Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

venerdì 14 giugno 2024

Ciò che biasimo negli altri è anche parte di me

Conoscere il male che risiede dentro di noi è l’unico modo per non esserne sopraffatti e per evitare di contribuire alla morte etica della società a cui apparteniamo, ogni Santo e ogni Santa nella storia della Chiesa si riconosceva grande peccatore e oggetto delle peggiori tentazioni da parte dello spirito maligno, chi non si riconosce peccatore è una marionetta usata dal male per affermarlo e diffonderlo, un malvagio inconsapevole prigioniero del suo inconscio lato oscuro che ama farsi considerare dagli altri un benefattore del genere umano, che desidera un clamore mediatico delle sue presupposte virtù, del suo bene illusorio in una vita di illusioni: il combattimento interiore è l’unica via per l’equilibrio e per non soccombere alla propria natura, alla propria corruzione. Senza la dura battaglia che forma la nostra volontà a scelte etiche fondamentali e definitive, il male è l’unica soluzione – o l’unica risposta possibile – a ogni nostra angoscia e a ogni nostro desiderio. Soltanto così ci si libera dall’infantilismo psicologico a cui una generica e approssimativa educazione religiosa e i falsi valori di una civiltà edonistica e materialista conducono molte coscienze prive di discernimento e di ragione. Non esiste una persona del tutto buona o malvagia, ma ci sono persone che sanno tenere alla catena il male che abita nel profondo di esse e che hanno educato la propria volontà a compiere delle scelte giuste in relazione al prossimo e alla propria coscienza, ci sono persone capaci di liberarsi dal male, di guarire dalle sue seduzioni, di vivere senza condizionamenti o compromessi.

Dal Libro della Genesi 4,1-8

Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo dal Signore». Poi partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo. Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo». Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise.

Il salterio angelico, flagello dei demoni

Satana ha terrore del Santo Rosario perché sa che ogni volta che un’anima inizia la recita del Santo Rosario per lui è peggio di un esorcismo, ma non solo, le anime che nonostante le immense difficoltà perseverano in questa preghiera finiscono con il debellarlo completamente essendo difesi e liberati da Colei che con un solo sguardo annienta tutto il potere infernale. Satana, costretto nel nome di Dio dall’esorcista, ha dovuto parlare del Rosario, ecco perché, in un celebre esorcismo, Lucifero, cioè satana in persona, fu costretto ad affermare: “Dio ha dato a Lei (la Madonna) il potere di scacciarci, e Lei lo fa con il Rosario, che ha reso potente. Per questo il Rosario è la preghiera più forte, la più esorcizzante. Esso è il nostro flagello, la nostra rovina, la nostra sconfitta”. Lucifero (durante un altro esorcismo ha confessato): “È più potente il Rosario intero con tutti e quindici i misteri se recitato col cuore dell’Esorcismo solenne”. Dunque se non riuscite a trovare sacerdoti esorcisti, se vi hanno fatto una fattura, un maleficio, se vi hanno maledetti, se siete colpiti da una qualsiasi forma di infestazione o possessione satanica, se siete o eravate dediti al satanismo, all’occultismo, alla stregoneria o allo spiritismo, per prima cosa confessatevi e confessatevi con sincerità per spezzare ogni legame con il peccato e satana, poi recitate ogni giorno il Santo Rosario con tutti e quindici i misteri e continuate senza stancarvi o scoraggiarvi mai e continuate a recitarlo non per un giorno o una settimana ma per almeno sei mesi esaminando la vostra coscienza quotidianamente e con una sincera contrizione e disaffezione dal male morale, otterrete lo stesso effetto di ricevere un esorcismo solenne al giorno dal migliore e più accreditato esorcista del mondo che in questo caso è Maria Santissima. Se il tempo non ci consente di recitarlo tutto insieme, si possono dire i misteri gaudiosi e poi durante il giorno una decina o più per volta degli altri misteri fino a completarlo e non preoccuparsi eccessivamente delle distrazioni che il nemico suscita in noi o degli scrupoli che vengono. Quando non si dice il Rosario intero, le decine possono essere separate, purché la Corona sia completata nello stesso giorno. Si può recitare una decina di tanto in tanto nella giornata, per completare tutta la Corona nella giornata. Sia la decina che il Rosario completo si possono recitare ovunque, oltre la Chiesa e la propria casa: in viaggio, durante una pausa di riposo, nei momenti liberi, mentre si passeggia, quando si aspetta qualcuno o l’autobus o il metrò. È cosa lodevole recitare il Rosario entro un tempo stabilito nella giornata, nell’angolo della preghiera giornaliero dedicato all’incontro con Gesù e la Madonna. Coloro che lo recitano intero ogni giorno avranno a loro difesa, nel momento estremo della morte, la presenza di tutti i Santi che saranno guidati da Colei che è lo sterminio dei demoni. Si rende noto che generalmente i tempi degli esorcisti per volontà divina per liberare una persona da satana, variano da alcuni mesi fino ad alcuni anni con la frequenza di un esorcismo a settimana. Si ricorda che non è mai l’esorcista che libera per quanto bravo o esperto che sia, ma è Dio per mezzo dell’esorcista secondo i Suoi tempi, tempi che possono essere anche molto lunghi, portando però la persona colpita poi ad uno stato di santificazione personale molto più elevata, perché anche i soli esorcismi non bastano se non vi è la collaborazione della persona con una assidua frequenza ai sacramenti e alla preghiera. Mentre con la recita quotidiana del Santo Rosario con tutti e quindici i misteri si riceve costantemente un potentissimo esorcismo ogni giorno senza dover trovare e raggiungere l’esorcista. Se le persone colpite da ogni forma di disturbo diabolico prendessero coscienza della potenza del Santo Rosario, vi sarebbero molte più liberazioni che attraverso gli esorcisti stessi e meno persone nel malessere psicologico.

