Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

giovedì 7 agosto 2014

Il Vangelo della carità

Avere a cuore la vita degli altri oltre i legami della carne e del sangue, significa riconoscere nella verità che noi abbiamo il sacro dovere davanti a Dio di interessarci e preoccuparci della persona e del destino di chiunque incontriamo sul nostro cammino, senza discriminazioni, senza fare alcuna differenza tra gli uni e gli altri, senza appoggiarci alle nostre simpatie o antipatie, senza giudicare se una persona sia buona o cattiva, senza alcuna preferenza in base ai nostri pregiudizi o alle nostre egoistiche e meschine valutazioni, la carità così come deve essere esercitata nella dimensione del Vangelo di Cristo, non può essere in alcun modo soggetta a restrizioni di carattere individuale o corporativo, deve esprimersi universalmente e andare a beneficiare ovunque e sempre l’umanità aneli alla sorgente del bene, della verità e della giustizia. Se dimentichiamo il nostro prossimo più piccolo, debole e vulnerabile, i poveri e i soli, gli ammalati e coloro che disperano in una situazione di sofferenza, ci mettiamo contro Dio e ci schieriamo dalla parte del maligno, neghiamo Dio e cadiamo nell’empietà, perché l’indifferenza e il menefreghismo sono di satana, qualsiasi sia il motivo della nostra infelice scelta. La carità esige sempre molto coraggio, voltare le spalle a chi ha bisogno di noi è da vigliacchi, una persona matura e di valore, di vera umanità e con un cuore nobile, non abbandona nessuno che sia bisognoso della sua attenzione e del suo aiuto sincero; nelle scelte concrete del quotidiano e nella risposta che si dà in ogni situazione per quanto complicata, dimostriamo chi siamo davvero senza infingimenti, dimostriamo se siamo uomini o se siamo sciacalli privi di sensibilità. La carità verso chi conosciamo o incontriamo è la misura autentica della nostra umanità e del nostro pregio spirituale e morale, senza carità una persona vale poco dinanzi al rimprovero della sua coscienza e gradualmente va parificandosi ai diavoli, che il Vangelo non esita a definire con l’espressione poco gradevole di esseri immondi o spiriti impuri; senza carità l’inferno è una opzione inevitabile, la carità è la sorgente pura della vita soprannaturale, la carità è la salvezza della nostra anima, la carità è l’unico e più grande bene della vita presente per cui valga qualsiasi sacrificio, a tutto si può rinunciare ma non alla carità… per poter essere veramente felici.

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