Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

domenica 24 agosto 2025

Il perdono di Dio viene ancor prima del nostro pentimento

La Confessione sacramentale è più forte di un esorcismo perché se un’anima appartiene a satana nella schiavitù del peccato ed è sotto il suo influsso diabolico, con la Confessione (Sacramento della riconciliazione e del perdono) e l’assoluzione del Sacerdote – che unicamente ha da Gesù il potere di rimettere i peccati – viene liberata dalle catene del male che la tenevano avvinta e diventa pura come in un nuovo lavacro battesimale, lavata dal Sangue preziosissimo di Cristo, la Confessione necessita di certe disposizioni interiori come la sincerità nell’accusa dei peccati e la contrizione, il dolore salvifico della coscienza, e il proposito di non peccare mai più in avvenire, di non ricadere nelle colpe, se non ci sono queste disposizioni è inefficace e sacrilega, diventa un’altra colpa grave attraverso cui satana continua ad abitare dentro di noi. Non si può ottenere il perdono di Dio se non ci si risolve a cambiare vita e mentalità, con nuove convinzioni, sentimenti e propositi coerenti al Vangelo, con un agire conforme al Comandamento della carità, se non si rinuncia in via definitiva al peccato non si può ottenere la liberazione dal diavolo che cerca in ogni modo di tenerci lontani dalla Confessione e dalla preghiera. Occorre poi perseverare nella grazia e convertirsi al Signore (alla legge morale) ogni giorno altrimenti l’epilogo potrebbe diventare l’inferno da cui non c'è ritorno.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.