Poi Gesù
disse loro: «Domando a voi: È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare
del male, salvare una vita o perderla?». Questo è il versetto 9 tratto dal
capitolo 6 del Vangelo di Luca. Nei versetti seguenti il Signore si indigna per
la durezza del cuore dei suoi antagonisti, del fatto che a loro dell’uomo
ammalato non importasse niente, invece Gesù lo guarisce davanti ai loro occhi.
Qual è la risposta di quegli uomini? Odiano Gesù e complottano su cosa potergli
fare di male, non provano compassione per l’ammalato e non sono contenti dell’avvenuta
guarigione, pensano soltanto a come farla pagare a Gesù che li ha contraddetti
e messi nell’imbarazzo di non saper come confutare il suo discorso. Loro non
accettavano la violazione del sabato che per la cultura ebraica è il giorno del
Signore, con atti che potevano essere compiuti soltanto da Dio come la
guarigione istantanea di un ammalato grave, comportandosi così Gesù affermava
di sé stesso la sua uguaglianza con Dio, l’essere veramente Dio nascosto dalle
apparenze di un uomo. Non lo potevano accettare, dichiarandolo bestemmiatore e
seguace dei demòni da cui attingeva quel potere taumaturgico . . . quegli
uomini vedevano un altro uomo, proprio come loro, Gesù era un semplice uomo
mortale, non era il Dio dell’alleanza. C’è un insegnamento nel versetto 9 e
cioè che il Signore ama tutti gli uomini e desidera guarirli, alla gente del
mondo di far del bene gliene importa poco tranne nel caso di promuovere la
propria reputazione da giusti, benefattori e migliori se paragonati agli altri,
gente che persegue come soddisfazione il proprio orgoglio. Era più importante
guarire quell’uomo per liberarlo dalla sua sofferenza piuttosto che perdersi in
assurde congetture riguardanti la legge ebraica dell’epoca. Facciamo come Gesù
diventando suoi imitatori, dimostriamo che la vita di un uomo vale per sé
stessa e non per l’opinione di qualcun altro che giudica commettendo un
sopruso, quello che fa Gesù è un atto d’amore disinteressato, impariamo da Lui
e liberiamoci dal cuore di pietra.
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