Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

domenica 29 giugno 2014

Voce di uno che grida nel deserto

Non c’è sordo peggiore di qualcuno che non vuole ascoltare e se per farsi comprendere ci si rende mansueti come agnelli, l’unica risposta che si ottiene è l’indifferenza, talvolta lo scherno sarcastico; san Giacomo Apostolo dice nella sua epistola che chi non pecca con la lingua è un perfetto, ma chi può dire in tutta franchezza di non aver mai sbagliato con la lingua, cioè con le parole? tutti abbiamo sbagliato, tutti siamo colpevoli e chi dice il contrario è un bugiardo. C’è uno splendido detto popolare che riguarda le parole e afferma così: “ Una goccia di miele attrae più che un barile d’aceto ”; le parole se sono dolci, quindi calme e rispettose, pulite e amabili, conquistano il cuore degli ascoltatori, se sono aspre, acide e offensive, ti fanno detestare e allontanano da te chiunque ti senta parlare; la parola, il linguaggio, è espressione dell’interiorità di una persona, quelli che portano solitamente una maschera usano parole seducenti, dicono soltanto quello che al momento gli ascoltatori vogliono sentirsi dire, quindi non dicono quasi mai la verità e quando la dicono è per esclusivo interesse, per demagogia; le persone sincere che ti vogliono bene, dicono la verità al momento opportuno e per il tuo personale profitto, dimenticandosi di sé stesse… anche se ciò significa ottenere avversione, addirittura odio, comportando per colui che ti parla un sacrificio autentico, ma chi agisce in questo modo lo fa per il bene altrui, non per il proprio. San Giovanni il Battista, precursore di Gesù, è stato ucciso per decapitazione in quanto aveva detto a qualcuno poco raccomandabile, che non gli era lecito da sposato prendere con sé la moglie del proprio fratello di sangue: non licet! così dicono tutte le anime che sono dalla parte della Verità, della Legge eterna, di Dio, e che cosa ottengono? solamente odio e persecuzione, talvolta addirittura il martirio; se vuoi dire a qualcuno che sta sbagliando, compi un gesto di carità nei suoi confronti, ma lo fai a tuo rischio e pericolo. Quando nessuno ti ascolta è perché probabilmente i tuoi discorsi sono scomodi e mettono a nudo quello che c’è veramente nel profondo delle persone, molti che hanno cercato il bene altrui inspiegabilmente non sono stati ascoltati, oppure sono stati messi a tacere per sempre con l’esercizio della violenza, della repressione, questo è il caso dei prigionieri di opinione ( “ non licet esse christianos! ”, non è lecito essere cristiani, così si esprime una famosa sentenza pagana ), che nella nostra modernità hanno esercitato il diritto della libertà di pensiero e di parola; in una democrazia che davvero può dirsi tale, tutti hanno diritto a esprimere le proprie convinzioni e a farle valere nell’ambito sociale, ovviamente è necessario rigettare il pregiudizio, l’intolleranza e la violenza, che sono alcune componenti della tirannide; quello che veramente è giusto per chi vuole manifestare le proprie idee, è il massimo rispetto per le idee altrui, poiché non è mai un bene calpestare gli altri per affermare sé stessi e quanto portiamo con noi, intellettualmente e culturalmente; il rispetto nei riguardi del prossimo sta alla base del comune senso di civiltà, se viene meno il rispetto viene meno la civiltà, e dall’uomo travalica purtroppo l’animalità più feroce. Se vuoi davvero bene agli altri parla degli altri con benevolenza, sii gentile con loro e forse sarai maggiormente compreso e ascoltato, perché farsi amare è la via migliore per essere considerato autorevole, soltanto così eviti di spargere del male con le tue parole e metti la tua lingua al servizio della Carità; la parola non è un gioco puerile, è qualcosa di molto serio e se inavvertitamente sbagli, a cadere assieme a te possono essere gli altri. Se non vuoi sbagliare con le tue parole, cerca di amare il più possibile, perché chi ama per davvero non fa del male ad alcuno… certi difetti però sono difficili da estirpare, anche impegnandosi molto con tanta buona volontà: lo Spirito Santo, se invocato con fede sincera e con le opportune disposizioni dell’anima, può concretamente aiutarci a cambiare in positivo.

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