Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

lunedì 15 dicembre 2025

La certezza che dopo la morte vi sia sopravvivenza in Dio riempie di senso la vita presente

Alla morte ci ritroviamo fuori dal corpo con tutte le nostre facoltà naturali – quelle che erano dovute al cervello – esattamente come nella vita materiale, le malattie dovute al compromesso funzionamento del cervello scompaiono e siamo nel pieno possesso delle nostre facoltà psicologiche, intellettuali, mnemoniche e mentali, addirittura sensoriali, ciò che differenzia la condizione delle anime rispetto alle altre nel mondo soprannaturale – o come si esprime il Credo niceno-costantinopolitano il mondo invisibile – è il peccato, la colpa morale, se si muore in peccato mortale avendo esercitato la libertà in tutto contro Dio e i suoi Comandamenti ritrovandoci fuori dal corpo siamo presi dai demoni e portati nell'inferno, se si muore in grazia di Dio, innocenti o pentiti del male commesso gli angeli santi ci accompagnano in purgatorio ad espiare, a pagare il nostro debito dovuto alle colpe o direttamente in Paradiso ammessi alla visione beatifica di Dio, è come attraversare una porta che prima era nascosta e ritrovarsi in un'altra stanza (Henry Scott Holland), non perdiamo la nostra personalità o individualità e siamo sempre noi ma in una nuova condizione definibile come 'disincarnata' e 'spirituale', nella morte l'anima che è creata immortale si separa dal corpo ma la persona di se stessa non perde alcunché, non svanisce nel nulla come sono convinti gli atei o i nichilisti, quelli che rimangono da questa parte non vedono niente di ciò che accade dopo a parte le spoglie mortali che si disfano o vengono ridotte in cenere, tornando agli elementi della materia inanimata. Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris è una locuzione latina, che tradotta letteralmente significa: "Ricordati, uomo, che polvere sei e in polvere ritornerai" (Vulgata, Gen 3,19). 

Dal Vangelo di Matteo 22:29-33 

E Gesù rispose loro: «Voi vi ingannate, non conoscendo né le Scritture né la potenza di Dio. Alla risurrezione infatti non si prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo. Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio: Io sono il Dio di Abramo e il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? Ora, non è Dio dei morti, ma dei vivi». Udendo ciò, la folla era sbalordita per la sua dottrina.

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