“ Dove sono due e tre riuniti
nel mio Nome, io sono in mezzo a loro ”, dice il Signore nel Vangelo: questa
Parola di Dio rivela e sottolinea la presenza di Gesù, tra quelli che credono
in Lui, cioè in mezzo a loro, quando ci si raccoglie in assemblea per pregare;
la Fede nel Signore quando si è insieme, richiama la sua presenza e il suo
intervento, quindi nel gruppo ecclesiale è sempre presente Dio, quando si prega
insieme, lo Spirito Santo si effonde sui presenti, a condizione che vi sia
purezza di cuore, rettitudine di intenzioni, vera Fede e sincera Carità. Nel
Vangelo di Giovanni non è presente il racconto dell’istituzione
dell’Eucaristia, così come è presente nei tre Vangeli detti sinottici,
simultaneamente visibili, ma è presente un discorso del Signore alla sinagoga
di Cafarnao, il cosiddetto discorso di Gesù pane di Vita, discorso che prepara
e preannuncia l’Eucaristia, istituita prima della sua cruenta Passione e
Crocifissione, prima della sua morte e della sua gloriosa Risurrezione la
domenica di Pasqua. Gesù afferma che ci si deve nutrire del suo Corpo e del suo
Sangue per avere la vita eterna, per essere risuscitati nell’ultimo giorno
proprio da Lui, poiché il suo Corpo è vero cibo e il suo Sangue vera bevanda;
afferma nel discorso la sua superiorità rispetto a Mosè, che diede ai padri la
manna ma essi morirono, mentre il Signore dà ai suoi fedeli il pane che viene
dal Cielo, perché essi non muoiano ma vivano per sempre: questa affermazione
sancisce la Nuova Alleanza che non annulla quella Antica, ma la completa, la
porta al suo pieno compimento. Gesù dice di sé stesso di essere il Pane che
viene dal Cielo e se qualcuno mangia di quel Pane non morirà mai, ma vivrà per
Gesù, in Gesù e con Gesù, unito a Lui nel vincolo indissolubile dell’Amore di
Dio, questa è la volontà del Padre che dà all’umanità il Pane che viene dal
Cielo, Pane che comunica la Vita, la grazia santificante, l’eterna salvezza. La
Nuova Alleanza è stabilita attraverso il sacrificio di Gesù sulla Croce, è
un’Alleanza fatta nel suo sangue, Gesù riconcilia l’umanità con il Padre,
attraverso il sacrificio espiativo dei peccati di ogni creatura umana sulla
Croce, il peccato è offesa infinita all’Amore di Dio, è separazione da Lui, il
sacrificio sulla Croce del Figlio di Dio guarisce la ferita mortale nelle anime
in relazione al proprio peccato, è un rimedio che guarisce dal male, esso colma
la misura infinita della colpa con l’Amore infinito di Dio, il sacrificio
oblativo sulla Croce: su quella Croce dovrebbe esserci ognuno di noi, per pagare
le nostre colpe, invece c’è Gesù con il suo Amore infinito al Padre e ad ognuno
di noi, Egli ci ha redenti, ci ha riscattati dalla perdizione eterna,
mettendosi al nostro posto, condividendo con noi la nostra condizione e morendo
sulla Croce distrusse il peccato e la morte, riconciliandoci con Dio, come
nell’amicizia primordiale che avevamo con Lui prima del peccato originale di
Adamo e di Eva, prima della caduta della nostra stirpe per opera del demonio.
La comunione con Dio è opera del sacrificio del Figlio di Dio sulla Croce, è
una comunione di Amore, quindi la Croce è la sorgente della remissione dei
peccati, della misericordia e del perdono di Dio, è la sorgente
dell’Eucaristia, di Gesù nutrimento per le anime, cibo di Vita eterna. La
Risurrezione del Signore è la chiave per comprendere la Verità della Fede,
credere in Gesù risorto, significa confermare nella Verità tutto quello che il
Signore ha compiuto stando in mezzo a noi, entrando nella storia umana duemila
anni fa, entrando oggi nella nostra storia personale: è la prova che la Fede
cristiana è l’unica vera Fede che conduce alla salvezza, alla Vita e che
estraniati dall’economia del Vangelo non c’è autentica salvezza, non c’è altro
Nome fuori dal quale ci si possa salvare, se non il Nome di Gesù, Figlio di
Dio.
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