Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

venerdì 11 ottobre 2013

Luce che splende nelle tenebre

Dai racconti pubblicati sul Bollettino ufficiale degli esorcisti italiani si desumono molti insegnamenti utili alla vita spirituale e morale delle anime; la casa del demonio è una casa tenebrosa, gli spiriti maligni sono abitatori delle tenebre e desiderano che nella persona che possiedono corporalmente e mentalmente non abbia accesso la luce. Che cos’è la luce per i demòni? La preghiera è luce, i Sacramenti sono luce, lo Spirito Santo è luce, la grazia con quello che l’accompagna è luce, come il bene, l’amore, la compassione, il perdono, la giustizia, la verità, la castità, ogni genere di purezza spirituale e morale, ogni buon sentimento e moto interiore positivo, tutto questo è considerato dai demòni come “ la Luce ”, Dio stesso è Luce e non soltanto Luce ma anche fuoco che brucia, il demonio non sopporta la Luce ed è arso dalla presenza e dal contatto con essa: l’acqua benedetta è per i demòni come fuoco scottante, così come i segni di Croce, la stola del sacerdote e le preghiere che sono per lui insopportabili, a queste cose il demonio reagisce quasi sempre in modo avverso e rabbioso, oppure tace ma in sé cova l’odio più feroce e disperante. Il demonio vuole che si creda che egli non esiste e soprattutto che non è presente in una persona, così rimanendo nascosto avvinghia quell’anima nelle spire del peccato e la fa sua, il suo scopo è di portarla all’inferno al momento della morte, non gli interessa nient’altro; quando una persona non prega il suo mondo interiore è tenebra in cui è quasi del tutto assente la luce, questa condizione di buio fa dell’uomo l’abitazione prediletta del maligno e allora egli non esita ad insediarsi e a infestare un individuo proprio alla maniera di uno spregevole parassita. Per espellere i demòni da una persona occorre tanta luce affinché la casa che si è scelto per abitare diventi per lui inabitabile e così se ne vada di spontanea volontà, oppure invocando il Signore, la Madonna o san Michele arcangelo siano essi a portare con la loro presenza la Luce e a scacciarlo definitivamente: il maligno non sopporta la Luce e i suoi occhi empi vedono tutto quanto è sacro come Luce, tutto quello che viene accomunato con Dio come Luce, alla Luce soffre terribilmente e cerca le tenebre, alla presenza della Luce si dà alla fuga e scappa lontano per nascondersi nel suo habitat naturale che sono le tenebre più oscure. Ci sono possessioni incolpevoli che riguardano il corpo e la mente e possessioni in cui è evidente la responsabilità del soggetto, per la sua scelta deliberata del male, del peccato, addirittura la sua consacrazione a satana con il patto di sangue: bisogna tenere presente un elemento importantissimo e cioè che senza la conversione personale a Dio la liberazione non è possibile! E una conversione autentica passa sempre dal pentimento delle proprie colpe e dalla penitenza, in particolare dal sacramento della Confessione che ha un potere liberatore dal maligno eccezionale… e poi ovviamente dalla preghiera personale, che è luce che scaccia le tenebre e i tenebrosi abitatori di quei luoghi oscuri e insospettabili. Rimanere nel peccato dà occasione ai demòni di far propria una persona e di nascondersi in essa, una persona che non crede e non prega mai è la casa preferita di satana, lui non esita a impossessarsene, quando ha fatto suo un cuore umano ha vinto la sua più importante battaglia contro la Luce, e quasi sempre quella persona non ne è consapevole, lo sarà quando dopo la morte perverrà giù nell’inferno eterno. Il maligno è il principe delle tenebre, lui predilige le tenebre e odia la luce, noi dobbiamo portare nella nostra anima la Luce, cioè la presenza di Dio per poterci difendere dal nemico della nostra eterna salute, innanzitutto occorre pregare con fede e aderire a ogni forma di carità, è la via preferenziale per rimanere stabili nella Luce: satana non si stanca mai, è sempre in agguato ed è all’opera sia di giorno che di notte e ci aggredisce quando meno ce lo aspettiamo, noi senza la Luce di Dio, senza il mistero della sua grazia, siamo deboli ed esposti. Se il maligno si nasconde e ti lascia in pace, significa che forse con te ha vinto, non possiede il tuo corpo bensì la tua anima. La vita spirituale è un continuo combattimento tra la Luce e le tenebre, guai se abbassiamo la guardia, non dobbiamo rinunciare o desistere dalla preghiera, non è la conversione all’amore di Dio ma è la perseveranza nella conversione, a condurci al porto sicuro della salvezza: chi si arrende è perduto, occorre perseverare.

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