giovedì 6 giugno 2024

Il bene sommo e il male creaturale

Se c’è il male in ogni sua forma è certo che Dio non esiste, la causa del male è nella nostra natura degenerata e fin dal principio nel demonio con il suo peccato di orgoglio – non serviam –, che è omicida e menzognero, fomite dei vizi che abbrutiscono e rendono l’anima nera, Dio Carità è la sorgente della vita esente da qualsiasi corruzione – con la preghiera, la vita morale e i sacramenti attingiamo da Lui la grazia, perché la persona umana fin da quaggiù vive anche di una dimensione soprannaturale, invisibile ma reale come la coscienza che discerne il bene dal male e le virtù cristiane.

Selezione di haiku n°104


Una lacrima
sui mattoni rotti
chi si ritrova

Non gemono
le foglie logore
resistono

Un po' di sonno
il camino è spento
brina sui gerani

Contano la sabbia
nel numero si perde
incerti grani

Un faro luminoso
la via alla salvezza
senza notti

Nell'erba se sfalcio –
la guerra tra gigli asciutti,
semplice calma.

La luna è rossastra,
volti che sembrano assenti –
sguardo vacuo.

Voce danzante,
dall'eremo di un colibrì –
ibisco remissivo.

lunedì 3 giugno 2024

Come difendersi dal male

Se una persona vuole rimanere libera dalle catene di satana, dal suo influsso malefico e dai suoi condizionamenti deve vivere in grazia di Dio, amare gli altri senza distinzione, perdonare con sincerità, conoscere la Legge morale e osservarla, evitare il peccato grave, coltivare la sensibilità della coscienza e un cuore penitente, pregare con disciplina e assiduità. Se viviamo in comunione con il Signore satana non può farci nulla a parte ciò che gli è permesso, perché il nostro cuore o meglio la nostra anima appartengono alla Santissima Trinità che risiede dentro di noi, in noi c’è il sigillo di Cristo. Tutto il Vangelo ci insegna la pratica della vita interiore e dà ai beni esterni una importanza relativa o addirittura nulla.

È la via più certa per finire all'inferno

Un vecchio sacerdote del Duomo di Como da cui mi confessavo alla fine degli anni ’90 diceva sempre che bestemmiare è come commettere un omicidio volontario per gravità di peccato e prendeva ad esempio la strage di Bologna del 2 agosto 1980 dove morirono 85 persone a causa della violenza stragista e dove i primi soccorritori giunti sul posto purtroppo bestemmiavano accanitamente, le loro bestemmie sataniche cariche di odio erano peggiori di tutti quei morti perché in modo peggiore e più diretto offendevano la carità di Dio, così mi spiegava quel sacerdote giusto defunto da oltre vent’anni e adesso in Paradiso.

Luoghi poco frequentati

Le chiese sono come i cimiteri, luoghi dove regna il silenzio, dove entriamo in relazione con il soprannaturale che a tanti fa paura, perché la preghiera è il tramite con il Cielo, sono luoghi abbandonati e dimenticati perché non si vuole pensare a Dio Carità – presente nei tabernacoli di ogni chiesa – che rimprovera la nostra coscienza e ci esorta a cambiare vita e non si vuole riconoscere che tutti dobbiamo morire, che la vita è davvero breve e anche chi è morto vive ancora da qualche altra parte ma non più in questo mondo transitorio dove tutto si consuma e svanisce.