Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

lunedì 9 giugno 2014

San Benedetto da Norcia e la nuova Europa

San Benedetto da Norcia abate, patrono d’Europa e fondatore del monachesimo occidentale, era un semplice monaco e non fu mai ordinato sacerdote, dopo la caduta del sacro romano impero risollevò le sorti di un mondo destinato alla decadenza; alcuni monaci indegni cercarono di ucciderlo per avvelenamento, perché lo consideravano scomodo in quanto si dedicò fin dall’inizio al rinnovamento morale e spirituale del monachesimo cristiano, non riuscirono nel loro intento malvagio e Benedetto poté continuare la sua opera risanatrice della religione e della società. Fondò in Europa nel corso della sua vita centinaia di monasteri, che portarono il progresso sia in ambito tecnico che culturale anticipando l’età di mezzo, il medioevo che non fu affatto un’epoca oscura, come erroneamente molti sostengono per scarsità di conoscenza; molti lo ricordano per il celebre detto ora et labora, preghiera e lavoro, con queste parole che sono una forza di unità e di edificazione, una forza di pace, portò la novità del Vangelo a moltissime genti che si convertirono alla fede, costituendo così le radici della millenaria civiltà cristiana. San Benedetto è invocato contro il maligno, e la sua molteplice attività negativa in ambito individuale e sociale, la sua intercessione presso l’Altissimo lo allontana dai luoghi e dalle persone; in un occidente che oggi si schiera sempre più dalla parte del diavolo dell’ateismo, dell’edonismo e del laicismo con i suoi valori contrari alla Legge eterna e al vero bene dell’uomo, rinnegando il cristianesimo di cui questo grande patriarca fu Apostolo e Confessore, occorre cercare in San Benedetto quella potenza rinnovatrice e salvifica che lo portò a fondare una civiltà che si avvicinò grandemente all’ideale universale della giustizia, che richiamava nella sua essenza i principi fondamentali del rispetto e della promozione della persona umana, come valore sommo: il Vangelo di Gesù insegna che la vita è sacra e inviolabile. L’Europa attuale ha grande necessità di riscoprire le sue radici cristiane, che non furono oscurantismo e guerre, come sostengono i nemici della fede, ma una fonte limpida di rinnovamento morale, una profonda revisione delle anime che aderirono al messaggio di quei primi monaci portatori di novità e di bene, che insieme ai popoli di quel tempo lavorarono concordi per costruire un futuro di pace e di benessere, di uguaglianza e di diritto; il male nel corso della storia è venuto da uomini che rinnegarono il Vangelo di Cristo per volgere il proprio cuore all’interesse, al guadagno e al potere, uomini che non seppero ascoltare nemmeno la voce della propria coscienza. La Chiesa fondata da Gesù Cristo sugli Apostoli, non deve sostituirsi al potere temporale come purtroppo è accaduto nel passato, e non deve scendere a compromessi con il moderno mondo anticristico tradendo così il suo Signore, deve invece impegnarsi nel rinnovare la società con una nuova evangelizzazione, deve moralizzarla, renderla coerente con la Legge di Dio, con l’insegnamento del santo Vangelo, con i suoi valori che sono i valori a cui tende ogni persona di buona volontà, la sua missione è trasmettere la fede nella Verità rivelata ed educare alla ricerca del vero bene, non soltanto proprio ma anche collettivo chi conosce Gesù e la sua Parola sa che l’amore per il prossimo è un Comandamento, che se trasgredito rovina l’anima! , contribuendo in tal modo a salvare l’uomo in questa realtà da molti mali e salvando la sua anima in eterno: la volontà di Dio infatti è amore e misericordia. Chi ha compreso ed è fermamente convinto che Dio ci vuole bene, vuole bene anche agli altri e rigetta il male dalla sua vita, diventa un costruttore di pace; soltanto l’umiltà e l’amore per il Signore, attraverso la preghiera perseverante, possono edificare un futuro migliore per tutti: negare Dio significa negare l’uomo, così facendo si rinuncia alla vita e ci si consegna alla morte. Nessuno che abbia un minimo di senno vuole una civiltà di morte e di peccato in Europa, la natura dell’uomo è stata creata in maniera tale da protendere verso il bene e la verità, verso la giustizia, verso la carità perfetta; è consolante sapere che non tutti gli uomini sono traviati nel loro libero arbitrio, ci sono anche i buoni e i giusti, i sinceri e gli onesti, i puri di cuore, e l’avvenire appartiene proprio a loro, perché essi sono figli adottivi dell’Eterno, la loro presenza nella storia ha salvato innumerevoli volte l’umanità da immani tragedie e ancora la salverà, la loro speranza vivrà in perpetuo e la loro memoria non si estinguerà mai dal pensiero del Signore amante della vita, Colui che ha il potere di donare la vita dopo la morte.

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