Dai disordini spirituali e psicologici dell’umanità,
dal peccato personale e collettivo ha origine il disordine nelle società, le
guerre, le ingiustizie e la violenza, la porneia, l’avidità di denaro e l’indifferenza;
se le anime sono morte alla grazia le società sono decadenti, se la preghiera è
poca e il male morale dilaga è il mondo incantato del diavolo, ogni civiltà
decadente ha sempre abiurato le virtù specie quelle cristiane non soltanto
quelle umanitarie. Per molti non c’è relazione tra il peccato e la vita umana e
il suo equilibrio con la realtà contingente, perché il peccato è una fantasia
deleteria della religione, un inganno dovuto alle convenzioni etiche, al
fanatismo, invece è vero che un mondo corrotto è la conseguenza della somma dei
peccati degli uomini, della loro libertà esercitata in modo deviato e contorto,
delle loro scelte contro il Creatore e la sua Legge eterna, della loro
separazione da Dio: il mondo materiale degenera se la sfera spirituale degli
uomini lascia il posto a ciò che è iniquo, al ‘mysterium iniquitatis’ di cui
parla San Paolo (2Ts 2,7) affermando come la corruzione abbia radici
soprannaturali.
✠ Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
giovedì 6 ottobre 2022
Mysterium iniquitatis
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