Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

mercoledì 1 febbraio 2012

Gesù ha inventato la Messa


Il Signore ha inventato la Messa il giovedì Santo, con i suoi Apostoli nel cenacolo, quando ha dato loro il pane e il vino, pronunciando su di essi le Parole della consacrazione: il Corpo e il Sangue nella cultura semitica di quel tempo indicavano la totalità della persona, la medesima persona cui sono attribuiti, quindi il pane e il vino che diventano Corpo e Sangue di Cristo, racchiudono il Mistero della presenza della sua persona che si fa cibo per coloro che lo ricevono; questa realtà mistica è stata chiamata dalla Chiesa di Dio, transustanziazione, cioè cambiamento di sostanza, dal pane e dal vino, diventano la Persona di Gesù, la sua presenza silenziosa e nascosta alla cui realtà si accede per Fede. Gesù e gli Apostoli pregavano spesso con i Salmi, secondo la tradizione cultuale ebraica del Tempio e anche nell’ultima cena prima della Passione, si dice nel Vangelo che cantarono l’inno, cioè pregarono un Salmo; la Madonna, la madre di Gesù, insegnò a suo Figlio fin da bambino la preghiera dei Salmi. Molti Salmi racchiudono profezie su Gesù, si basti pensare al Salmo 22, che il Signore secondo il Vangelo pronuncia sulla Croce. Eucaristia significa rendimento di grazie e benedizione ed è ciò che Gesù fece nell’ultima cena, prima di comunicare i suoi Apostoli al suo Corpo e al suo Sangue: il Signore ha donato sé stesso in sacrificio per noi sulla Croce, consegnandosi alla morte liberamente, di propria volontà, per riscattarci dalla tirannia del maligno, per redimerci dal peccato, per unirci a Lui nella Grazia, nella Carità; l’Eucaristia è il preannuncio di questo suo sacrificio oblativo d’amore, quindi la chiave per comprendere l’Eucaristia è l’Amore del Padre per il Figlio, del Padre e del Figlio verso ognuno di noi. I Salmi sono racchiusi in cinque Libri e sono nel numero di 150, furono redatti nell’arco di circa mille anni, prima dell’avvento del Messia atteso da Israele, che è Gesù, venivano usati per la preghiera nella Liturgia del Tempio: dire che Israele non riconobbe il Messia in Gesù è uno sbaglio, poiché tutti coloro che credettero nel Signore e andarono a formare la prima Chiesa di Gerusalemme, la cosiddetta Chiesa primitiva, furono Israeliti, persone appartenenti all’ebraismo per generazione di sangue, persone di stirpe ebraica; soltanto alcuni tra i capi del popolo, appartenenti alla classe sacerdotale e alla classe colta, i più influenti per posizione e potere, non accolsero Gesù come il Messia atteso da Israele e decretarono la sua dipartita. La condanna di Gesù è stata ratificata dal sinedrio, perché la sua colpa fu la bestemmia, Lui che era uomo si dichiarava Dio, inoltre i capi religiosi del popolo lo odiavano e lo invidiavano segretamente per la sua indiscussa grandezza, per le opere che compiva e per il suo insegnamento straordinario fatto con autorità, differente da quello degli scribi e dei farisei: per quelle persone era inaudito che l’Eterno potesse farsi uomo, assumere una natura umana, ma in questa tesi non mancava anche una profonda e nascosta malizia nei confronti del Signore, nei confronti della sua indiscussa santità.

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