Dai racconti pubblicati sul
Bollettino ufficiale degli esorcisti italiani si desumono molti insegnamenti utili alla
vita spirituale e morale delle anime; la casa del demonio è una casa tenebrosa,
gli spiriti maligni sono abitatori delle tenebre e desiderano che nella persona
che possiedono corporalmente e mentalmente non abbia accesso la luce. Che cos’è
la luce per i demòni? La preghiera è luce, i Sacramenti sono luce, lo Spirito Santo
è luce, la grazia con quello che l’accompagna è luce, come il bene, l’amore, la
compassione, il perdono, la giustizia, la verità, la castità, ogni genere di purezza
spirituale e morale, ogni buon sentimento e moto interiore positivo, tutto
questo è considerato dai demòni come “ la Luce ”, Dio stesso è Luce e non
soltanto Luce ma anche fuoco che brucia, il demonio non sopporta la Luce ed è
arso dalla presenza e dal contatto con essa: l’acqua benedetta è per i demòni
come fuoco scottante, così come i segni di Croce, la stola del sacerdote e le
preghiere che sono per lui insopportabili, a queste cose il demonio reagisce
quasi sempre in modo avverso e rabbioso, oppure tace ma in sé cova l’odio più
feroce e disperante. Il demonio vuole che si creda che egli non esiste e
soprattutto che non è presente in una persona, così rimanendo nascosto
avvinghia quell’anima nelle spire del peccato e la fa sua, il suo scopo è di
portarla all’inferno al momento della morte, non gli interessa nient’altro; quando
una persona non prega il suo mondo interiore è tenebra in cui è quasi del tutto
assente la luce, questa condizione di buio fa dell’uomo l’abitazione prediletta
del maligno e allora egli non esita ad insediarsi e a infestare un individuo
proprio alla maniera di uno spregevole parassita. Per espellere i demòni da una
persona occorre tanta luce affinché la casa che si è scelto per abitare diventi
per lui inabitabile e così se ne vada di spontanea volontà, oppure invocando il
Signore, la Madonna o san Michele arcangelo siano essi a portare con la loro
presenza la Luce e a scacciarlo definitivamente: il maligno non sopporta la
Luce e i suoi occhi empi vedono tutto quanto è sacro come Luce, tutto quello
che viene accomunato con Dio come Luce, alla Luce soffre terribilmente e cerca
le tenebre, alla presenza della Luce si dà alla fuga e scappa lontano per
nascondersi nel suo habitat naturale che sono le tenebre più oscure. Ci sono
possessioni incolpevoli che riguardano il corpo e la mente e possessioni in cui
è evidente la responsabilità del soggetto, per la sua scelta deliberata del
male, del peccato, addirittura la sua consacrazione a satana con il patto di
sangue: bisogna tenere presente un elemento importantissimo e cioè che senza la
conversione personale a Dio la liberazione non è possibile! E una conversione
autentica passa sempre dal pentimento delle proprie colpe e dalla penitenza, in
particolare dal sacramento della Confessione che ha un potere liberatore dal
maligno eccezionale… e poi ovviamente dalla preghiera personale, che è luce che
scaccia le tenebre e i tenebrosi abitatori di quei luoghi oscuri e
insospettabili. Rimanere nel peccato dà occasione ai demòni di far propria una
persona e di nascondersi in essa, una persona che non crede e non prega mai è
la casa preferita di satana, lui non esita a impossessarsene, quando ha fatto
suo un cuore umano ha vinto la sua più importante battaglia contro la Luce, e
quasi sempre quella persona non ne è consapevole, lo sarà quando dopo la morte
perverrà giù nell’inferno eterno. Il maligno è il principe delle tenebre, lui
predilige le tenebre e odia la luce, noi dobbiamo portare nella nostra anima la
Luce, cioè la presenza di Dio per poterci difendere dal nemico della nostra eterna
salute, innanzitutto occorre pregare con fede e aderire a ogni forma di carità,
è la via preferenziale per rimanere stabili nella Luce: satana non si stanca
mai, è sempre in agguato ed è all’opera sia di giorno che di notte e ci
aggredisce quando meno ce lo aspettiamo, noi senza la Luce di Dio, senza il
mistero della sua grazia, siamo deboli ed esposti. Se il maligno si nasconde e
ti lascia in pace, significa che forse con te ha vinto, non possiede il tuo
corpo bensì la tua anima. La vita spirituale è un continuo combattimento tra la
Luce e le tenebre, guai se abbassiamo la guardia, non dobbiamo rinunciare o
desistere dalla preghiera, non è la conversione all’amore di Dio ma è la
perseveranza nella conversione, a condurci al porto sicuro della salvezza: chi
si arrende è perduto, occorre perseverare.
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