Occorre vivere in grazia di Dio per poter fare la comunione sacramentale o spirituale, pentirsi delle proprie colpe e convertirsi alla Legge morale, con il sacramento della riconciliazione e del perdono o con una sincera contrizione o atto di dolore, con le lacrime della penitenza che sono la prosecuzione dell’acqua del battesimo come scrive Sant’Agostino, occorre la disaffezione al peccato, occorre perdonare di cuore a chi ci ha fatto del male. Chi accetta la propria croce e riceve il Corpo e Sangue del Signore diventa una piccola ostia riparatrice che consola il Cuore di Gesù dai tanti oltraggi e peccati che ogni giorno si commettono nel mondo, Gesù ci ama e noi lo offendiamo con il peccato, con tanta ingratitudine, è tanto il peccato e poca la preghiera ed è questa la causa per cui il male nel mondo dilaga, non ci accorgiamo che dai disordini spirituali deriva la corruzione anche materiale, tutta la corruzione che deturpa il mondo perché siamo noi con il peccato – con il calpestare i Comandamenti di Dio – che diamo potere ai demoni di danneggiarci. Ci sono anche e purtroppo le comunioni sacrileghe, di chi riceve il Corpo e Sangue del Signore nell’incredulità o nel peccato mortale, essere in peccato mortale è come avere il cuore disseminato di velenosi serpenti o l’anima simile a un morto in putrefazione roso dai vermi, le comunioni degli apostati e cioè di coloro che non credono nella presenza reale, nascosta e mistica di Gesù nell’Eucarestia sono la loro condanna, essi non amano davvero il Signore, non lo riconoscono nel mistero, negano la verità che Egli stesso ci ha rivelato e neppure cercano la propria salvezza eterna con una vita coerente al Vangelo in cui si esercita la carità al prossimo.
(1Corinzi 11:23-29)
23 Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». 25 Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». 26 Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga. 27 Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. 28 Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; 29 perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna.
✠ Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
mercoledì 4 dicembre 2024
L'Eucarestia è la sorgente di ogni bene spirituale
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