Passione, si dice nel Vangelo
che cantarono l’inno, cioè pregarono un Salmo; la Madonna, la madre di Gesù,
insegnò a suo Figlio fin da bambino la preghiera dei Salmi. Molti Salmi
racchiudono profezie su Gesù, si basti pensare al Salmo 22, che il Signore
secondo il Vangelo pronuncia sulla Croce. Eucaristia significa rendimento di
grazie e benedizione ed è ciò che Gesù fece nell’ultima cena, prima di
comunicare i suoi Apostoli al suo Corpo e al suo Sangue: il Signore ha donato
sé stesso in sacrificio per noi sulla Croce, consegnandosi alla morte
liberamente, di propria volontà, per riscattarci dalla tirannia del maligno,
per redimerci dal peccato, per unirci a Lui nella Grazia, nella Carità;
l’Eucaristia è il preannuncio di questo suo sacrificio oblativo d’amore, quindi
la chiave per comprendere l’Eucaristia è l’Amore del Padre per il Figlio, del
Padre e del Figlio verso ognuno di noi. I Salmi sono racchiusi in cinque Libri
e sono nel numero di 150, furono redatti nell’arco di circa mille anni, prima
dell’avvento del Messia atteso da Israele, che è Gesù, venivano usati per la
preghiera nella Liturgia del Tempio: dire che Israele non riconobbe il Messia
in Gesù è uno sbaglio, poiché tutti coloro che credettero nel Signore e
andarono a formare la prima Chiesa di Gerusalemme, la cosiddetta Chiesa
primitiva, furono Israeliti, persone appartenenti all’ebraismo per generazione
di sangue, persone di stirpe ebraica; soltanto alcuni tra i capi del popolo,
appartenenti alla classe sacerdotale e alla classe colta, i più influenti per
posizione e potere, non accolsero Gesù come il Messia atteso da Israele e
decretarono la sua dipartita. La condanna di Gesù è stata ratificata dal
sinedrio, perché la sua colpa fu la bestemmia, Lui che era uomo si dichiarava
Dio, inoltre i capi religiosi del popolo lo odiavano e lo invidiavano
segretamente per la sua indiscussa grandezza, per le opere che compiva e per il
suo insegnamento straordinario fatto con autorità, differente da quello degli
scribi e dei farisei: per quelle persone era inaudito che l’Eterno potesse
farsi uomo, assumere una natura umana, ma in questa tesi non mancava anche una
profonda e nascosta malizia nei confronti del Signore, nei confronti della sua
indiscussa santità.
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